All'indomani delle ultime elezioni europee nel nostro paese è tornato alla ribalta un tema che già negli scorsi anni aveva movimentato il dibattito politico: la regolamentazione dell'informazione politica televisiva. Da un lato, la coalizione di governo ha sostenuto con forza la necessità di elaborare una legge organica in grado di garantire pienamente la cosiddetta par condicio, proseguendo così lungo la strada tracciata nel 1995 dai decreti-legge Gambino, scaduti prima delle elezioni europee. Dall'altro, gli esponenti del Polo hanno ribadito e sottolineato il carattere illiberale delle forme di regolamentazione proposte dalla maggioranza, viste come strumenti finalizzati a limitare gli spazi di informazione e, in ultima analisi, a compromettere la piena libertà di scelta degli elettori.