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LA POLITICA COME SCIENZA
Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Introduzione
La filosofia non presuppone un metodo filosofico. Quantomeno, non esiste un metodo filosofico codificato. Al massimo si potrà dire che la filosofia presuppone un « corretto ragionare », e cioè la logica. Ma certo la logica non sta alla filosofia cosí come il metodo scientifico sta alla scienza. Sarebbe azzardato asserire che non c’è filosofia senza logica; e certo, molti illustri filosofi hanno ampiamente derogato dall−unica logica che la tradizione filosofica ha codificato: la logica Aristotelica. Per contro si sostiene che non c’è scienza propriamente detta senza metodo scientifico. Questo metodo scientifico non è immutabile, è uno ma anche plurimo, ed è in continua evoluzione. Il che non toglie che la scienza, presuppone un metodo scientifico. È in forza di questo criterio, difatti, che la nascita del pensiero scientifico e il suo distacco dal pensiero filosofico viene collocata nei secoli XVI-XVIII, nell−arco di tempo che va da Bacone a Galileo e, conclusivamente, a Newton.
- Type
- Saggi
- Information
- Italian Political Science Review / Rivista Italiana di Scienza Politica , Volume 2 , Issue 2 , August 1972 , pp. 227 - 263
- Copyright
- Copyright © Società Italiana di Scienza Politica
References
1 La prima parte di questo articolo è apparsa con il titolo Cosa è ‘Politica’ nel n. 1, 1972, pp. 3–26.Google Scholar
1. Per la complessità della genesi delle scienze dalla tradizione filosofica, vedi spec. Cassirer, E., Storia della filosofia moderna, 4 voll., Torino, Einaudi, 1952–58.Google Scholar
2. Cf. Brunschwicg, L., Les étapes de la philosophie mathématique, Paris, Presses Universitaires de France, 1912; e Weyl, H., Philosophy of Mathematics and Natural Science, Princeton, Princeton University Press, 1949.Google Scholar
3. Gli epistemologi contemporanei si possono classificare a seconda della maggiore o minore aderenza al modello fisicalista. In quest'ordine mi limito a richiamare i nomi di Rudolph Carnap, Hempel, Carl G., Nagel, Ernst, Karl Popper e, all'estremo opposto di Carnap, Michael Polanyi. A titolo introduttivo è illuminante l'agile libro di Kuhn, T.S., The Structure of Scientific Revolutions, Chicago, University of Chicago Press, 1952, tr. it. La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Torino, Einaudi, 1969. In chiave metodologica il migliore testo specifico è Kaplan, A., The Conduct of Enquiry: Methodology for Behavioral Science, San Francisco, Chandler, 1964. Una utile collezione antologica è Brodbeck, M., (ed.), Readings in the Philosophy of the Social Sciences, Toronto, Macmillan, 1968.Google Scholar
4. La discussione su Mosca è sempre attuale. Tra gli scritti piú recenti segnalo: Passerin d'Entrèves, A., Gaetano Mosca e la libertà (1959), ora accolto nel vol. Obbedienza e resistenza in una società democratica, Milano, Comunità, 1970; Bobbio, N., Gaetano Mosca e la scienza politica (1960), e Gaetano Mosca e la teoria della classe politica (1962), entrambi accolti nel suo vol. Saggi sulla scienza politica in Italia, Bari, Laterza, 1969, nonché la sua Introduzione alla ed. ridotta degli Elementi di scienza politica (intitolata: Mosca, G., La classe politica), Bari, Laterza, 1966; Fotia, M., Classe politica, liberalismo, democrazia in G. Mosca, in « Rivista di Sociologia », IV (1966), pp. 5–68; Vecchini, F., La pensée politique de G. Mosca et ses différentes adaptations au cours du XXe siècle en Italie, Paris, Cujas, 1968; Cavalli, L., « Parte Terza: Gaetano Mosca », in Il mutamento sociale, Bologna, Il Mulino, 1970; Lombardo, A., Sociologia e scienza politica in G. Mosca, in « Rivista Italiana di Scienza Politica », I (1971), pp. 297–323.Google Scholar
5. Su Pareto vedi i cinque scritti ora raccolti in Bobbio, N., Saggi sulla scienza politica in Italia, cit.; e per la bibliografia piú recente Busino, G., Storia, economia, sociologia e politica nelle ricerche recenti sull'opera di V. Pareto , in « Rivista Storica Italiana », LXXX (1968), pp. 938–963. Busino è il curatore delle Oeuvres complètes de V. Pareto, e della rivista Cahiers Vilfredo Pareto, di cui vedi spec. i n.ri 1 (1963), 5 (1965), 12 (1967). Assai fine il cap. su Pareto di Aron, R., Les étapes de la pensée sociologique, Paris, Gallimard, 1967. Quanto a Michels, la migliore interpretazione critica è la Introduzione di Juan Linz alla nuova ed. della Sociologia del partito politico, Bologna, Il Mulino, 1966, fondata sulla ult. ed. tedesca, del 1925, del vol. michelsiano.Google Scholar
6. Il ritorno alla storia del politologo costituisce il motivo di fondo del contributo di Matteucci, N., La scienza politica , in AA. VV., Le scienze umane in Italia oggi, Bologna, Il Mulino, 1971, pp. 219–58. Mentre condivido lo spirito del richiamo di Matteucci, resta la differenza che al politologo non spetta di trattare la storia al modo dello storico. D'altronde anche lo storico ha i suoi problemi. Vedili minuziosamente elencati nella caccia agli errori di Fischer, D. H., Historians' Fallacies, New York, Harper & Row, 1970. Cf. anche n. 24 infra. Google Scholar
7. Cosa è « politica », cit., spec. pp. 10–17, 24-26.Google Scholar
8. I richiami a Bobbio si riferiscono a due scritti che si completano l'uno con l'altro: Dei possibili rapporti tra filosofia politica e scienza politica, nel vol. coll. Tradizione e novità della filosofia della politica, Quaderni degli Annali della Facoltà di Giurisprudenza, Bari, 1971; e Considerazioni sulla filosofia politica , in « Rivista Italiana di Scienza Politica », I (1971), pp. 367–379. Nel vol. Tradizione e novità della filosofia politica vedi anche le relazioni di A. Passerin d'Entrèves, S. Cotta e V. Frosini.Google Scholar
9. Dei possibili rapporti tra filosofia politica e scienza politica, loc. cit., passim. Google Scholar
10. Considerazioni sulla filosofia politica, cit., pp. 370–71.Google Scholar
11. Per una conciliazione giudiziosa, cf. Pennock, R. J., Political Philosophy and Political Science , in Garceau, O., (ed.), Political Research and Political Theory, Cambridge, Harvard University Press, 1968. Ma vedi meglio infra, e n. 30.Google Scholar
12. La nozione di teoria politica è tra le piú controverse. La complessità del problema risulta eo ipso dal lussureggiante Brecht, A., Political Theory: The Foundations of Twentieth-Century Political Thought, Princeton, Princeton University Press, 1959. Ma vedi, di Brecht, la voce Political Theory: Approaches, nella International Encyclopedia of the Social Sciences, New York, Macmillan & Free Press, 1968 (seguita, ivi, dalla voce di Sheldon S. Wolin). Della vasta bibliografia segnalo: Easton, D., The Decline of Modern Political Theory, in « Journal of Politics », XIII (1951); Weldon, T. D., The Vocabulary of Politics: An Enquiry in the Making of Political Theories, London, Penguin, 1953; Cobban, A., The Decline of Political Theory, in « Political Science Quarterly », LXVIII (1953), n. 3, pp. 972-988; l'eccellente Rapoport, A., Various Meanings of ‘Theory’, in « American Political Science Review », LII (1958); Strauss, L., What is Political Philosophy?, Glencoe, Free Press, 1959; Weil, E., Philosophie politique, théorie politique, in « Revue Française de Science Politique », XI (1961), pp. 267-294 (fascicolo dedicato alla teoria politica); Deutsch, K. W. e Rieselbach, L. N., Recent Trends in Political Theory and Political Philosophy, Philadelphia, Annals of the American Academy of Political and Social Science, July 1965; Chapman, J. W., Political Theory: Logical Structure and Enduring Types, nel vol. coll. L'idée de philosophie politique, Paris, Presses Universitaires de France, 1965; Germino, D., Beyond Ideology: The Revival of Political Theory, New York, Harper & Row, 1967; Boudon, R., Notes sur la notion de théorie dans les sciences sociales, in « Archives Européennes de Sociologie », XI (1970), pp. 201-251. Vedi, infine, i tre voll. coll. della serie curata da P. Laslett (al quale si è aggiunto W. G. Runciman), Philosophy, Politics and Society, Oxford, Blackwell, rispettivamente del 1956, 1963 e 1967, che contiene ottimi contributi.CrossRefGoogle Scholar
13. Per i limiti di queste riduzioni (anche in riferimento alla sociologia della conoscenza) vedi, tra l'altro, Shklar, J. N., Political Theory and Ideology, New York, Macmillan, 1966, spec. l'Introduzione.Google Scholar
14. Come esempio di teoria filosofica vedi, da ultimo, de Jouvenel, B., The Pure Theory of Politics, Cambridge, Cambridge University Press, 1963; e come esempio di teoria empirica, Friedrich, C. J., Man and his Government, New York, McGraw-Hill, 1963.Google Scholar
15. Sullo sviluppo della ricerca vedi Alpert, H., The Growth of Social Research in the United States, nel vol., a cura di Lerner, D., The Human Meaning of the Social Sciences, New York, Peter Smith, 1959. Nello stesso vol. si esamina anche il rapporto con l'azione (Millikan, M. F., The Relation of Knowledge to Action), e si valuta la capacità di intervento dell'economista (Samuelson, P. A., What Economists Know). Ma vedi spec. Ranney, A., (ed.), Political Science and Public Policy, Chicago, Markham, 1968; Mitchell, J. M. e Mitchell, W. C., Political Analysis and Public Policy, Chicago, Rand McNally, 1969; e anche Lasswell, H. D., The Decision Process, College Park, University of Maryland, 1965. Si parla anche di « operations research » intesa come una speciale branca del sapere applicativo: cf. Sasieni, M., Yaspan, A. e Friedman, L., Operations Research: Methods and Problems, New York, Wiley, 1959.Google Scholar
16. Cosí, segnatamente, von Mises, L., Human Action: A Treatise on Economics, Chicago, Regnery, 1966 (3.a ed. riv.).Google Scholar
17. L'operazionismo risale a Bridgman, P. W., The Logic of Modern Physics, New York, Macmillan, 1927. Nella sua applicazione alle scienze sociali si intende per operazionismo il tentativo di collegare un concetto con le sue proprietà osservabili. A rigore, i concetti le cui operazioni non sono « pubbliche » e « ripetibili » non sarebbero concetti scientifici; ma a tanto rigore non arrivano nemmeno le scienze piú avanzate. Per un riproporzionamento cf. Bergmann, G., Philosophy of Science, Madison, University of Wisconsin Press, 1957. Vedi anche Hempel, C. G., Aspects of Scientific Explanation, New York, Free Press, 1965.Google Scholar
18. Non esiste alcun studio onomatologico sistematico in ordine all'uso linguistico considerato. Se ne ha la riprova a contrario dalla rassegna di Jacobson, R., Linguistics, nel vol. coll. Main Trends of Research in the Social and Human Sciences, Mouton/Unesco, Paris e The Hague, 1970, cap. VI.Google Scholar
19. Per il filosofo rivoluzionario di Marx e la sua umwälzende praxis si deve far capo alle Tesi su Feuerbach del 1845. Sul punto della dialettica, cfr. Bobbio, N., La dialettica di Marx, (1958), accolto nel vol. Da Hobbes a Marx, Napoli, Morano, 1965; Rossi, M., Marx e la dialettica hegeliana, Roma, Editori Riuniti, 1962-63, 2 voll.; Dal Pra, M., La dialettica in Marx, Bari, Laterza, 1965.Google Scholar
20. Intorno al detto comune: questo può essere giusto in teoria ma non vale per la pratica (1773). La tesi di Kant è riferita alla teoria fondata sul concetto di dovere, e cioè alla teoria morale. Non è, dunque, la tesi dell'idealismo.Google Scholar
21. Sulla non convertibilità dell'utilitarismo filosofico nella politica degli utilitaristi, vedi Rees, J. C., Le relazioni tra teoria e pratica politica , in « Il Politico », XXIV (1959), pp. 213–233.Google Scholar
22. In Italia la tesi della filosofia politica come metodologia della scienza politica è sostenuta, per es., da Treves, R., Intorno alla nozione di filosofia politica, in « Rivista di Filosofia », L (1959), n. 3. Vedine anche La notion de philosophie politique dans la philosophie italienne, nel vol. coll. cit., L'idée de philosophie politique. Ma vedi contra A. Passerin d'Entrèves, La filosofia politica, nella Storia delle idee politiche, economiche e sociali, diretta da Luigi Firpo, Torino, UTET, 1972, vol. 6; e la discussione al riguardo nel vol. coll. cit., Tradizione e novità della filosofia della politica. Google Scholar
23. Sulla applicazione del procedimento scientifico alla scienza politica, cf. ult. Isaak, A. C., Scope and Methods of Political Science: An Introduction to the Methodology of Political Enquiry, Homewood, Dorsey, 1969; e Golembienwski, R. T., Welsh, W. A. e Crotty, W. J., A Methodological Primer for Political Scientists, Chicago, Rand McNally, 1969. Vedi anche Meehan, E. J., The Theory and Method of Political Analysis, Homewood, Dorsey, 1969. Sulla nozione di scienza in generale è utile la ricapitolazione di Gee, W., Social Science Research Methods, New York, Appleton Century Crofts, 1950.Google Scholar
24. Sul controllo e metodo comparato, cf. il vol. coll. a cura di Holt, R. T. e Turner, J. E., The Methodology of Comparative Research, New York, Free Press, 1970; Sartori, G., La politica comparata: premesse e problemi , e Lijphart, A., Il metodo della comparazione, entrambi in « Rivista Italiana di Scienza Politica », I (1971), pp. 7-66 e 67-92. Vedi anche la Introduzione di G. Urbani alla Antologia di politica comparata da lui curata, Bologna, Il Mulino, di prossima pubblicazione. Sul controllo storico cf. Jensen, R., History and the Political Scientist, nel vol. coll. curato da Lipset, S. M., Politics and the Social Sciences, New York, Oxford University Press, 1969; Thrupp, S. L., Diacronic Methods in Comparative Politics, nel vol. The Methodology of Comparative Research, cit.; e segnatamente l'ultimo Almond, Strategie per lo studio dello sviluppo politico, in « Rivista Italiana di Scienza politica », I (1971), spec. pp. 248-56, ove si illustra la trasformazione degli episodi storici in « episodi analitici ». Un altro tipo di trattamento è quello delle « sequenze », ora da vedere in AA.VV., Crises and Sequences in Political Development, Princeton, Princeton University Press, 1971, spec. il cap. di Sidney Verba. Cfr., anche, Dahl, R.A., Polyarchy, New Haven, Yale University Press, 1971, cap. 3.Google Scholar
25. I testi rilevanti dei precursori cit. sono: Bentley, A., The Process of Government, Chicago, University of Chicago Press, 1908; Merriam, C. E., New Aspects of Politics, Chicago, University of Chicago Press, 1925; e Lasswell, H. D., Politics: Who Gets What, When, How, New York, McGraw-Hill, 1936.Google Scholar
26. È, questa, la svolta di tutte le scienze sociali. Per la distanza che separa l'inizio degli anni cinquanta da quello degli anni settanta, è istruttivo il confronto tra due volumi panoramici commissionati e pubblicati dall'UNESCO: Contemporary Political Science, del 1950, e i capp. di Lazarsfeld, W. J. M. Mackenzie e Rokkan nel vol. cit. del 1970, Main Trends of Research in the Social and Human Sciences. Google Scholar
27. The Current Meaning of ‘Behavioralism’, nel vol, coll. a cura di Charlesworth, J. C., Contemporary Political Analysis, New York, The Free Press, 1967; tr. it. Teorie e metodi in scienza politica, Bologna, Il Mulino, 1971 pp. 52–53.Google Scholar
28. Vedi, in generale, Truman, D. B., The Impact on Political Science of the Revolution in the Behavioral Sciences , in AA.VV., Research Frontiers in Politics and Government, Washington D. C., Brookings, 1955; Eulau, H., Eldersveld, S. J. e Janowitz, M., (eds.), Political Behavior: A Reader in Theory and Research, Glencoe, Free Press, 1956; Dahl, R. A., The Behavioral Approach in Political Science: Epitaph for a Monument to a Successful Protest, tr. it. in Antologia di scienza politica, a cura di Sartori, G., Bologna, Il Mulino, 1970, pp. 65–73; Eulau, H. (ed.), Political Behavior in America: New Directions, New York, Random House, 1966; i contributi di Easton, Eulau e M. Q. Sibley, in Teorie e metodi in scienza politica, cit.; Berelson, B., voce Behavioral Sciences, in International Encyclopedia of the Social Sciences, cit.; Eulau, H. (ed.), Behavioralism in Political Science, New York, Atherton Press, 1969. Per una stringata monografia cfr. infine, Eulau, H., The Behavioral Persuasion in Politics, New York, Random House, 1963.Google Scholar
29. Sullo stato della questione ad oggi vedi ult. Boudon, R., Mathematical Models and Methods, nel vol. coll. cit. Main Trends of Research in the Social and Human Sciences. Google Scholar
30. Per la tesi di Weber cf. spec. i due saggi del 1904 e 1917, accolti nel vol. Il metodo delle scienze storico-sociali, Torino, Einaudi, 1958. Sul problema segnalo: Myrdal, G., Value in Social Theory - A Selection of Essays on Methodology, New York, Harper & Row, 1958; Waldo, D., ‘Values’ in the Political Science Curriculum , in Young, R. (ed.), Approaches to the Study of Politics, Evanston, Northwestern University Press, 1958. Una discussione che illustra la complessità del problema è quella tra Bobbio, N., Scarpelli, V., Passerin d'Entrèves, A. e Oppenheim, F. E., Libertà come fatto e come valore, in « Rivista di Filosofia », LVI (1965), pp. 335–354.Google Scholar
31. Il meglio di questa linea critica si trova in McCoy, C. e Playford, J., (eds.), Apolitical Politics: A Critique of Behavioralism, New York, Crowell, 1967. Cf. anche in Roszak, T. (ed.), The Dissenting Academy, New York, Pantheon, 1967, il contributo di Bay, C., The Cheerful Science of Dismal Politics, tr. it. L'università del dissenso, Torino, Einaudi, 19692. Bay è forse l'autore di maggior statura intellettuale della nuova sinistra americana. Per quella europea è di rito ricordare Habermas e, in generale, la scuola di Francoforte.Google Scholar
32. Considerazioni sulla filosofia politica, cit., p. 377.Google Scholar
33. Voce Political Science , in International Encyclopedia of the Social Sciences, cit., vol. XII, p. 297. Assieme a questa voce, e a titolo di primo orientamento sullo stato della disciplina, vedi Irish, M. D., (ed.), Political Science: Advance of a Discipline, Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1968; e Mackenzie, W. J. M., The Study of Political Science Today, Basingstoke, Macmillan, 1972. Meglio, tuttavia, la bibliografia della nota seg.Google Scholar
34. Per le varie teorie e schemi concettuali un panorama complessivo può essere ricavato da: Bluhm, W. T., Theories of the Political System, Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1965; l'eccellente volume curato da Easton, Varieties of Political Theory, Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1966; Charlesworth, J. C. (a cura di), Teorie e metodi in scienza politica, cit.; Meehan, E., Contemporary Political Thought: A Critical Study, Homewood, Dorsey Press, 1967; Young, O. R., Systems of Political Science, Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1968, tr. it. Prospettive d'analisi in scienza politica, Bologna, Il Mulino, 1972; Lipset, S. M., (ed.), Politics and the Social Sciences, cit.; Antologia di scienza politica, a cura di G. Sartori, cit.; Haas, M. e Kariel, H. S. (eds.), Approaches to the Study of Political Science, Scranton, Chandler, 1970. Per una valutazione d'insieme di due importanti settori della disciplina vedi, inoltre, Pasquino, G., Modernizzazione e sviluppo politico, Bologna, Il Mulino, 1970; e Urbani, G., L'analisi del sistema politico, Bologna, Il Mulino, 1971.Google Scholar
35. I membri individuali della Associazione Americana di Scienza Politica sono circa 14.000. Nel 1970 l'albo dei registrati alla National Science Foundation portava 6.493 docenti di Scienza politica (cf. American Science Manpower, Washington D. C., e Baker, E. M., The Political Science Profession in 1970, in P. S., suppl. della “American Political Science Review”, 1, 1971). D'altra parte la stima, che dà tutte le garanzie di attendibilità, di Eulau e March è di circa 10.000 politologi (nel vol. da loro curato, Political Science, Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1969, p. 67). Pertanto il numero indicato nel testo è, semmai, restrittivo.Google Scholar
36. Manca un soddisfacente panorama della situazione europea. La rassegna di Barents, J., Political Science in Western Europe, London, Stevens, 1961, è lieve, e superatissima. Meglio, se non fossero anch'essi vecchi, i due volumi di Meynaud, Jean, Introduction à la science politique, Paris, Colin 1959, e La science politique: Fondements et perspectives, Lausanne, 1960. D'altra parte non si può ricavare molto dal disordinatissimo volume di Mackenzie, W. J. M., Politics and the Social Sciences, Harmondsworth, Penguin, 1967, tr. it., La politica e le scienze sociali, Bari, Laterza, 1969, pieno di spunti felici, ma di ineguagliabile disorganicità. Per l'Italia vedi: Bobbio, N., Teoria e ricerca politica in Italia, in « Il Politico », XXVI (1961), pp. 215-233 e, dello stesso, il vol. cit. Saggi sulla scienza politica in Italia ; Spreafico, A., Studi politici e scienza politica in Italia, in Annuario Politico Italiano, Milano, Comunità, 1964; Sartori, G., La scienza politica, in AA.VV., Le scienze dell'uomo e la riforma universitaria, Bari, Laterza, 1969.Google Scholar
37. Sul behaviorismo come movimento interdisciplinare, vedi Berelson, B., (ed.), The Behavioral Sciences Today, New York, Basic Books, 1963. Per la divisione e specializzazione del lavoro conoscitivo, cf. Sartori, G., Per una definizione della scienza politica, in Antologia di scienza politica, cit., spec, pp. 12–17.Google Scholar
38. È sintomatica a questo riguardo la silloge curata da Eulau, Political Behavior in America: New Directions, cit., nella quale la dimensione verticale è ricondotta e ridotta ai « gruppi »: il che rispecchia la sistematica dello stesso Eulau nel suo vol. cit., The Behavioral Persuasion in Politics. Google Scholar
39. Almond, G. e Powell, B., Comparative Politics: A Developmental Approach, Boston, Little Brown, 1966, tr. it., Politica comparata. Bologna, Il Mulino, 1970, p. 59. Per una critica alla insufficienza dell'analisi struttural-funzionale di Almond, cf. il mio art., La politica comparata: premesse e problemi, cit., spec. pp. 49–62.Google Scholar
40. Cosa è « politica », loc. cit., spec. pp. 21–26.Google Scholar
41. L'accusa si fonda, peraltro, su una grande diversità di premesse. Cf. la distanza, da un lato, tra Crick, B., In Defence of Politics, London, Penguin, 1964, tr. it., Difesa della politica, Bologna, Il Mulino, 1969, e, dall'altro, il vol., coll. cit., Apolitical Politics: A Critique of Behavioralism. Le critiche che piú si allineano al mio testo, meglio sviluppate nell'art., Alla ricerca della sociologia politica, in « Rassegna Italiana di Sociologia », IX (1968), pp. 597-639), sono quelle di Macridis, R., Comparative Politics and the Study of Government, in « Comparative Politics », I (1968), spec. pp. 81 e 84-87; e di Paige, G. D., The Rediscovery of Politics , in Montgomery, J. D. e Siffin, W. J., (eds.), Approaches to Development, New York, Mc-Graw Hill, 1966.Google Scholar