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SCIENZA POLITICA E SISTEMA GIUDIZIARIO
Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Introduzione
Oggetto di questa rassegna sono ie analisi del sistema giudiziario inteso come sotto-insieme del sistema politico, e di sue strutture o segmenti particolari. Del sottosistema e delle sue strutture si investigano le funzioni nel sistema politico, i processi di input, output, conversion, e le reIazioni con l'ambiente; oppure — in una diversa prospettiva — si analizzano le relazioni fra le caratteristiche di determinati segmenti (singole corti e singoli giudici) e il loro comportamento decisionale.
In Italia, queste due prospettive di studio non hanno ancora una denominazione. Useremo quindi, per designarle, quelle ormai affermate negli Stati Uniti: « Judicial Process Approach » per la prima, e « Judicial Behavior Approach » per la seconda. Alcuni preferiscono mettere in secondo piano la distinzione, indicando unitariamente gli studi politologici sul sistema giudiziario con il termine « Judicial Research ». Nella prima parte di questa rassegna, dedicata all'attuale status accademico di questi studi in America, alla loro diffusione fuori dai confini americani e al loro sviluppo storico, offriremo anche noi una trattazione unitaria, piú idonea a cogliere gli aspetti generali che è nostra intenzione sottolineare. Passando invece all’analisi dei contributi specifici, le differenze di metodo e linguaggio fra i due « approcci » sono abbastanza sensibili da consigliare una trattazione separata. Dedicheremo quindi la seconda parte della presente rassegna al « Process Approach », e un saggio successivo al « Behavior Approach », le cui caratteristiche richiedono un approfondimento particolare.
- Type
- RASSEGNE
- Information
- Italian Political Science Review / Rivista Italiana di Scienza Politica , Volume 1 , Issue 2 , August 1971 , pp. 393 - 445
- Copyright
- Copyright © Società Italiana di Scienza Politica
References
1 Cfr. ad esempio l'antologia curata da Grossman, Joel B. e Tanenhaus, Joseph: Frontiers of Judicial Research, New York, Wiley, 1969 (d'ora in poi citata come Frontiers). I termini « Judicial Process » e « Judicial Behavior » riferiti ai due diversi approcci hanno cominciato a stabilizzarsi nell'ultimo decennio, e hanno ricevuto consacrazione ufficiale dopo la pubblicazione della International Encyclopedia of the Social Sciences, New York, Macmillan & Free Press, 1968.Google Scholar
2 Dahl, Robert A., Decision-Making in a Democracy: the Supreme Court as a National Policy-Maker , in « Journal of Public Law », VI (1957), pp. 279–295. Il saggio inizia con queste parole: « Considerare la Corte Suprema degli Stati Uniti esclusivamente come un'istituzione legale significa sottovalutare il suo significato nel sistema politico americano ».Google Scholar
3 Grossman, Joel B., A Model for Judicial Policy Analysis. The Supreme Court and the Sit-In Cases , in Frontiers, cit., pp. 405–460 a p. 409. Solo per caso Easton si imbatte nella funzione di socializzazione della Corte Suprema: cfr. Easton, David e Dennis, Jack, Children in the Political System: Origins of Political Legitimacy, New York, McGraw-Hill, 1969, cenni sparsi da p. 247 a p. 280.Google Scholar
4 I dati sono tratti dall'appendice al Bibliographical Directory of the American Political Science Association, 5a edizione, Washington, 1968, e da Eulau, Heinz e March, James G. (eds.), Political Science, Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1969, p. 82.Google Scholar
5 Il Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Politica organizza il primo seminario presso l'Université del Michigan nell'agosto 1963, con oltre 50 partecipanti. Un gruppo piú ristretto di una quindicina di specialisti si riunisce per un lungo periodo di tempo (giugno-agosto 1965) all'Université di Hawaii (Seminar in Comparative Judicial Behavior), con la partecipazione di giuristi e politologi asiatici: inizia un programma di ricerca comparata i cui frutti saranno in parte raccolti, a cura di Glendon Schubert e David Danelski, nel volume Comparative Judicial Behavior, New York, Oxford University Press, 1969 (d'ora in poi citato come Comparative). L'Université dello Iowa organizza nell'ottobre 1967 la « Shanbaugh Conference on the Future of Judicial Research », con 35 contributi, molti dei quali raccolti, a cura di Grossman e Tanenhaus, in Frontiers, cit. Google Scholar
6 Rispettivamente 2 (Process) e 1 (Behavior) nel 1964; 3 e 2 nel 1966; 1 solo panel (Behavior) nel 1967; 2 e 2 nel 1968; 3 e 3 nel 1969, e cosí via. Nel '67 Harry Eckstein, « General Chairman », non aveva programmato alcun panel che si occupasse di sistema giudiziario, nemmeno con l'approccio tradizionale dei costituzionalisti; la partecipazione fu ottenuta dopo vivaci proteste. Siamo debitori di queste informazioni, come di molte altre nel corso della rassegna, a un manoscritto in via di pubblicazione presso Bobbs-Merrill, che l'autore Glendon Schubert ci ha gentilmente messo a disposizione.Google Scholar
7 Come lamenta Schubert, , The Future of Public Law , in « George Washington Law Review », XXXIV (1966), pp. 593–614.Google Scholar
8 Assegnato annualmente dalla American Political Science Association a una tesi di dottorato nel campo del diritto costituzionale e del sistema giudiziario, cioè in « Public Law » (cfr. nota 12). Per Edward S. Corwin, vedi nota 43.Google Scholar
9 Sprague, John D., Voting Patterns of the United States Supreme Court: Cases in Federalism 1889-1959, Indianapolis, Bobbs-Merrill, 1968; Richardson, Richard J., A Study of Judicial Process in Three United States Courts of Appeals, 1956-1961, tesi inedita, Tulane University, 1967.Google Scholar
10 Muir, William jr., Prayer in the Public Schools: Law and Attitude Changes, Chicago, Univ. of Chicago Press, 1967; Levine, James, The Bookseller and the Law of Obscenity: Toward an Empirical Theory of Free Expression, tesi inedita, Northwestern University, 1968.Google Scholar
11 Il 74% dei politologi che hanno indicato « Judiciary » come primo campo di specializzazione rispondendo all'inchiesta A.P.S.A. (supra, nota 4) sono nati dopo il 1929. Solo altre tre specializzazioni, su un totale di ventisette considerate dall'indagine, attirano una maggiore proporzione di giovani.Google Scholar
12 Con questa etichetta comune vengono designati, nell'organizzazione accademica americana, gli studi di diritto costituzionale, di « Judicial Process », di « Judicial Behavior », e ogni altro che attenga alla Costituzione e al sistema giudiziario.Google Scholar
13 Grossman, e Tanenhaus, , Toward a Renascence of Public Law , in Frontiers, cit., pp. 1–26 a p. 3 e a p. 25. Vedi anche le cifre e le percentuali relative agli insegnamenti e alle tesi di dottorato in « Constitutional Law » riportate da Giannotti, Gianni, La scienza politica americana all'inizio degli anni '70, in « Rivista Italiana di Scienza Politica », I (1971), pp. 183-206 a p. 190 e 191. L'osservazione circa la similarité del genere di domande vale principalmente per il « Process Approach »; vedi infra, par. « La duplice influenza del behaviorismo ».Google Scholar
14 Tra i motivi che ci inducono a parlare di una battaglia ormai vinta sono: l'acquisizione, che pare definitiva, di panels in « Judicial Process » e « Judicial Behavior » nei convegni dell'A.P.S.A.; il diffondersi di corsi universitari nelle due discipline; il fatto che la International Encyclopedia of the Social Sciences, cit., abbia affidato ai maggiori cultori di « Judicial Research » molte delle voci piú importanti del loro settore, che avrebbero potuto essere trattate dal punto di vista dei costituzionalisti. Questi riconoscimenti non escludono affatto, come abbiamo visto, un sostanziale disinteresse dei maggiori teorici e degli specialisti di altri settori per l'analisi del sistema giudiziario.Google Scholar
15 Vedi le sue opere: Political Ideology on the High Court , in « Politics », III (1968), pp. 21–40; Opinion Agreement Among the High Court Justices in Australia, in « Australian and New Zealand Journal of Sociology », IV (1968), pp. 2-17; The Dimensions of Decisional Response: Opinion and Voting Behavior of the Australian High Court, in Frontiers, cit., pp. 163-195; Judicial Attitudes and Policy-Making in the Dixon Court, in « Osgoode Hall Law Journal », VII (1969); Two Causals Models of Decision-Making by the High Court of Australia, in Comparative, cit., pp. 335-366. Per gli studi comparati cfr. nota 40.Google Scholar
16 Douglas, R. N., che ha esaminato il periodo precedente a quello coperto da Schubert (vedi il suo Judges and Policy on the Latham Court , in « Politics », IV [1969], pp. 20–41) e Blackshield, Anthony, che sta conducendo uno studio sull'Alta Corte australiana dall'inizio del secolo ad oggi. Di Douglas, vedi anche Courts in the Political System, in « Melbourne Journal of Politics », I (1968), pp. 36-47; per Blackshield, vedi anche nota 19.Google Scholar
17 Dator, James A., The Life History and Attitudes of Japanese High Court Judges , in « Western Political Quarterly », XX (1967), pp. 408–439; Danelski, , The People and the Court in Japan, in Frontiers, cit., pp. 45-72; Dator, , Measuring Attitudes Across Cultures: A Factor Analysis of the Replies of Japanese Judges to Eysenck's Inventory of Conservative-Progressive Ideology, in Comparative, cit., pp. 71-102; Danelski, , The Supreme Court of Japan: An Exploratory Study, ibidem, pp. 121–156.Google Scholar
18 Kommers, Donald P., The Federal Constitutional Court in the West German Political System , in Frontiers, cit., pp. 73–132. Usiamo il termine « partial system analysis » nel senso indicato da Giovanni Sartori, La politica comparata: premesse e problemi, in « Rivista Italiana di Scienza Politica », I (1971), pp. 7-66, a p. 52. Di Kommers vedi anche The Spiegel Affair: A Case Study in Political Jurisprudence, in Becker, (ed.), Political Trials, Indianapolis, Bobbs-Merrill, 1971.Google Scholar
19 Gadbois, George H. jr., Indian Supreme Court Judges: A Portrait , in « Law and Society Review », III (1968-69), pp. 317–336; Indian Judicial Behavior, in « Economic and Political Weekly », V (1970), pp. 149-166; The Supreme Court of India: A Preliminary Report of an Empirical Study, relazione al Congresso A.P.S.A., New York, 5 settembre 1969, inedita; Selection, Background Characteristics, and Voting Behavior of Indian Supreme Court Judges, 1950-1959, in Comparative, cit., pp. 221-256. Vedi anche, dello studioso australiano Blackshield, « Fundamental Rights » and Institutional Viability of the Indian Supreme Court, in « Journal of the Indian Law Institute », VIII (1966), pp. 139–217.Google Scholar
20 Fra i giuristi, Sidney R. Peck ha piú volte manifestato la propria inclinazione a usare semplici tecniche statistiche proprie degli studiosi di « Judicial Behavior »: A Behavioral Approach to the Judicial Process: Scalo gram Analysis , in « Osgoode Hall Law Journal », V (1967), pp. 1–28; The Supreme Court of Canada, 1958-1966: A Search for Policy Through Scalogram Analysis, in « Canadian Bar Review », XLV (1967), pp. 666-725, rielaborato in A Scalogram Analysis of the Supreme Court of Canada, 1958-1967, in Comparative, cit., pp. 293-334. Maggiore complessité di tecniche nelle recenti e apprezzate opere di un giurista-sociologo, John Hogarth, Sentencing as a Human Process, Toronto, University of Toronto Press, 1970, 2 voll., e di un politologo, Peter Russell, Bilingualism and Biculturalism in the Supreme Court of Canada, Ottawa, The Queen's Printer, 1970. Peck, Hogarth e Russell sono canadesi; fra i politologi americani, si sono occupati della Suprema Corte canadese Donald E. Fouts, Policy-Making in the Supreme Court of Canada, 1950-1960, in Comparative, cit., pp. 257-291 e Mitchell, Stephen R., The Supreme Court of Canada since the Abolition of Appeals to the Judicial Committee of the Privy Council: A Quantitative Analysis, relazione al Congresso della Canadian Political Science Association, Ottawa, 7 giugno 1967, inedita.Google Scholar
21 Hahm, Pyong-Choon, The Decision Process in Korea , in Comparative, cit., pp. 19–47, e Samonte, Abelardo, The Philippine Supreme Court: A Study of Judicial Background Characteristics, Attitudes, and Decision-Making, ibidem, pp. 157-196. Di Hahm vedi anche The Korean Political Tradition and Law, Seoul, Hollym, 1967.Google Scholar
22 Per Kommers, vedi nota 18. Morrison, Fred L., The Swiss Federal Court: Judicial Decision-Making and Recruitment , in Frontiers, cit., pp. 133462.Google Scholar
23 Bartholomew, Paul G. ha recentemente pubblicato una breve descrizione, di tipo istituzionale, del sistema giudiziario irlandese: The Irish Judiciary , in « Notre Dame Lawyer », XLIV (1969), pp. 560–573.Google Scholar
24 The Role of the Supreme Court in the Norwegian Political System , in Schubert, (ed.), Judicial Decision-Making, New York, Free Press, 1963, pp. 221–244.Google Scholar
25 Mäkelä, Klaus, Public Sense of Justice and Judicial Practice , in « Acta Sociologica », X (1966), pp. 42–67.Google Scholar
26 Per la sociologia del diritto scandinava, vedi Torstein Eckhoff, La sociologia del diritto in Scandinavia, in Renato Treves (a cura di), La sociologia del diritto, Milano, Comunité, 1965, pp. 39–77, e le rassegne di Agnete Weis Bentzon, Vincenzo Tomeo, Britt-Mari Persson Blegvad e Vilhelm Aubert, Dan Magnusson, Per Norseng in Renato Treves (a cura di), Nuovi sviluppi della sociologia del diritto, Milano, Comunité, 1968. Netta, almeno in teoria, è la distinzione fra « Judicial Research » e sociologia del diritto, che si occupa dei fondamenti sociali della legalité e del contributo del diritto al mutamento sociale e alla soddisfazione dei bisogni sociali: cfr. Philip Selznick, Law: The Sociology of Law, in International Encyclopedia of the Social Sciences, cit., vol. 9, pp. 50-59. All'interno della sociologia del diritto, Renato Treves (nell'Introduzione a Nuovi Sviluppi, cit.) individua due concezioni diverse: quella che tende a « determinare la funzione che il diritto considerato come un tutto esercita nella societé globale » e studia il sistema giudiziario « nei suoi rapporti con gli altri sistemi… compresi nella societé globale… e con la societé globale stessa », e quella che « considera il diritto nei suoi elementi (le norme giuridiche, le decisioni giudiziarie) e studia i rapporti che intercorrono tra questi elementi e i fatti sociali o i comportamenti individuali » (pp. 22 e 21). Si potrebbe stabilire — con cautela — un parallelo fra questa distinzione e quella che divide il campo della « Judicial Research » in approcci « Process » e « Behavior ».Google Scholar
27 Per un'esposizione del complesso disegno della ricerca, vedi Tomeo, , Una ricerca sull'amministrazione della giustizia in Italia , in Nuovi sviluppi, cit., pp. 212–219.Google Scholar
28 Secondo la divisione accennata in apertura e meglio illustrata in seguito, presentano qualche caratteristica « Process » gli studi di Di Federico, Giuseppe, La giustizia come organizzazione: Il reclutamento dei magistrati, Bari, Laterza, 1968 e di Leonardi, Franco, Il cittadino e la giustizia, Padova, Marsilio, 1969; presentano invece qualche caratteristica « Behavior » (e saranno pertanto illustrati in un prossimo saggio) gli studi di Moriondo, Ezio, L'ideologia della magistratura italiana, Bari, Laterza, 1967; Odorisio, Roberto, Celoria, Maria Cristina, Petrella, Generoso, Pulitanò, Domenico, Valori socio-culturali della giurisprudenza, Bari, Laterza, 1970; Governatori, Federico, Stato e cittadino in tribunale. Valutazioni politiche nelle sentenze , Bari, Laterza, 1970. Un altro studio di Giuseppe Di Federico (et al.), La giustizia come organizzazione: La Corte di Cassazione, Bari, Laterza, 1969, ha invece caratteri che lo farebbero rientrare nella « Judicial Administration » secondo i criteri correnti oltreoceano (cfr. Karlen, Delmar, Judicial Process: Judicial Administration, in International Encyclopedia of the Social Sciences, cit., vol. 8, pp. 297–303). Si annuncia infine interessante lo studio di Freddi, Giorgio, Tensioni e conflitto nella magistratura, Bari, Laterza, in corso di pubblicazione.Google Scholar
29 Vedi ad esempio Rodoté, Stefano, La svolta « politica » della Corte Costituzionale , in « Politica del diritto », I (1970), pp. 37–47; Tranfaglia, Nicola, La crisi della Corte Costituzionale, in « Comunité », XX (1966), n. 139-140, pp. 15-24; La politica della Corte Costituzionale, ibi, XXI (1967), n. 141-142, pp. 21-35; Corte Costituzionale, magistratura e governo, ibi, n. 143, pp. 8-20; De Masi, Domenico, La crisi della giustizia, in « Nord e Sud », XIII (1966), n. 76, pp. 58-74; La crisi dei magistrati, ibi, n. 79, pp. 73–97.Google Scholar
30 Le ragioni di questo atteggiamento culturale sono analizzate, per quanto riguarda la Gran Bretagna, da Elcock, H. J., Justice and the Political Order , in « Political Studies », XVII (1969), pp. 294–312.Google Scholar
31 Vedi Laufer, Heinz, Verfassungsgerichtsbarkeit und politischer Prozess, Tübingen, Mohr, 1968 (2 voll.); Wittig, Peter, Politische Rücksichten in der Rechtsprechung des Bundesverfassungsgerichts?, in « Der Staat », VIII (1969), n. 2, pp. 137-158; Rupp, Hans G., Judicial Review in the Feder al Republic of Germany, in « American Journal of Comparative Law », IX (1959), pp. 29–47.Google Scholar
32 Per la sociologia del diritto nell'Europa orientale, si vedano le rassegne di V. Kazimirciuk (et al.), Kélmén Kulcsér, Oleg Mandic', Adam Podgorecki nel primo, e di Kulcsér e Mandic' nel secondo dei volumi curati da Treves (nota 26); per le ricerche giuscibernetiche, le opere citate da Lupoi, Maurizio, Giuscibemetica, informatica giuridica. Problemi per il giurista , in « Quaderni del Foro Italiano », 1970, e la bibliografia a cura di Mario Losano, Giuscibernetica, nel secondo dei volumi di Treves. Di Losano vedi anche Giuscibemetica. Macchine e modelli cibernetici per il diritto, Torino, Einaudi, 1969.Google Scholar
33 Vedi ad esempio Lapassat, , La justice en Algérie, 1962-68, Paris, Colin, 1969, sul personale giudiziario e il ruolo dell'avvocato; Gower, L. C. B., Independent Africa: The Challenge to the Legal Profession, Cambridge (Mass.), Harvard Univ. Press, 1967, sulle caratteristiche culturali e professionali del nuovo ceto di giuristi nell'Africa anglofona; Contini, Paolo, Integration of the Legal Systems in the Somali Republic, in « International and Comparative Law Quarterly », XVI (1967), pp. 1088-1105. Sull'antropologia giuridica in generale, vedi il capitolo Cultural Anthropology and Judicial Systems, in Schubert, (ed.), Judicial Behavior: A Reader in Theory and Research, Chicago, Rand Mc Nally, 1964, e la rassegna a cura di Giuseppe Bardone, Antropologia giuridica, in Nuovi sviluppi, cit., pp. 287–305.Google Scholar
34 Scheman, Ronald L., Social and Economic Origin of the Brasilian Judges , in « Inter-American Law Review », IV (1962), pp. 45–72. Solo il 7% del campione rispose al questionario.Google Scholar
35 Si tratta del lavoro di Dator, Measuring Attitudes Across Cultures, cit., che confronta i risultati dell'applicazione di un test dello psicologo Hans Eysenck ai dati rilevati da Stuart Nagel sui giudici americani e da Dator stesso sui giudici giapponesi; di Flango, Victor e Schubert, Glendon, Two Surveys of Simulated Judicial Decision-Making: Hawaii and the Philippines, pp. 197–220 dell'antologia, dove però la comparazione rimane in superficie per la mancanza dei dati originari sui giudici hawaiiani; e di Edward J. Weissman, Mathematical Theory and Dynamic Models, pp. 367-395, che si vale dei dati empirici degli altri contributi per proporre un modello matematico generale.Google Scholar
36 Becker insiste sulla carenza di ricerche comparate: « Se questo libro non fa altro, dovrebbe almeno rendere chiarissimo quanto poco lavoro sia stato fatto in una prospettiva comparata dai politologi che si occupano del giudiziario » (p. 381). Becker, Theodore L., Comparative Judicial Politics: The Political Functionings of Courts, Chicago, Rand McNally, 1970.Google Scholar
37 Cross-National Comparisons of Constitutional Courts: Toward a Theory of Judicial Review, relazione al Congresso A.P.S.A., Los Angeles, settembre 1970, in corso di pubblicazione.Google Scholar
38 Public Opinion and the High Courts: Communist Party Cases in Four Constitutional Systems , in « Western Political Quarterly », XX (1967), pp. 341–360.Google Scholar
39 Culture Patterns and Judicial Systems , in « Vanderbilt Law Review », XVI (1962), pp. 147–157.Google Scholar
40 The High Court and the Supreme Court: Two Styles of Judicial Hierocracy, relazione al Congresso A.P.S.A., New York, 10 settembre 1966, inedita; Judges and Political Leadership , in Edinger, Lewis (ed.), Political Leadership in Industrialized Societies, New York, Wiley, 1967, pp. 220–265; Ideological Distance: A Smallest Space Analysis Across Three Cultures, in « Comparative Political Studies », I (1968), pp. 319–349.Google Scholar
41 Non a caso la International Encyclopedia of the Social Sciences — pur facendo ampio posto ai contributi dei « judicial researchers » (cfr. nota 14) — affida al legal anthropologist Max Gluckman la voce Judicial Process: Comparative Aspects, vol. 8, pp. 291–297, e ai giuristi Stefan A. Riesenfeld e Gerhard Casper la voce Comparative Public Law, vol. 13, pp. 183-187. Non possiamo qui omettere un accenno al rilevante contributo dato da un giurista italiano, Mauro Cappelletti, alla conoscenza comparata della giustizia costituzionale e delle garanzie costituzionali nel processo; tra le sue opere piú recenti, Il controllo giudiziario di costituzionalité delle leggi nel diritto comparato, Milano, Giuffrè, 1968, e Processo e ideologie, Bologna, Il Mulino, 1969.Google Scholar
42 Pritchett, Herman, Public Law and Judicial Behavior , in « Journal of Politics », XXX (1963), pp. 480–509 a p. 482. I costituzionalisti si consideravano ed erano considerati politologi a pieno titolo: Corwin, Haines, Cushman, Beard, Swisher, il cui tipo di approccio scientifico è illustrato nel testo che segue e nelle note 43, 45, 48-52, sono stati tutti presidenti della American Political Science Association.Google Scholar
43 John Marshall and the Constitution: A Chronicle of the Supreme Court, New Haven, Yale Univ. Press, 1919; The Twilight of the Supreme Court: A History of Our Constitutional Theory, New Haven, Yale Univ. Press, 1934. Tra le opere giuridiche, tutte molto note, ricordiamo The Commerce Power versus States Rights, Princeton, Princeton Univ. Press, 1936.Google Scholar
44 New York, Crofts, 1925. Il brano citato è a p. iii, nota 2.Google Scholar
45 Celebri le sue analisi politiche di Gibbons v. Ogden (9 Wheaton 1, 1824), che estese ai trasporti l'ambito della « commerce clause », e degli Slaughterhouse cases (16 Wallace 36, 1873), con i quali la Corte rimise al controllo degli stati una serie di liberté civili, interpretando in modo restrittivo la « privileges or immunities clause » del XIV emendamento.Google Scholar
46 In Edgerton, Henry, Selected Essays in Constitutional Law, Brooklyn, Foundation Press, 1838, pp. 793 ss. Il brano citato è a pp. 793–94.Google Scholar
47 In Decision-Making in a Democracy: The Supreme Court as a National Policy-Maker, cit. Vedi anche l'ultimo paragrafo di questa rassegna.Google Scholar
48 In « Illinois Law Review », XVII (1922), n. 2, pp. 96–116. Il saggio, considerato tuttora una delle migliori difese teoriche della necessité di risalire ai fattori personali per spiegare le decisioni giudiziarie, fu scritto sotto l'influenza del nascente realismo giuridico (cfr. paragrafo successivo), di cui Haines è considerato un esponente. Abbiamo preferito trattare le opere di Haines in questo paragrafo perché i suoi interessi sostanziali e il taglio della sua ricerca negli anni della maturité lo avvicinano piú agli storici-costituzionalisti che agli altri legal realists. Google Scholar
49 Il passo citato è di Schubert, , Social Psychology and Judicial Attitudes , in Judicial Behavior, cit., pp. 306–318 a p. 306. John Marshall è il primo celebre « Chief Justice » della Corte Suprema, e pubblicò la sua storia nei primi anni dell'ottocento. Haines ha scritto tre opere importanti di storia costituzionale: The American Doctrine of Judicial Supremacy, New York, 1914 e Berkeley, Univ. of California Press, 19593; The Role of the Supreme Court in American Government and Politics, 1789-1835, Berkeley, Univ. of California Press, 1944; (in collaborazione con Foster H. Sherwood) The Role of the Supreme Court in American Government and Politics, 1835-1864, Berkeley, Univ. of California Press, 1957.Google Scholar
50 A Government of Laws or a Government of Men?, Berkeley, Univ. of California Press, 1929. Celebre soprattutto la sua critica della « due process clause » che la Corte Suprema interpretava (e seguitò a interpretare fino al 1937) estensivamente al fine di abbattere la legislazione interventista in materia economica.Google Scholar
51 Autore di un ottimo studio storico, The Supreme Court and the Constitution, 1912, terza ed., Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1962, in cui rivendica la legittimité della judicial review sulla legislazione federale. Un diverso approccio è tentato da Beard in An Economic Interpretation of the Constitution of the United States, New York, Macmillan, 1913, opera che avré influenza solo nei tardi anni venti.Google Scholar
52 Autore di American Constitutional Developments, Boston, Houghton Mifflin, 1943; The Growth of Constitutional Power in the United States, Chicago, Univ. of Chicago Press, 19632; The Supreme Court in Modern Role, New York, New York Univ. Press, 1958.Google Scholar
53 « Dans le gouvernement républicain il est de la nature de la Constitution que les juges suivent la lettre de la loi » (De l'esprit des lois, libro VI, cap. 3). « Les juges de la nation ne sont… que la bouche qui prononce les paroles de la loi, des êtres inanimés qui n'en peuvent modifier ni la force ni la rigueur » (libro XI, cap. 6).Google Scholar
54 Hamilton espone in « The Federalist », n. 78, la teoria che il giudice « has neither force nor will ».Google Scholar
55 La contrapposizione polemica fra « judicial activism » e « judicial restraint » ha una storia troppo lunga (e del resto nota) per richiamarla; si vedano, tra le innumerevoli prese di posizione, alcune delle piú celebri: Braden, George D., The Search for Objectivity in Constitutional Law , in « Yale Law Journal », LVII (1948), pp. 571–594; Wechsler, Herbert, Toward Neutral Principles of Constitutional Law, in « Harvard Law Review », LXXVIII (1959), pp. 1-35; Miller, Arthur S. e Howell, Ronald F., The Myth of Neutrality in Constitutional Adjudication, in « Univ. of Chicago Law Review », XXVII (1960), pp. 661-695; Miller, , The Myth of Objectivity in Legal Research and Writing, in « Catholic Univ. of America Law Review », XVIII (1969), pp. 290-307. Per una rassegna critica e una bibliografia di questo dibattito, vedi Shapiro, Martin, The Supreme Court and Constitutional Adjudication: of Politics and Neutral Principles, in « George Washington Law Review », XXXI (1963), pp. 587-606. Il collegamento che molti stabiliscono fra il manifestarsi di tendenze attivistiche nelle corti e la nascita di un interesse politologico in esse pare, alla luce di un semplice riscontro cronologico e di quanto diremo nel paragrafo successivo, assai meno scontato di quanto si vorrebbe. La tesi è stata avanzata tra gli altri da Pritchett, The Development of Judicial Research, in Frontiers, cit., pp. 27-42, e recepita anche da Eulau e March (eds.), Political Science, cit., p. 63.CrossRefGoogle Scholar
56 Political Science and Science Fiction , in « American Political Science Review », LII (1958), pp. 1026–1028. Roche, , « Section Chairman » nel congresso A.P.S.A. del 1965, coerentemente con le sue idee organizzò cinque panels in « Public Law », non riconoscendo diritto di cittadinanza a « Judicial Process » né a « Judicial Behavior ».Google Scholar
57 Vedi ad esempio Mendelson, Wallace, The Untroubled World of Jurimetrics , in « Journal of Politics », XXVI (1964), pp. 914–922, con la risposta immediata di Fred Kort, Comment on « The Untroubled World of Jurimetrics », ibidem, pp. 923-926 e quella successiva di Spaeth, Harold J., Jurimetrics and Professor Mendelson: A Troubled Relationship, in « Journal of Politics », XXVII (1965), pp. 875-880. Infine la replica di Mendelson, An Open Letter to Professor Spaeth and His Jurimetrical Colleagues, in « Journal of Politics », XXVIII (1966), pp. 429–432.Google Scholar
58 Lee Loevinger ha lanciato il termine in Jurimetrics: the Next Step Forward , in « Minnesota Law Review », XXXIII (1949), pp. 455–493. Per una enunciazione, invero buffa, delle cose che Loevinger metterebbe assieme, per una (facile) critica, e per le opere successive di Loevinger — alcune delle quali piú meritevoli — vedi Lupoi, Maurizio, Giuscibernetica, informatica giuridica, cit.Google Scholar
59 La prima citazione è tratta da Law. and Behavioral Science , in « Law and Contemporary Problems », XXVIII (1963), pp. 185–212 a p. 212; la seconda da Behavioral Science and « Equal Justice Under Law », relazione al « Seminar in the American Political Tradition », Claremont Men's College, 29 aprile 1968, p. 2. Piú interessante l'articolo, in cui sono criticati in modo particolare Schubert per il suo tentativo di applicare la teoria dei giochi alle corti, e la coppia Ulmer-Kort per il tentativo di prevederne le sentenze; l'attacco è poi esteso agli psicologi e alla experimental jurisprudence di Frederick Beutel.Google Scholar
60 « …the ancient truth that there is and must be law in the law », Mendelson, , The Neo-Behavioral Approach to the Judicial Process: A Critique , in « American Political Science Review », LVII (1963), pp. 593–603 a p. 603.Google Scholar
61 James, L. e Blawie, Marilyn J., The Judicial Decision: A Second Look at Certain Assumptions of Behavioral Research , in « Western Political Quarterly », XVIII (1965), pp. 579–593.Google Scholar
62 Shapiro, , Law and Politics in the Supreme Court. New Approaches to Political Jurisprudence, New York, Free Press, 1964, p. 95.Google Scholar
63 Segnaliamo, di una produzione gié piuttosto vivace, Nagel, Stuart S., Law and the Social Sciences: What Can Social Science Contribute? , in « American Bar Association Journal », LI (1965), pp. 356–358; Caldwell, Mary E., Jurisprudence in Interdisciplinary Environment, in « Jurimetrics Journal », VIII (1968), n. 3, pp. 1-7; Weeks, Kent M., Needed: The Social Scientific Lawyer, in « Cleveland-Marshall Law Review », XVII (1968), pp. 578–582.Google Scholar
64 Pritchett, , The Development of Judicial Research, cit., a p. 29.Google Scholar
65 The Process of Government: A Study of Social Pressures, 1908, e Bloomington, Principia Press, 19493 , p. 393.Google Scholar
66 Frank, Jerome, Law and the Modern Mind, New York, Coward - McCann, e Courts on Trial, Princeton, Princeton Univ. Press, 1949. Llewellyn, Karl N., A Realistic Jurisprudence - The Next Step, in « Columbia Law Review », XXX (1930), pp. 431 ss.; Some Realism about Realism: Responding to Dean Pound, in « Harvard Law Review », XLIV (1931), pp. 1222-1264 (qui Llewellyn teorizza l'inesistenza di un movimento legal realism, data la divergenza degli approcci); The Common Law Tradition: Deciding Appeals, Boston, Little Brown, 1960. Per l'influsso di Bentley, vedi Llewellyn, The Constitution as an Institution, in « Columbia Law Review », XXXIV (1934), pp. 1–40.Google Scholar
67 Cohen, Felix S., Transcendental Nonsense and the Functional Approach , in « Columbia Law Review », XXXV (1935), pp. 809–849. Moore, Underhill e Sussman, Gilbert, The Lawyer's Law, in « Yale Law Journal », XLI (1932), pp. 566-576. Moore descrive i suoi esperimenti sul senso giuridico degli utenti dei parcheggi anche in My Philosophy of Law (1941), riprodotto in Cowan, Thomas A. (ed.), The American Jurisprudence Reader, New York, Oceana, 1955, pp. 189 ss.Google Scholar
68 Detto anche Brandeis brief. Il caso è Muller v. Oregon (208 U.S. 412, 1908), e Brandeis ottiene da una corte unanime la convalida di una legge limitativa dell'orario femminile in imprese industriali. L'uso del sociological brief si diffonde rapidamente, con alterna fortuna.Google Scholar
69 Anche Cardozo, Benjamin J. dette un impulso non indifferente all'abbattimento delle barriere fra il diritto e le altre discipline: il suo The Nature of Judicial Process, New Haven, Yale Univ. Press, 1921, è una profonda meditazione dei valori umani e della realté psicologica del lavoro del giudice: le sorgenti filosofiche, storiche, sociologiche dei vari metodi di interpretazione giudiziaria sono riportate alla luce con notevole acume. Pur non essendo Cardozo un legal realist, il libro ebbe un'eccezionale influenza sul movimento (su Frank in particolare), come su tutto il mondo giuridico americano.Google Scholar
70 La tesi della « filiazione intellettuale » (intellectual progeny) è sostenuta da Ingersoll, David E., Karl Llewellyn, American Legal Realism, and Contemporary Legal Behavioralism , in « Ethics », LXXVI (1966), pp. 253–266. Anche Rumble, Wilfred E. jr., pone in relazione le due scuole: American Legal Realism: Skepticism, Reform, and the Judicial Process, Ithaca, Cornell Univ. Press, 1968; Rule-Skepticism and the Role of the Judge: A Study of American Legal Realism, in « Journal of Public Law », XV (1967), pp. 251-285. La ricognizione piú ampia e meditata dei punti di contatto fra il realismo giuridico e le attuali ricerche giuridiche e politologiche negli Stati Uniti è opera di un giapponese: Hayakawa, Takeo, Karl N. Llewellyn As a Lawman from Japan Sees Him, in « Rutgers Law Review », XVIII (1964), pp. 717-734. Sul realismo giuridico in generale, oltre alle opere citate, vedi Fuller, Lon L., American Legal Realism, in « Univ. of Pennsylvania Law Review », LXXXII (1934), pp. 429-462; Rostow, Eugene, American Legal Realism and the Sense of the Profession, in « Rocky Mountains Law Review », XXXIV (1962), pp. 123-149; Tarello, Giovanni, Il realismo giuridico, Milano, Giuffrè, 1962.Google Scholar
71 « Molti dei legal realists sollevarono interrogativi fondamentali sul comportamento dei giudici, ma la loro formazione di giuristi non li forniva di teorie e metodi adeguati a soddisfare quegli interrogativi con ricerche concrete » (Schubert, , Introduction , in Judicial Behavior, cit., a p. 2).Google Scholar
72 Vedi Mott, Rodney L., Albright, Spencer D. e Semmerling, Helen R., Judicial Personnel , in « Annals of the American Academy of Political and Social Science », CLXVII (1933), pp. 143–155.Google Scholar
73 Ewing, Cortez A. M., The Judges of the Supreme Court, 1789-1937, Minneapolis, Univ. of Minnesota Press, 1938.Google Scholar
74 Mott, , Judicial Influence , in « American Political Science Review », XX (1936), pp. 295–315.Google Scholar
75 Haines, Charles G., Judicial Review of the Findings and Awards of Industrial Accident Commissions , in Haines, e Dimock, (eds.), Essays in the Law and Practice of Governmental Administration, Baltimore, Johns Hopkins Press, 1935.Google Scholar
76 Lo studio, portato a termine nel 1942, viene pubblicato in Lasswell, Harold D. e Leithes, Nathan, Language of Politics: Studies in Quantitative Semantics, New York, Stewart, 1949.Google Scholar
77 Pritchett, , Divisions of Opinion among Justices of the United States Supreme Court, 1939-1941 , in « American Political Science Review », XXXV (1941), pp. 890–898.Google Scholar
78 « Uno spartiacque cosí evidente da essere inconfondibile », Grossman, e Tanenhaus, , Toward a Renascence of Public Law, cit., a p. 4; « la prima rottura veramente importante con il passato », Schubert, From Public Law to Judicial Behavior, in Schubert (ed.), Judicial Decision-Making, cit., pp. 1-12 a p. 2. Il titolo completo del libro di Pritchett è The Roosevelt Court: A Study in Judicial Politics and Values, 1937-1947, New York, Macmillan, 1948.Google Scholar
79 Definito « ciò che il giudice pensa che sia appropriato fare per lui in quanto giudice ». Cfr. Pritchett, , Civil Liberties and the Vinson Court, Chicago, Univ. of Chicago Press, 1954; Constitutional Interpretation and Judicial Self-Restraint, in « South Dakota Law Review », III (1958), pp. 51-79. Deciso sostenitore dell'influenza prevalente dell'interpretazione individuale del ruolo giudiziario sull'esito delle controversie è attualmente Theodore Becker: vedi A Survey Study of Hawaiian Judges: The Effect on Decisions of Judicial Role Variations, in « American Political Science Review », LX (1966), pp. 677-680; Judicial Structure and Its Political Functioning in Society: New Approaches to Teaching and Research in Public Law, in « Journal of Politics », XXX (1967), pp. 302-333; Comparative Judicial Politics, cit., particolarmente introduzione e primo capitolo.Google Scholar
80 Grossman, e Tanenhaus, , Towards a Renascence of Public Law, cit., pp. 19–20.Google Scholar
81 Eulau, Heinz, Eldersveld, Samuel J. e Janowitz, Morris J., (eds.), Political Behavior: A Reader in Theory and Research, Glencoe, Free Press, 1956.Google Scholar
82 The Governmental Process, New York, Knopf, 1951. Il capitolo dedicato al giudiziario è il quindicesimo. La citazione è tratta dalla Conclusione, p. 506 dell'edizione 1960.Google Scholar
83 Rosenblum, Victor G., Law as a Political Instrument, New York, Doubleday, 1955. Le citazioni sono in Becker, , Comparative Judicial Behavior, cit., a p. 27, e in Grossman e Tanenhaus, Towards a Renascence of Public Law, cit., a p. 7.Google Scholar
84 Sta in « Southwestern Social Science Quarterly », XXXIV (1953), pp. 51–56. Le citazioni sono tratte da p. 51, 52 e 53. Tutti gli autori di rassegne riportano al successivo libro di Peltason (nota 86) l'inizio del « Process Approach » e nessuno menziona questo saggio teorico, che getta con molta chiarezza le basi del libro. Solo Schubert include il saggio nella sua antologia Judicial Behavior, cit., pp. 50–53.Google Scholar
85 Goodnow, Frank J. è uno dei fondatori e il primo presidente dell'A.P.S.A.; vedi il suo Politics and Administration: A Study in Government, New York, Macmillan, 1900. Il lavoro di Goodnow contiene alcuni accenni alla possibilité di considerare l'attivité delle corti e degli organi amministrativi come aspetti paralleli della stessa funzione di attuazione della legge.Google Scholar
86 New York, Doubleday, 1955. Le citazioni sono tratte da p. 1 e 3.Google Scholar
87 Fifty-Eight Lonely Men: Southern Federal Judges and School Desegregation, New York, Harcourt, Brace & World, 1961.Google Scholar
88 Introduction , in Judicial Behavior, cit., p. 12.Google Scholar
89 In questo senso anche Lasswell può essere considerato un precursore della disciplina, quando, proponendosi di investigare « come i tipi caratteriologici fondamentali operano in situazioni di potere », ricostruisce fra l'altro il comportamento di tre giudici (X, Y, Z nel testo, ma realmente vissuti e concretamente studiati dall'autore) che corrispondono a tipi psicologici diversi; un « agitatore » (derivante dal dramatizing character), un « amministratore » (compulsive character) e un terzo, « leader politico », meno caratterizzato ma piú vicino al primo che al secondo. Vedi le pp. 59-88 di Power and Personality, New York, Norton, 1948. Le citazioni sono tratte da p. 61 e 62. Schubert, nella voce Judicial Behavior, cit., a p. 308, lamenta che « malgrado la facilité immaginativa con cui… essi [Lasswell e Frank] discussero l'idea di uno studio psicoanalitico del comportamento giudiziario, nessuno dei due intraprese le ricerche empiriche necessarie a verificare le molte ipotesi suggerite » e conclude (a p. 309) che « la teorizzazione iniziale di… Lasswell non ha portato frutti empirici, almeno fino a questo momento… Nessuno studio è stato pubblicato che impiegasse alcuno dei metodi suggeriti da Lasswell ». Quest'ultimo manifesta il suo interesse per il « Behavior Approach » nella prefazione scritta per Schubert, The Judicial Mind; Attitudes and Ideologies of Supreme Court Justices, 1946-1963, Evanston, Northwestern Univ. Press, 1965.Google Scholar
90 È quindi evidente la maggiore affinité del « Process Approach » con l'indirizzo metodologico oggi prevalente in scienza politica; Schubert, nel manoscritto di cui alla nota 6, parla di « isomorfismo con l'orientamento generalizzato nella professione politologica ».Google Scholar
91 Ecco una bibliografia delle rassegne piú importanti fin qui pubblicate (molte delle quali gié piú volte richiamate in precedenza). Schubert, From Public Law to Judicial Behavior, cit.; Introduction e Introductory Notes a Judicial Behavior, cit.; Behavioral Research in Public Law , in « American Political Science Review », LVII (1963), pp. 433–445; Pritchett, , Public Law and Judicial Behavior, cit.; The Development of Judicial Research, cit.; Grossman, e Tanenhaus, , Toward a Renascence of Public Law, cit.; Rigby, Gerald e Witt, James, Bibliographical Essay: Behavioral Research in Public Law, 1964-1967, in « Western Political Quarterly », XXII (1969), pp. 622-636. Vedi inoltre le voci della International Encyclopedia of the Social Sciences. Google Scholar
92 Pritchett, , The Development of Judicial Research, cit., alle pp. 27 e 42. Un significato leggermente diverso, intermedio fra quello qui fornito e quello di « Judicial Administration » (cfr. supra, nota 28), è attribuito al termine « Judicial Process » da Negri, Guglielmo e Greco, Nicola, Attitudini e orientamenti politici e ideologici della Corte Suprema e del giudiziario statunitense, in La Giustizia Costituzionale, a cura di Giuseppe Maranini, Firenze, Vallecchi, 1966, pp. 278-302, alle pp. 279–282.Google Scholar
93 Grossman, , A Model for Judicial Policy Analysis, cit., alle pp. 411 e 422. Vedi anche Woodford Howard, J., Adjudication Considered As a Process of Conflict Resolution: A Variation on Separation of Powers , in « Journal of Public Law », XVIII (1969), pp. 339–370.Google Scholar
94 Su questo punto cfr. Becker, , Comparative Judicial Politics, cit., pp. 13–16.Google Scholar
95 Toward a Renascence of Public Law, cit., p. 78. Analogamente Murphy e Tanenhaus in una relazione presentata all'VIII Congresso Mondiale I.P.S.A., Monaco, 1970, The U.S. Supreme Court and Its Elite Publics: A Preliminary Report: interpretazione e applicazione delle norme, definizione dei confini, supervisione delle corti inferiori, legislazione, rappresentazione, stabilizzazione, educazione. Classificazioni piú semplici sono proposte da Sidney Ulmer: distribuzione dei valori sociali e legittimazione di tali distribuzioni operate da se stesso o da altre istituzioni statali (Homeostatic Tendencies in the United States Supreme Court, in Ulmer, Sidney (ed.), Introductory Readings in Political Behavior , McNally, Rand, 1961, pp. 168-188), e da Bickel, Alexander M.: formazione dei valori e creazione del consenso (The Least Dangerous Branch: The Supreme Court at the Bar of Politics, Indianapolis, Bobbs-Merrill, 1962). La terminologia di Bickel però oscilla: a p. 29 egli afferma che « la funzione di legittimazione è un prodotto inevitabile, anche se mal compreso, della funzione di controllo », criticato da Becker che sostiene la natura strutturale, non funzionale, del controllo (Comparative Judicial Review, cit., p. 240). L'originale impostazione che Becker dé al problema merita di esser vista direttamente sull'op. cit., particolarmente alle pp. 4-16, 161-168, 224-247.Google Scholar
96 Grossman, , A Model for Judicial Policy Analysis, cit., p. 419.Google Scholar
97 Truman, , The Governmental Process, cit., p. 496.Google Scholar
98 Cfr., per questa accezione del termine, Grossman, , A Model for Judicial Policy Analysis, cit., p. 422: « Non esiste un feedback automatico alla Suprema Corte… c'è comunque un feedback costante da una quantité di fonti: riviste giuridiche, fogli accademici, il Congresso e il Presidente, gli avvocati, istituzioni politiche statali e locali ». Analogamente Sheldon Goldman: « Il feedback è una reazione alle linee politiche [del sistema giudiziario] che sfocia in domande e sostegni nuovi e differenti… Gli appelli e le decisioni relative sono un risultato del feedback ». (Structuring a Model of the Judicial Process, in « The Georgetown Law Journal », LVIII (1970), pp. 1153-1184 a p. 1162). Per una critica di questa forma di confusione concettuale, cfr. Alessandro Bruschi, La teoria dei modelli nelle scienze sociali, Bologna, Il Mulino, 1971, cap. 15, par. 2.Google Scholar
99 The Federal Constitutional Court in the West German Political System, cit. I brani sono tratti da pp. 77, 131, 116-117.Google Scholar
100 A Model for Judicial Policy Analysis, cit. Alla parte modellistica sono dedicate le pp. 405–423. Il brano citato è a p. 418.Google Scholar
101 The Role of the Judiciary in State Political Systems: Some Explanations , in Schubert, (ed.), Judicial Behavior, cit., pp. 153–161. Le citazioni sono tratte da pp. 155, 157 e 158.Google Scholar
102 Cfr. Loomis, Charles P., Social Systems, Princeton, Van Nostrand, 1960, pp. 1–56.Google Scholar
103 Murphy, , Elements of Judicial Strategy, Chicago, Univ. of Chicago Press, 1964; Schubert, , Judicial Policy-Making, Chicago, Scott, Foresman, 1965, a p. 106; Nagel, , A Conceptual Scheme of Judicial Process, in « American Behavioral Scientist », VII (1963), n. 4, pp. 7-10. Per una valutazione critica delle possibilité offerte dalla systems analysis alla modellistica del sistema giudiziario, vedi Goldman, Sheldon e Jahnige, Thomas P., Systems Analysis and Judicial Systems: Potential and Limitations, in « Polity », III (1971), pp. 334–359.Google Scholar
104 Cfr. la nota 95, nella quale è fornita anche la collocazione dell'articolo. Le altre citazioni sono tratte da p. 169, 180 e 188.Google Scholar
105 An Introduction to the Legal System, Homewood, Dorsey Press, 1968.Google Scholar
106 Notes on the Concept of the « Living » Constitution , in « George Washington Law Review », XXXI (1963), pp. 881–918.Google Scholar
107 Sheldon, , Structuring a Model of the Judicial Process, cit. Il brano riportato è tratto da p. 1173.Google Scholar
108 Per Frank, cfr. il XV capitolo di Courts on Trial, cit., intitolato appunto « The Upper Court Myth ». È bene evidente come questa critica si accordi con l'importanza decisiva che Frank attribuisce all'opera di ricognizione dei fatti (cfr. par. « Antenati diretti e indiretti »). Per un'analoga critica rivolta ai politologi, vedi Jacob, Herbert e Vines, Kenneth N., The Role of the Judiciary in American State Politics , in Judicial Decision-Making, cit., pp. 245–256. Negli ultimi anni si è accresciuto l'interesse per le corti inferiori, come quello per i sistemi giudiziari non americani (vedi supra, p. 131), per effetto dell'espansione della disciplina.Google Scholar
109 Gadbois, , Selection, Background Characteristics, and Voting Behavior of Indian Supreme Court Judges, 1950-1959, cit., alle pp. 222–228; Danelski, , The Supreme Court of Japan: An Exploratory Study, cit., alle pp. 127–132.Google Scholar
110 Per il Canada, vedi Russell, Bilingualism and Biculturalism in the Supreme Court of Canada, cit.; per la Svizzera, Morrison, The Swiss Federal Court: Judicial Decision-Making and Recruitment, cit., alle pp. 144–156; per la Germania, Kommers, The Federal Constitutional Court in the West German Political System, cit., alle pp. 88–106.Google Scholar
111 Torgersen, , The Role of the Supreme Court in the Norwegian Party System, cit., alle pp. 225–234.Google Scholar
112 La giustizia come organizzazione: Il reclutamento dei magistrati, cit. I brani riportati sono a p. 3. La riforma del sistema di selezione è da tempo oggetto di una vivace discussione in Italia: vedi Denti, Vittorio, Il reclutamento dei magistrati y in « Rivista di diritto processuale », XXIV (1969), pp. 88–92; Genesio, Ugo e Romanelli, Arnoldo, Ancora sul reclutamento dei magistrati, ibi, pp. 644-649; Greco, Dino, Il reclutamento dei giudici, in « Il Ponte », XXIV (1968), n. 6-7, pp. 842-846; Giorgio Battistacci, Per la « selezione attitudinale » dei magistrati, ibi, pp. 856–865.Google Scholar
113 Angus, , Judicial Selection in Canada: the Historical Perspective , in « Canadian Legal Studies », I (1967), pp. 220–251; Playford, John, Judges and Politics in Australia, in « Australasian Political Studies Association News », VI (1961), n. 1. Sui giudici canadesi, vedi anche W. H. Hurlburt, Appointment of Judges, in « Alberta Law Review », VI (1968), pp. 175–183.Google Scholar
114 Il titolo per esteso è: The Judicial Process: An Introductory Analysis of the Courts of the United States, England, and France, New York, Oxford University Press, 1962 e 1968.Google Scholar
115 Krislov, Samuel, The Supreme Court in the Political Process, New York, Macmillan, 1965, cap. 1; Schmidhauser, , The Supreme Court: its Politics, Personalities, and Procedure, New York, Holt, Rinehart & Winston, 1960, cap. 3.Google Scholar
116 Mc Hargue, Daniel S., Appointments to the Supreme Courts of the United States: The Factors That Have Affected Appointments, 1789-1932, tesi inedita, Univ. of California, Los Angeles, 1949. Tra gli articoli dedicati a questo soggetto, nessuno è di grande impegno scientifico.Google Scholar
117 Danelski, , A Supreme Court Justice Is Appointed, New York, Random House, 1964. La teoria transazionale « impiega sistemi di descrizione e denominazione per trattare aspetti e fasi dell'azione, senza imputarli a “elementi” o altre “entité”, “essenze”, o “realté” presumibilmente separabili o indipendenti, e senza isolare “relazioni” presumibilmente separabili da questi “elementi” separabili » (Dewey, John e Bentley, Arthur F., Knowing and the Known, Boston, Beacon Press, 1949, p. 108).Google Scholar
118 Harris, Joseph P., The Advice and Consent of the Senate, Berkeley, Univ. of California Press, 1953. Le recenti vicende hanno riacceso l'interesse per la ratifica senatoriale: vedi Thorpe, James A., The Appearance of Supreme Court Nominees Before the Senate Judiciary Committee, in « Journal of Public Law », XVIII (1969), pp. 371-402; Black, Charles L. jr., A Note on Senatorial Consideration of Supreme Court Nominees, in « Yale Law Journal », LXXIX (1970), pp. 657-665. Nel 1920 l'ex presidente Taft intendeva assolutamente interrompere l'accesso alla Corte della « nuova scuola di interpretazione costituzionale » rappresentata da Brandeis e Clarke, nominati da Wilson, oltre che da Holmes, nominato da Roosevelt, T. Per cui scrisse che « non c'è problema interno in questa elezione che superi l'importanza di mantenere la Corte come baluardo della garanzia che nessuno sia privato della proprieté senza due process of law » (citato da Felix Frankfurter, Law and Politics, New York, Harcourt, Brace, 1939). Taft contribuí in modo decisivo alla vittoria di Harding, e ne ottenne in cambio la nomina al posto di Chief Justice resosi vacante alla fine del 1920. Netta fu la sua influenza sulle nomine successive (cfr. Murphy, In His Own Image: Mr. Chief Justice Taft and Supreme Court Appointments , in Kurland, Philip B. (ed.), The Supreme Court Review: 1961, Chicago, Univ. of Chicago Press, 1961, pp. 159-193). Cardozo (cfr. nota 69), democratico del New Jersey, era talmente popolare nel paese che il celebre leader repubblicano Borah, senatore dell'Idaho, fu in prima fila nel sostenerlo, e il giudice repubblicano Stone offerse le sue dimissioni perché Hoover lo nominasse: vedi Carmen, Ira H., The President, Politics and the Power of Appointment: Hoover's Nomination of Mr. Justice Cardozo, in « Virginia Law Review », LV (1969), pp. 616–659.Google Scholar
119 Chase, Harold W., Federal Judges: the Appointing Process , in « Minnesota Law Review », LI (1966), pp. 185–221; Goldman, , Judicial Appointments to the United States Courts of Appeals, in « Wisconsin Law Review », 1967, pp. 186-214. Precorre questo tipo di problematica, pur senza approfondirla, un articolo del 1948: Evans, Evan A., Political Influences in the Selection of Federal Judges, in « Wisconsin Law Review », 1948, pp. 330-337. Per alcune interessanti considerazioni, di tipo prevalentemente storico, vedi Sara Volterra, Il modo di nomina dei giudici federali negli Stati Uniti in rapporto all'indipendenza della Corte, in La Giustizia Costituzionale, cit., pp. 321–345.Google Scholar
120 Chase, , The Johnson Administration: Judicial Appointments, 1963-1966 , in « Minnesota Law Review », LII (1968), pp. 965–999.Google Scholar
121 Jacob, , The Effect of Institutional Differences in the Recruitment Process: the Case of State Judges , in « Journal of Public Law », XIII (1964), pp. 104–119; Volterra, , L'indipendenza del giudice negli stati degli Stati Uniti d'America, Milano, Giuffrè, 1970. Il libro dedica 160 pagine a un esame, che non potrebbe essere piú esauriente, dei sistemi istituzionali di reclutamento dei giudici statali e del loro funzionamento effettivo. Vedi ancora Herndon, James, Appointment as a Means of Initial Accession to State Courts of Last Resort, in « North Dakota Law Review », XXXVIII (1962), pp. 60-73, e Wood, John W., State Judicial Selection: Realities vs. Legalities, in « State Government », XXXI (1958), n. 1.Google Scholar
122 Judges and Politics: The Pennsylvania Plan of Judge Selection , in « University of Pittsburgh Law Review », XX (1959), pp. 621–631. La frase citata è a p. 621. Fra le tante prese di posizione polemiche, citiamo quella del giudice newyorchese David Peck, favorevole all'elezione perché gli organi esecutivi usano piú agevolmente la nomina diretta per favorire amici politici o conquistare fazioni del partito avverso: The Bar, Politics, and Judicial Selection, in « New York State Bar Bulletin », XXIV (1952), n. 1, pp. 34 ss. Vedi anche Ray M. Harding, The Case for Partisan Election of Judges, in « American Bar Association Journal », LV (1969), pp. 1162–1164.Google Scholar
123 Vedi Watson, Richard A., Missouri Lawyers Evaluate the Merit Plan for Selection and Tenure of Judges , in « American Bar Association Journal », LII (1966), pp. 539–542, e Lawyer Attitudes on Judicial Selection, in « American Journal of Sociology », LXXII (1967), pp. 373-387; Henderson, Bancroft e Sinclair, T.C., The Selection of Judges in Texas: An Exploratory Study, Houston, Public Affairs Research Center, Univ. of Houston, 1965. L'associazione degli avvocati americani (American Bar Association) ha iniziato nel 1937 una campagna per sostituire ai sistemi vigenti (elezione, su scheda di partito o non, nomina ad opera del legislativo o dell'esecutivo) la scelta, affidata all'esecutivo, su una lista di candidati preparata da una commissione non politica, composta in maggioranza di avvocati. Dal nome dello stato che per primo lo ha adottato, il sistema si chiama anche Missouri Plan; esistono anche varianti locali (Pennsylvania Plan) e piani analoghi adottati prima dell'iniziativa dell'A.B.A. (California Plan). È noto che la maggioranza della magistratura americana è reclutata fra gli avvocati, la cui opinione ha quindi un duplice significato (utenti e possibili candidati). Vedi Volterra, loc. cit. alla nota 121; Abraham, , The Judicial Process, cit., pp. 35-41 dell'edizione 1968.Google Scholar
124 Il sostenitore piú tenace di questa posizione è Grossman: vedi il suo libro Lawyers and Judges: the A.B.A. and the Politics of Judicial Selection, New York, Wiley, 1965, e i suoi articoli Federal Judicial Selection: The Work of the A.B.A. Committee, in « Midwest Journal of Political Science », VIII (1964), pp. 221-254, e The Role of the American Bar Association in the Selection of Federal Judges: Episodic Involvement to Institutionalized Power, in « Vanderbilt Law Review », XVII (1964), pp. 785-814. Secondo Grossman l'influenza dell'A.B.A., sempre sensibile a livello statale, ha preso piede anche a livello federale durante l'amministrazione Eisenhower. Vedi anche Francis Wormuth e Grover Rich, Politics, the Bar, and the Selection of Judges, in « Utah Law Review », III (1953), pp. 459-466; Jacob, Justice in America: Courts, Lawyers, and the Judicial Process, Boston, Little Brown, 1965; Goldman, Views of a Political Scientist: Political Selection of Federal Judges and the Proposal for a Judicial Service Commission, in « Journal of the American Judicature Society », LIII (1968), pp. 94–98.Google Scholar
125 Ladinsky, Jack e Grossman, Joel B., Organizational Consequences of Professional Consensus: Lawyers and the Selection of Judges , in « Administrative Science Quarterly », XI (1966), pp. 79–106.Google Scholar
126 Watson, Richard A., Downing, Rondal G. e Spiegel, Frederick G., Bar Politics, Judicial Selection and the Representation of Social Interests , in « American Political Science Review », LXI (1967), pp. 54–71. In un libro successivo, Watson e Downing confrontano i risultati della selezione operata con il Missouri Plan e con l'elezione su scheda di partito: The Politics of the Bench and the Bar, New York, Wiley, 1969.Google Scholar
127 Vedi per esempio Krislov, , The Supreme Court in the Political Process, cit., pp. 34–37, per la Corte Suprema degli Stati Uniti; Kommers, The Federal Constitutional Court in the West German Political Process, cit., alle pp. 77-80 e 86-88, per quella tedesca. Fra le opere di giuristi meno lontane dal tipo di problematica indicato, John Cavazan, The Jurisdiction of the Supreme Court of Canada: Its Development and Effect on the Role of the Court, in « Osgoode Hall Law Journal », III (1965), pp. 431–444.Google Scholar
128 Jackson, Robert H., separate opinion in Brown v. Allen, 344 U.S. 443 (1953), a p. 542. Vedi la regola n. 19 in Revised Rules of the United States Supreme Court, 346 U.S. 951 (1954). La Corte dé solo raramente il motivo del rigetto della richiesta, e non sempre neppure quello dell'accoglimento.Google Scholar
129 Tanenhaus, Joseph, Schick, Marvin, Muraskin, Matthew, e Rosen, Daniel, The Supreme Court's Certiorari Jurisdiction: Cue Theory , in Judicial Decision-Making, cit., pp. 111–132. Per le critiche, vedi ad esempio la serie di articoli What the Supreme Court Did Not Do in the … Term, sulla « University of Pennsylvania Law Review » ad opera di Fowler V. Harper con vari collaboratori (voll. IC-CII, 1950-1953), e Gibbs, R. W., Certiorari: Its Diagnosis and Cure, in « Hastings Law Journal », 1955, pp. 153 ss., che avanza un'interpretazione psicologica dei processi che conducono al rigetto o all'accoglimento, senza però indicare come essa potrebbe essere falsificata.Google Scholar
130 Schubert, , Policy Without Law: An Extension of the Certiorari Game , in « Stanford Law Review », XIV (1962), pp. 284–327.Google Scholar
131 Murphy, , Wiretapping on Trial: A Case Study in the Judicial Process, New York, Random House, 1965; Lewis, Anthony, Gideon's Trumpet, New York, Random House, 1964; Westin, Alan F., The Anatomy of a Constitutional Law Case, New York, Macmillan, 1966; Wood, Stephen B., Constitutional Politics in the Progressive Era, Chicago, Univ. of Chicago Press, 1967.Google Scholar
132 Vose, Clement E., The Impact of Pressure Groups on Constitutional Interpretation, relazione al Congresso A.P.S.A., Chicago, 8 settembre 1954; Litigation as a Form of Pressure Group Activity, in « Annals of the American Academy of Political and ***Social Sciences », CCCXIX (1958), pp. 20-31; Interest Groups, Judicial Review, and Local Government, in « Western Political Quarterly », XIX (1966), pp. 85-100. Vedi anche Ann Fagan Ginger, Litigation as a Form of Political Action, in « Wayne Law Review », IX (1963), pp. 458-483; Matthew J. Holden, jr., Litigation and the Political Order, in « Western Political Quarterly », XVI (1963), pp. 771-781; Richard C. Cortner, Strategy and Tactics of Litigants in Constitutional Cases, in « Journal of Public Law », XVII (1968), pp. 287-307. Per Peltason, vedi il paragrafo « La duplice influenza del behaviorismo ». Il classico di Vose sulla N.A.A.C.P. è Caucasians Only: The Supreme Court, the N.A.A.C.P., and the Restrictive Covenant Cases, Berkeley, Univ. of California Press, 1959; vedi anche il precedente articolo N.A.A.C.P. Strategy in Covenant Cases, in « Western Reserve Law Review », VI (1955), pp. 101–145.Google Scholar
133 Birkby, Robert H. e Murphy, Walter F., Interest Group Conflict in the Judicial Arena. The First Amendment and Group Access to the Courts , in « Texas Law Review », XLII (1964), 1018–1048, sul caso N.A.A.C.P. v. Button, 371 U.S. 415 (1963); Watts, Rowland, The Role of the A.C.L.U. in the Courts and Thereafter, relazione al Congresso A.P.S.A., St. Louis, 7 settembre 1961, inedita; Vose, The National Consumers' League and the Brandeis Brief, in « Midwest Journal of Political Science », I (1957), pp. 267-290; Manwaring, David, Render Unto Caesar: The Flag-Salute Controversy, Chicago, Univ. of Chicago Press, 1962.Google Scholar
134 Krislov, , The Amicus Curiae Brief: From Friendship to Advocacy , in « Yale Law Journal », LXXII (1967), pp. 694–721; Barker, Lucius J., Third Parties in Litigation: A Systemic View of the Judicial Function, in « Journal of Politics », XXIX (1967), pp. 41–69.Google Scholar
135 Hakman, Nathan, The Supreme Court's Political Environment: The Processing of Noncommercial Litigation , in Frontiers, cit., pp. 199–253. I brani citati alle pp. 245 e 246. La stessa tesi è sostenuta da Hakman in Lobbying the Supreme Court: An Appraisal of Political Science Folklore, in « Fordham Law Review », XXXV (1966), pp. 15–50.Google Scholar
136 Hakman, , Business Influences in the Judicial Process , in « Western Business Review », I (1957), pp. 124–130.Google Scholar
137 Newland, Chester A., Legal Periodicals and the United States Supreme Court , in « Midwest Journal of Political Science », III (1959), pp. 58–74. Sugli avvocati, Twiss, Benjamin R., Lawyers and the Constitution: How Laissez Faire Came to the Supreme Court, Princeton, Princeton Univ. Press, 1942. Un recente studio analogo è Casper, Jonathan D., Lawyers Before the Supreme Court: Civil Liberties and Civil Rights, 1957-1966, in « Stanford Law Review », XXII (1970), pp. 487–509.Google Scholar
138 Abraham, Henry J. e Benedetti, Robert R., The State Attorney General: A Friend of the Court? , in « Univ. of Pennsylvania Law Review », CXVII (1969), pp. 795–828; Brigman, William E., The Role of the Office of the Solicitor General of the United States in Judicial Process, tesi inedita, Univ. of North Carolina, 1966; Eisenstein, James, Counsel for the United States: An Empirical Analysis of the Office of United States Attorney, tesi inedita, Yale, 1968; Anonimo, , Government Litigation in the Supreme Court: The Roles of the Solicitor General, in « Yale Law Journal », LXXVIII (1969), pp. 1442-1489. In Italia, gli indirizzi di politica costituzionale dell'avvocatura generale dello stato sono stati criticati da Silvano Tosi, Il governo davanti alla Corte nei giudizi incidentali di legittimité costituzionale , Milano, Giuffrè, 1963. Una difesa d'ufficio, scarsamente convincente, in Beniamino Leoni, Problemi della giustizia costituzionale, in « Rassegna parlamentare », XI (1969), pp. 661–680.Google Scholar
139 Murphy, Vedi, Lower Court Checks on Supreme Court Power , in « American Political Science Review », LIII (1959), pp. 1017–1031.Google Scholar
140 Per il comportamento delle corti inferiori, federali o statali, nei confronti della desegregazione promossa dalla Corte Suprema, vedi Peltason, , Fifty-Eight Lonely Men, cit.; Vines, , The Role of Circuit Courts of Appeal in the Federal Judicial Process: A Case Study, in « Midwest Journal of Political Sciences », VII (1963), pp. 305–319; Federal District Judges and Race Relations Cases in the South, in « Journal of Politics », XXVI (1964), pp. 337-357; Southern State Supreme Courts and Race Relations, in « Western Political Quarterly », VIII (1965), pp. 5-18. Per il problema dei collegi elettorali, Beiser, Edward N., A Comparative Analysis of State and Federal Judicial Behavior: The Reapportionment Cases, in « American Political Science Review », LXII (1968), pp. 788-795. Per la procedura penale, Manwaring, The Impact of Mapp v. Ohio , in Emerson, David H., (ed.), The Supreme Court as Policy-Maker: Three Studies on the Impact of Judicial Decisions, Carbondale, Southern Illinois University, 1968, pp. 1-43. Per la letteratura oscena, Wasby, Stephen L., Public Law, Politics, and the Local Courts: Obscene Literature in Portland, in « Journal of Public Law », XIV (1965), pp. 105–130.Google Scholar
141 vol. LXVI (1954), pp. 1251–1259.Google Scholar
142 Dolbeare, Kenneth M., The Supreme Court and the States: Prom Abstract Doctrine to Local Behavioral Conformity , in Becker, (ed.), The Impact of Supreme Court Decisions: Empirical Studies, New York, Oxford Univ. Press, 1969, pp. 206–213; Richardson, e Vines, , Review, Dissent and the Appellate Process: A Political Interpretation ; Salisbury, Robert, The United States Court of Appeals for the Seventh Circuit, 1940-1950: A Study of Judicial Relationships, tesi di dottorato, Univ. of Illinois, inedita. La sociologia Eloise C. Snyder collega i due problemi delle decisioni sconfessate e del dissenso all'interno della Corte Suprema con il problema generale dell'incertezza del diritto: Uncertainty and the Supreme Court's Decisions, in « The American Journal of Sociology », LXV (1959), pp. 241-245. Sviluppando un'idea di Rodney Mott (vedi nota 74), Nagel calcola un indice di relazioni sociometriche fra gruppi di corti, basandosi sulle citazioni: Sociometric Relations Among American Courts, in « Southwestern Social Science Quarterly », XLIII (1962), pp. 136–142.Google Scholar
143 Per l'Italia, vedi per tutti Sandulli, Aldo M., Rapporti fra giustizia comune e giustizia costituzionale in Italia, Padova, CEDAM, 1968; Merriman, John H. e Vigoriti, Vincenzo, When Courts Collide: Constitution and Cassation in Italy, in « The American Journal of Comparative Law », XV (1967), pp. 665–686. Per la Germania, Friedrich Klein e Gunther Barbey, Bundesverfassungsgericht und Rückwirkung von Gesetzen, Bonn, Bonner Univ. Buchdruckerei, 1964; Theo Ritterspach, Le rôle de la Cour Constitutionnelle Fédérale dans l'organisation politique et judiciaire de la République Fédérale Allemande, in « Annales de Droit », XXIX (1969), pp. 253–282.Google Scholar
144 Miller, , On the Need for « Impact Analysis » of Supreme Court Decisions , in « Georgetown Law Journal », LIII (1965), pp. 365–401. Questa preoccupazione per la conoscenza scientifica delle conseguenze delle proprie azioni come fonte di orientamento delle azioni successive è tipica del pragmatismo deweyano, cui Miller si ricollega.Google Scholar
145 Engel v. Vitale , 370 U.S. 421 (1962) e Abington School District v. Schempp, 374 U.S. 203 (1963). Il principio fatto valere fu quello dell'assoluta neutralité dello stato di fronte alla religione.Google Scholar
146 Way, Frank H. jr., Survey Research on Judicial Decisions: the Prayer and the Bible Reading Cases , in « Western Political Quarterly », XXI (1968), pp. 189–205, con un campione nazionale di oltre 2300 maestri elementari; Dierenfeld, Richard B., The Impact of Supreme Court Decisions on Religion in Public Schools, in « Religious Education », LXII (1967), pp. 445-457, su un campione nazionale di dirigenti scolastici; Katz, Ellis, Patterns of Compliance with the Schempp Decision, in « Journal of Public Law », XIV (1965), pp. 396-408, questionario inviato alla massima autorité di ogni stato nel campo dell'educazione; Birkby, The Supreme Court and the Bible Belt: Tennessee Reaction to the Schempp Decision, in « Midwest Journal of Political Science », X (1966), pp. 304-319, su un campione di personale scolastico di tutti i distretti del Tennessee; Reich, Donald R., The Impact of Judicial Decision-Making: The School Prayer Cases , in Everson, (ed.), The Supreme Court as Policy-Maker, cit., pp. 44-81, su un analogo campione californiano. Muir, Prayer in the Public Schools: Law and Attitude Changes, cit., utilizza interviste in profondité in un distretto urbano del Connecticut, e Richard M. Johnson in un distretto rurale dell'Illinois: Separation of Church and State: The Dynamics of Supreme Court Decision-Making, tesi inedita, Univ. of Illinois, 1965; Compliance and Supreme Court Decision-Making, in « Wisconsin Law Review », 1967, pp. 170-185; The Dynamics of Compliance: Supreme Court Decision-Making from a New Perspective, Evanston, Northwestern Univ. Press, 1967.Google Scholar
147 Patrick, Gordon, The Impact of a Court Decision: Aftermath of the Mc Collum Case , in « Journal of Public Law », VI (1957), pp. 455–463; Sorauf, Frank J., Zorach v. Clauson: The Impact of a Supreme Court Decision, in « American Political Science Review », LIII (1959), pp. 777–791.Google Scholar
148 Per la desegregazione, Mc Kay, Robert A., « With All Deliberate Speed »: A Study of School Desegregation , in « New York Univ. Law Review », XXXI (1956), pp. 991–1090, e il 15° cap. di Blaustein, Albert e Ferguson, Clarence, Desegregation and the Law, New Brunswick, Rutgers Univ. Press, 1957. Per i collegi elettorali, Hardy, Leroy C., The Aftermath of Baker v. Can, in « Western Political Quarterly », XVI (1963), suppl. n. 60. Per la procedura penale, Nagel, , Testing the Effects of Excluding Illegally Seized Evidence, in « Wisconsin Law Review », 1965, pp. 1-28; Theodore Sourris, Stop and Frisk or Arrest and Search - The Use and Misuse of Euphemism, in « Journal of Criminal Law », LVII (1966), pp. 251-264; Wald, Michael, et al., Interrogation in New Haven: The Impact of Miranda, in « Yale Law Journal », LXXVI (1967), pp. 1519-1648. Sulle pubblicazioni oscene, Levine, The Bookseller and the Law of Obscenity, cit.; An Empirical Approach to Civil Liberties: The Bookseller and the Obscenity Law, in « Wisconsin Law Review », 1969, pp. 153-169; Barth, Thomas, Perception and Acceptance of Supreme Court Decisions at the State and Local Level, in « Journal of Public Law », XVII (1968), pp. 308–350.Google Scholar
149 Fuori degli Stati Uniti, le rare ricerche sugli effetti concreti delle decisioni giudiziarie sono opera di giuristi, e si limitano quindi ai mutamenti intervenuti nel sistema normativo. Vedi, per l'Italia, Andrioli, Virgilio, Le sentenze della Corte Costituzionale: consuntivo degli effetti sull'ordinamento positivo , in « Foro Italiano », 1969, V, pp. 73–112.Google Scholar
150 Ci riferiamo particolarmente a un articolo di Jones, Ernest M., Impact Research and Sociology of Law: Some Tentative Proposals , in « Wisconsin Law Review », 1966, pp. 331–339. Jones scopre che « il problema di sviluppare una teoria generale degli effetti dei processi giudiziari sulla societé » può essere risolto combinando i contributi di Parsons, Easton, Lasswell, McDougall e Deutsch, nella speranza che ne esca fuori « un modello dell'efficacia del processo giudiziario ». Vedi anche Krislov, , The Perimeters of Power: Patterns of Compliance and Opposition to Supreme Court Decisions, relazione al Congresso A.P.S.A., New York, 4-7 settembre 1963, inedita; Petrick, Michael J., The Supreme Court and Authority Acceptance, in « Western Political Quarterly », XXI (1968), pp. 5-19; Levine, e Becker, , Toward and Beyond a Theory of Supreme Court Impact, in « American Behavioral Scientist », XIII (1970), pp. 561–574.Google Scholar
151 Becker, , Comparative Judicial Politics, cit., p. 360. Becker ha curato un'antologia di studi di impact: The Impact of Supreme Court Decisions, cit. Per due recenti impostazioni del problema dei rapporti fra la Corte Suprema americana e il mutamento socioculturale, Grossman, , The Supreme Court and Social Change: A Preliminary Inquiry , in « American Behavioral Scientist », XIII (1970), pp. 532–552; Schubert, , The Constitutional Polity, Boston, Boston Univ. Press, 1969.Google Scholar
152 Truman, , The Governmental Process, cit., pp. 495–496.Google Scholar
153 Beaney, William M. e Beiser, Edward N., Prayer and Politics: The Impact of Engel and Schempp on the Political Process , in « Journal of Public Law », XIII (1964), pp. 475–503; Wasby, , The Pure and the Prurient: The Supreme Court, Obscenity, and Oregon Policy , in Everson, , (ed.), The Supreme Court as Policy-Maker, cit., pp. 82-116; Westin, , Corporate Appeals to Congress for Relief from Supreme Court Rulings, relazione al Congresso A.P.S.A., settembre 1962; Stumpf, Harry P., The Political Efficacy of Judicial Symbolism, in « Western Political Quarterly », XIX (1966), pp. 293-303, e Congressional Response to Supreme Court Rulings: the Interaction of Law and Politics, in « Journal of Public Law », XIV (1965), pp. 377-395. In Italia, il problema delle reazioni del Parlamento è considerato, per ora, soltanto da un punto di vista giuridico: D'Orazio, Giustino, Prime osservazioni sull'esercizio della funzione legislativa « consequenziale » alle decisioni della Corte Costituzionale, in « Archivio Giuridico », CLXXIII (1967), pp. 92–165.Google Scholar
154 Pritchett, , Congress Versus the Supreme Court, 1957-1960, Minneapolis, Univ. of Minnesota Press, 1961; Nagel, , Court-Curbing Periods in American History, in « Vanderbilt Law Review », XVIII (1965), pp. 925–944.Google Scholar
155 Abraham, , Machtkampf: The Supreme Court of the United States in the Political Process , in « Parliamentary Affairs », XIII (1960), pp. 424–441; una versione leggermente ridotta è riportata in The Judicial Process, cit., pp. 340-353 dell'ed. 1968. Becker, , Comparative Judicial Politics, cit.; i brani riportati sono alle pp. 165 e 229, la citazione è tratta da Riker, William H., Federalism: Origin, Operation, Significance, Boston, Little Brown, 1964, p. 102. Una versione politologica della tradizionale interpretazione della Corte Suprema come arbitro del federalismo americano è in Schmidhauser, The Supreme Court as Final Arbiter in Federal-State Relations, 1789-1957, Chapel Hill, Univ. of North Carolina Press, 1958.Google Scholar
156 Murphy, , Congress and the Court: A Case Study in the American Political Process, Chicago, Univ. of Chicago Press, 1962; Morgan, Donald G., Congress and the Constitution: A Study of Responsibility, Cambridge, Harvard Univ. Press, 1966; Mendelson, , Judicial Review and Party Politics, in « Vanderbilt Law Review », XII (1959), pp. 447-457; Nagel, , Political Parties and Judicial Review in American History, in « Journal of Public Law », XI (1963), pp. 328–340.Google Scholar
157 In « Administrative Science Quarterly », IV (1960), pp. 426–445. Il saggio di Dahl è Decision-Making in a Democracy: The Supreme Court as a National Policy-Maker, cit. Sul pensiero politico di Dahl, Domenico Fisichella, Temi e metodi in scienza politica, Firenze, Sansoni, 1971, cap. Le condizioni della poliarchia in Robert A. Dahl. Google Scholar
158 Sheldon, , Public Opinion and High Courts: Communist Party Cases in Four Constitutional Systems, cit. Google Scholar
159 Dólbeare, , Local Courts in the Governmental Process: Policy-Making Functions in the Metropolitan County, tesi inedita, Columbia University, 1965; Trial Courts in Urban Politics: State Court Policy Impact in a Local Political System, New York, Wiley, 1967; The Federal District Court and Urban Planning Policy, in Frontiers, cit., pp. 373–404. Herndon, , The Role of the Judiciary in the State Political Systems: Some Explanations, relazione alla Midwest Conference of Political Scientists, aprile 1962, inedita (solo la parte modellistica generale è riprodotta in Schubert, (ed.), Judicial Behavior, cit.; vedi nota 101). Jacob, , The Courts as Political Agencies: A Historical Analysis, in Jacob, e Vines, (eds.), Studies in Judicial Politics, New Orleans, Tulane Univ. Press, 1963, pp. 18 ss.; Jacob, e Vines, , The Role of the Judiciary in American State Politics, cit.; Vines, , Courts and Political Change in the South, in « Journal of Social Issues », XXII (1966), pp. 59-84; Vines, , Courts as Political and Governmental Agencies, in Jacob e Vines, Politics in the American States, Boston, Little Brown, 1965, pp. 239-287: questa ci risulta essere la migliore analisi comparata dei giudiziari statali americani; Vines, , Political Functions of a State Supreme Court, in Vines e Jacob, Studies in Judicial Politics, cit., sulla Corte Suprema della Louisiana. Google Scholar
160 Cantwell, Frank V., Public Opinion and the Legislative Process , in « American Political Science Review », XL (1946), pp. 924–935. Sulla crisi costituzionale del '37 e il Court-Packing Plan di Roosevelt, vedi la ricca bibliografia in Abraham, The Judicial Process, cit., pp. 395-396, ed. 1968.Google Scholar
161 Daniels, William J., Public Attitudes Toward the United States Supreme Court, relazione alla Midwest Conference of Political Scientists, Purdue University, 28 aprile 1967; si basa su una domanda inclusa nell'indagine del Survey Research Center (S.R.C.) dell'Université del Michigan in occasione delle elezioni presidenziali del 1964. Theodore Mitau, G., Decade of Decision: The Supreme Court and the Constitutional Revolution, 1954-1964, New York, Scribner, 1967; si basa su un'indagine Harris del 1966.Google Scholar
162 Murphy, e Tanenhaus, , Constitutional Courts, Public Opinion and Political Representation , in Danielson, M. N. e Murphy, W. F. (eds.), Modern American Democracy, New York, Holt, Rinehart & Winston, 1968; Public Opinion and the United States Supreme Court - A Preliminary Mapping of Some Prerequisites for Court Legitimation of Regime Changes, in Frontiers, cit., pp. 273-303: entrambi questi saggi elaborano i dati delle inchieste S.R.C. dopo le elezioni del '64 e '66; Public Opinion and the Supreme Court: The Goldwater Campaign, in « Public Opinion Quarterly », XXXII (1968), pp. 31-50: è utilizzata solo l'inchiesta del '64; The U.S. Supreme Court and Its Elite Public: A Preliminary Report, relazione inedita al Congresso I.P.S.A., Monaco, settembre 1970, che utilizza dati dell'indagine S.R.C. del '66, dividendo operativamente i rispondenti in « opinione pubblica consapevole » e « massa », e inoltre dati provenienti da campioni di avvocati di tre citté, laureandi in diritto a Princeton nel 1968, assistenti politici di deputati e senatori americani. La frase citata è a p. 2 delle conclusioni.Google Scholar
163 Dolbeare, , The Public Views the Supreme Court , in Jacob, (ed.), Law, Politics, and the Federal Courts, Boston, Little Brown, 1967, pp. 194–212; Dolbeare, Kenneth M. e Hammond, Phillip E., The Political Party Basis of Attitudes Toward the United States Supreme Court, in « Public Opinion Quarterly », XXXII (1968), pp. 16-30: sono state prese in considerazione cinque indagini nazionali dell'A.I.P.O., quella del S.R.C. dell'Université del Michigan e del S.R.C. di Berkeley dopo le elezioni del '64, e un'inchiesta del '66 nello stato del Wisconsin. Dolbeare, e Hammond, , Local Elites, The Impact of Judicial Decisions and the Process of Change, relazione inedita al Congresso A.P.S.A., New York, 3 settembre 1969: oltre che dall'inchiesta nel Wisconsin, i dati provengono da inchieste nel Texas ('64), a Seattle ('65) e dall'indagine del S.R.C. di Berkeley, che concerneva un campione nazionale escluso il Sud. Vedi anche Hirsch, Herbert e Donohew, Lewis, A Note on Negro-White Differences in Attitudes Toward the Supreme Court, in « Social Science Quarterly », IL (1968), pp. 557–562.Google Scholar
164 Kessel, John, Public Perceptions of the Supreme Court , in « Midwest Journal of Political Science », X (1966), pp. 167–191: i dati sul campione di Seattle sono gli stessi utilizzati da Dolbeare e Hammond (nota precedente). Per i giudiziari statali, vedi Jacob, Judicial Insulation: Elections, Direct Participation, and Public Attention to the Courts in Wisconsin, in « Wisconsin Law Review », 1966, pp. 801-819; Ladinsky, Jack e Silver, Allan, Popular Democracy and Judicial Independance: Electorate and Elite Reactions to Two Wisconsin Supreme Court Elections, in « Wisconsin Law Review », 1967, pp. 128-169. Per un campione di avvocati dell'Iowa, Wagner, Kenneth A., Lawyers and the Public: Shaping Attitudes Toward the Judicial System, tesi inedita, Univ. of Iowa, 1970. Un taglio particolare ha una ricerca di Harrell R. Rodgers, jr., Community Conflict, Public Opinion and the Law: The Amish Dispute in Iowa, Columbus, Merrill, 1969, che analizza le risposte di un campione di responsabili scolastici, opinion leaders e comuni cittadini alla domanda se la desegregazione nelle scuole debba essere imposta anche contro le convinzioni di una setta religiosa.Google Scholar
165 Vedi per intero The People and the Court in Japan, cit., e le pp. 121–126 di The Supreme Court of Japan: An Exploratory Study, cit. Google Scholar
166 Leonardi, Franco, Il cittadino e la giustizia, Padova, Marsilio, 1968, p. 37.Google Scholar
167 Nagel, Stuart S. e Erikson, Robert, Editorial Reactions to Supreme Court Decisions on Church and State , in « Public Opinion Quarterly », XXX (1966-1967), pp. 647–655. Johnson, , The Dynamics of Compliance, cit.; David Grey, Public Communication of U.S. Appellate Court Decisions, tesi inedita, Univ. of Minnesota, 1966. Studioso di giornalismo è anche William A. Hachten, Journalism and the Prayer Decision, in « Columbia Journalism Review », I (1962), pp. 4–9.Google Scholar
168 Newland, , Press Coverage of the U.S. Supreme Court , in « Western Political Quarterly », XVII (1964), pp. 15–36. Rilievi piú o meno analoghi vengono avanzati da Sobel, Lionel S., News Coverage of the Supreme Court, in « American Bar Association Journal », LVI (1970), pp. 547-554, e da Grey: The Supreme Court as a Communicator, in « Houston Law Review », V (1968), pp. 405 ss., e The Supreme Court and the News Media, Evanston, Northwestern Univ. Press, 1968.Google Scholar
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- Cited by