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MISURE DI DEMOCRAZIA E DI LIBERTÀ: DISCUSSIONE DI ALCUNE ANALISI EMPIRICHE

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

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Introduzione

Il dibattito sulle democrazie reali, cioè sui modi di realizzazione di sistemi politici detti ≪ democratici ≫, si è fissato soprattutto intorno a due ordini di problemi, spesso trattati congiuntamente. Da un lato, si sono cercate le condizioni culturali, sociali, economiche, o anche politiche, della genesi e della persistenza di un regime democratico. Dall'altro, si sono enucleati gli indicatori piú sicuri di tale regime, e poi gli indici e le misure di democraticità. Ci occuperemo qui del secondo ordine di problemi, che ha attirato un'attenzione sempre maggiore anche in seguito alla spinta quantitativizzante della letteratura politologica dell'ultimo ventennio. In particolare, mostreremo le due strade percorse nel tentativo di rilevare e misurare la democrazia: quella che considera alcuni processi ritenuti tipicamente democratici, e quella che rileva soprattutto il quantum di libertà, politiche e civili, esistenti nei sistemi politici. L'ultima parte presenterà i risultati di un ampio survey sulle misure di libertà, condotto tra il 1972 e il 1974. Occorre anche premettere che la democrazia che si vuole misurare è quella che si è realizzata, in diversi modi e forme, soprattutto nel mondo occidentale. Stiamo parlando, cioè, delle liberal. democrazie o poliarchie, come le definisce Dahl per evitare pericolose confusioni terminologiche, o delle democrazie costituzionali secondo la definizione preferita da Gastil — attento agli istituti tipici di regimi legibus non soluti — nel survey che presenteremo nella terza parte.

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References

Notes

1 Dahl, Di R.A. si vedano almeno A Preface to Democratic Theory , Chicago and London, The University of Chicago Press, 1956, spec. pp. 6384, e il piú recente Poliarcby. Participation and Opposition, New Haven and London, Yale University Press, 1971; nei quali vengono indicate le caratteristiche di un regime poliarchico e tutta la problematica ad esso connessa. Gastil, Di R. D. basterà richiamare le affermazioni in The New Criteria of Freedom, in ≪ Freedom at Issue ≫, n. 17 (Jan.-Feb. 1973), p. 3, sulla democrazia costituzionale che ≪ è prima di tutto governo delle leggi ≫.Google Scholar

2 Eckstein, H., A Theory of Stable Democracy (1961), ora in Appendice a Division and Cohesion in Democracy. A Study of Norway , Princeton, Princeton University Press, 1966, p. 229.Google Scholar

3 Lipset, S. M., Political Man. The Social Basis of Politics , New York, Doubleday & Co., 1960, trad. it., L'uomo e la politica, Milano, Comunità, 1963, p. 46. Per la definizione di democrazia, ibidem, p. 43.Google Scholar

4 Cutright, P., National Political Development: Measurement and Analysis , in ≪ American Sociological Review ≫, XXVIII (1963), p. 256. Una versione leggermente differente di questa ricerca è stata pubblicata in Polsby, N. W., Dentler, R. A. e Smith, P. A., (eds.), Politics and Social Life, Boston, Houghton Mifflin, 1963, pp. 569–582; ed è la piú citata delle due.Google Scholar

5 Per altre osservazioni critiche si vedano McCrone, D. J. e Cnudde, C. F., Toward A Communications Theory of Democratic Development: A Causal Model , in ≪ American Political Science Review ≫, LXI (1967), ripubblicato in Gillespie, J. V. e Nesvold, B. A., (eds.), Macro-quantitative Analysis. Conflict, Development, and Democratization, Beverly Hills, Sage Publications, 1971, p. 500; e soprattutto May, J. D., Of the Conditions and Measures of Democracy, Morristown, General Learning Press, pp. 9 e 17.Google Scholar

6 Smith, A. K., Socio-economic Development and Political Democracy: A Causal Analysis , in ≪ Midwest Journal of Political Science ≫, XIII (1969), pp. 100105. Le variabili adottate sono, piú esattamente: libertà di stampa, status costituzionale dell'attuale regime, rappresentatività dell'attuale regime, competitività del sistema elettorale, libertà di gruppi di opposizione, articolazione di interessi da parte di gruppi associativi, da parte di gruppi istituzionali, da parte di partiti politici, aggregazione di interessi da parte di partiti politici, da parte dell'esecutivo, da parte del legislativo, numero dei partiti politici, stabilità del sistema partitico, carattere della burocrazia, carattere del reclutamento politico, status del legislativo, partecipazione politica dei militari, ruolo politico della polizia, personalismo e, infine, voti alle elezioni nazionali come percentuale della popolazione in età di voto. Per la esatta definizione, le variazioni previste, e il punteggio attribuito, delle prime diciannove misure rinvio al volume, molto criticato, di Banks, A. S. e Textor, R. B., A CrossPolity Survey, Cambridge, The M.I.T. Press, 1963, da cui sono tratte; per la ventesima all'altrettanto criticato Russett, B. M. et al., World Handbook of Political and Social Indicators, New Haven, Yale University Press, 1964. Anche altri due autori formulano misure molto simili a quelle di Smith. Sono Olsen, M. E. in Multivariate Analysis of National Development, in ≪ American Sociological Review ≫, XXXIII (1968), pp. 699–712; e Simpson, D. in The Congruence of Political, Social and Economic Aspects of Development, in ≪ International Development Review ≫, VI (1964), pp. 21–25. Per alcune critiche su questi due autori, oltre che su Smith, si veda ancora May, J. D., Of the Conditions and Measures of Democracy, cit., pp. 19–22.Google Scholar

7 Neubauer, D. E., Some Conditions of Democracy , in ≪ American Political Science Review ≫, LXI (1967), pp. 10021009. Le teorie di Downs, A. sono in An Economic Theory of Democracy, New York, Harper & Row, 1957 (di cui si vedano riassuntivamente le pp. 23–24); quelle di Dahl nel citato A Preface to Democratic Theory .CrossRefGoogle Scholar

8 Neubauer, D. E., Some Conditions of Democracy , cit., pp. 10041006.Google Scholar

9 È la dizione assai nota di Sartori, G., Tipologia dei sistemi di partito , in ≪ Quaderni di Sociologia ≫, XVIII (1968), pp. 187217; ma ripresa dallo stesso Sartori e da diversi altri autori in numerose pubblicazioni, anche recentissime.Google Scholar

10 Flanigan, W. e Fogelman, E., Patterns of Political Development and Democratization: A Quantitative Analysis , in Gillespie, J. V. e Nesvold, B. A., (eds.), Macro-quantitative Analysis , cit., pp. 447459. Degli stessi autori si veda proficuamente anche Patterns of Democratic Development: An Historical Comparative Analysis, ivi, pp. 475–497.Google Scholar

11 Rustow, D. A., Transitions to Democracy , in ≪ Comparative Politics ≫, II (1970), pp. 348349, in cui aggiorna al '70 l'indice già formulato in Appendice al suo A World of Nations, Washington, The Brookings Institution, 1967, pp. 290–291, che arriva al '67.Google Scholar

12 Lipset, S. M., L'uomo e la politica , cit., tabella 1, p. 47. Questo autore divide i 50 paesi esaminati in due classi: stati europei e di lingua inglese e stati latino-americani; e quattro sottoclassi: democrazie stabili, democrazie instabili, democrazie e dittature instabili, dittature stabili.Google Scholar

13 La rappresentazione grafica dell'indice di Flanigan e Fogelman si trova in Gillespie, J. V. e Nesvold, B. A., (eds.), Macro-quantitative Analysis , cit., p. 450. I dati degli altri autori presentati nella tabella 1 sono ricavati dalle rispettive pubblicazioni, tutte già citate.Google Scholar

14 Dahl, R. A., Poliarchy , cit., pp. 45. di Dahl, L'Indice, Norling, R. e Frase, M. Williams è in ≪ Appendix A ≫ allo stesso Poliarchy, pp. 231–245.Google Scholar

15 Per un chiarimento di queste variabili rinvio a Banks, A. S. e Textor, R. B., A Cross polity Survey , cit.Google Scholar

16 Si veda la nota 6.Google Scholar

17 Feierabend, I. K. and Feierabend, R. L., The Relationship of Systemic Frustration, Political Coercion, and Political Instability: A Cross-National Analysis , in Gillespie, J. V. and Nesvold, B. A., (eds.), Macro-quantitative Analysis , cit., pp. 420426.Google Scholar

18 Si vedano piú avanti, nella tabella 2, i paesi presenti nelle tre classi di democraticità previste dai Feierabend.Google Scholar

19 Gastil, R. D., The New Criteria of freedom , cit., p. 5.Google Scholar

20 Gastil, R. D., Comparative Survey of Freedom IV , in ≪Freedom at Issue ≫, n. 26 (Ju.-Aug. 1974), pp. 1314. Per la concezione qui adottata della libertà, Gastil rimanda a due autori classici, Locke e Mill. Ma, come nota Sartori, è un altro filosofo politico, Hobbes, che definisce per primo la libertà come ‘non impedimento’; Sartori, G., Democrazia e definizioni, Bologna, il Mulino, 1957, p. 183, nota 1, e piú in generale tutto il cap. XI, pp. 181–209. In effetti Gastil si richiama espressamente alla ‘libertà sociale’ teorizzata da Oppenheim, F. E., Dimensions of Freedom, New York, St. Martin's Press, 1961, trad. it. Le dimensioni della libertà, Milano, Feltrinelli, 1964, spec. cap. VI; e alle ‘due libertà’, negativa e positiva, discusse da Berlin, I., Four Essays On Liberty, London and New York, Oxford University Press, 1969, spec. cap. III. A Oppenheim si riferiscono anche i Feierabend.Google Scholar

21 Si notino le differenze tra gli indicatori usati nel '72 e nel '74, confrontando i chiarimenti dati, rispettivamente in Gastil, R. D., The New Criteria of freedom , cit., p. 20 e in Id., Comparative Survey of Freedom IV, cit., p. 14. Gastil non si interessa assolutamente ai diritti civili e politici quali sono garantiti nelle Costituzioni dei paesi studiati. Preferisce indicatori piú sostantivi e meno formali. Tuttavia per un utile e interessante panorama su questo tema va segnalato Duchacek, I. D., Rights, and Liberties in The World Today. Constitutional Promise and Reality, Santa Barbara and Oxford, ABC Clio Press, 1973.Google Scholar

22 I dati dei Feierabend e di Gastil sono tratti dagli articoli già citati di questi autori; quelli di Dahl dall'≪ Appendix B ≫ del suo Poliarchy , cit., p. 248.Google Scholar

23 Per il 1973 si veda Gastil, R. D., Comparative Survey of Freedom III , in ≪Freedom at Issue ≫, n. 23 (Jan.-Feb. 1974); per gli altri due anni gli articoli sulla stessa rivista e già citati. Ognuno dei numeri della rivista ≪Freedom at Issue ≫ contiene, oltre all'articolo di Gastil e a una tabella riassuntiva dei dati, alcuni articoli di esperti sulla situazione generale delle libertà politiche e civili in varie aree geografiche e paesi; in particolare in Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, Africa e America Latina. Un buon precedente della iniziativa di ≪ Freedom at Issue ≫ è il volume di de Villefosse, L., Géographie de la Liberté. Les Droits de l'Homme dans le Monde (1953–1964), Paris, Robert Laffont, 1965; che tuttavia è condotto tutto in termini discorsivi senza indici e misure.Google Scholar

24 Il dibattito sui perché della ‘tragedia cilena’ è tuttora aperto. Oltre, a Alexander, R. J., The Chilean Tragedy , in ≪ Freedom at Issue ≫, n. 23, cit., pp. 1920, vanno segnalati almeno l'acuto e documentatissimo Valenzuela, A., The Breakdown of Democracy in Chile , in Linz, J. J. e Stepan, A., (eds.), Breakdowns and Crises of Democratic Regimes, di prossima pubblicazione, parzialmente tradotto in questo numero della rivista; e il capitolo sul Cile, il terzo, del recente volume di Pasquino, G., Militari e potere in America Latina, Bologna, il Mulino, 1974.Google Scholar

25 Sia sul Portogallo che sulla Grecia, la maggioranza delle notizie è tratta da quanto riportato dai quotidiani italiani e dai Keesing's Contemporary Archives , London, Keesing's Publications. Una prima valutazione degli avvenimenti in Portogallo è in Pasquino, G., L'evoluzione dei regimi autoritari: il caso del Portogallo, in ≪ Critica Sociale ≫, LXVI (1974), pp. 249–251. Anche di Pasquino è un'analisi sulla Grecia di Caramanlis, L'evoluzione dei regimi autoritari: il caso della Grecia, in ≪ Critica Sociale ≫, LXVI (1974), pp. 401 e 425. Sul periodo della dittatura, appena concluso, si veda la recente e interessante ricerca di Xidis, S. G., Coups and Counter coups in Greece, 1967–1973, in ≪ Political Science Quarterly ≫, LXXXIX (1974), pp. 507–538, con un postscriptum sul passaggio di poteri del luglio.Google Scholar

26 Si vedano le insufficienti spiegazioni di Dahl per giustificare questa operazione in Poliarchy , cit., pp. 243245.Google Scholar