Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Nelle scienze sociali sono utilizzati di frequente concetti importanti e ricchi di significato teorico che, però, non si prestano facilmente ad essere operazionalizzati e misurati nemmeno in modo indiretto. Il concetto di volatilità elettorale non appartiene a questo gruppo; anzi, rappresenta un esempio, tipico quanto raro, della situazione inversa. Sin dall'inizio della sua relativamente recente intrusione nel gergo degli studi elettorali, la volatilità elettorale ha trovato facile e non controversa misurazione sia al livello dei singoli partiti che del sistema partitico. Si è in generale etichettata questa misura come « mutamento elettorale netto » o « aggregato » tra una elezione e la successiva.
1 Cfr. Borre, O., Electoral Instability in Four Nordic Countries, 1950-1977 , in «Comparative Political Studies», XIII (1980), pp. 141–171.CrossRefGoogle Scholar
2 Cfr. Ascher, W. e Tarrow, S., The Stability of Communist Electorates: Evidence from a Longitudinal Analysis of French and Italian Aggregate Data , in «American Journal of Political Science», XIX (1975), pp. 475–494; lo stesso termine è utilizzato nel lavoro di Barbagli, M., Corbetta, P. e Schadee, A., Fluidità elettorale e classi sociali in Italia, Bologna, Il Mulino, 1979.CrossRefGoogle Scholar
3 Cfr. Przeworsky, A., Institutionalization of Voting Patterns, or is Mobilization a Source of Decay , in « American Political Science Review », LXIX (1975), pp. 49–67.CrossRefGoogle Scholar
4 Tale termine è in genere utilizzato negli studi degli statistici (vedi nota 31). Altrettanto fa Mannheimer in un lavoro dedicato per altro alla caratterizzazione sociologica del voto mobile e non alla sua stima quantitativa: Mannheimer, R., Come spiegare la mobilità elettorale in Italia , in « Rivista Italiana di Scienza Politica», XVI (1986), pp. 46–80.Google Scholar
5 Vedi, per esempio, Hawkes, A.G., An Approach to the Analysis of Electoral Swings , in «Journal of the Royal Statistical Society», CXXXII (1969), pp. 68–69.CrossRefGoogle Scholar
6 Budge, I., Electoral Volatility: Issue Effect and Basic Change in 23 Post-War Democracies , in «Electoral Studies», I (1982), pp. 147–168.CrossRefGoogle Scholar
7 Ibidem. Google Scholar
8 Przeworsky, A., op. cit. , p. 53.Google Scholar
9 Crewe, I., Introduction: Electoral Change in Western Democracies: A Framework for Analysis , in Crewe, I. e Denver, D. (a cura di), Electoral Change in Western Democracies , London, Croom Helm, 1985, p. 10.Google Scholar
10 Naturalmente l'approssimazione aumenta decisamente in quei casi in cui l'indice di volatilità è calcolato senza tenere in considerazione le variazioni delle astensioni e dei voti bianchi e nulli.Google Scholar
11 Non contribuisce a tale chiarimento chi inizia una discussione sul concetto di volatilità con queste parole: « Le frasi in voga sono in genere frasi vaghe: ‘volatilità elettorale’ è semplicemente una fancy phrase per cambiamenti delle preferenze partitiche all'interno di un elettorato ». Crewe, I., op. cit. , p. 8.Google Scholar
12 Botte, Vedi O., op. cit. ; Bartolini, S. e Mair, P., Report on A Frame work for the Analysis of Changes in West European Party Systems , ECPR Joint Sessions, Aarhus, marzo-aprile 1982; Bartolini, S. e Mair, P., The Class Cleavage in Historical Perspective. An Analytical Reconstruction and Empirical Test, DVWP Fachtatung, Mannheim, ottobre 1983.Google Scholar
13 Cfr. Svensson, P., Support for the Danish Social Democratic Party 1924-1939: Growth and Response , in «Scandinavian Political Studies», IX (1974), pp. 127–146; per un tentativo di verifica empirica di questa ipotesi vedi Bartolini, S, Gli iscritti ai partiti di massa: analisi dell'esperienza socialista in Europa (1889-1978), in «Rivista Italiana di Scienza Politica», XII (1982), pp. 241-295.CrossRefGoogle Scholar
14 Budge, I., op. cit. Google Scholar
15 Cfr. Budge, I. e Farlie, D., Explaining and Predicting Elections , London, Allen & Unwin, 1983; per una sintesi in italiano si veda Budge, I., È possibile predire i risultati elettorali? Illustrazione di un metodo, in « Rivista Italiana di Scienza Politica», XV (1985), pp. 379-419.Google Scholar
16 Tarrow, S. e Ascher, W., op. cit. Google Scholar
17 Rose, R. e Urwin, D., Persistence and Change in Western Party Systems Since 1945 , in «Political Studies», XVIII (1970), pp. 287–319.CrossRefGoogle Scholar
18 Maguire, M., Is There Still Persistence? Electoral Change in Western Europe, 1948-1979 , in Daalder, H. e Mair, P. (a cura di), Western European Party Systems. Continuity and Change , London, Sage, 1983, pp. 69–93.Google Scholar
19 Vedi Ersson, S. e Lane, J.-E., Democratic Party Systems in Europe: Dimensions, Change and Stability , in « Scandinavian Political Studies », V (1982), pp. 67–96; e Shamir, M., Are Western Party Systems ‘Frozen’? A Comparative Dynamic Analysis, in «Comparative Political Studies», XVII (1984), pp. 35-79.CrossRefGoogle Scholar
20 Originariamente formulata in Lipset, S.M. e Rokkan, S., Cleavage Structures, Party Systems, and Voter Alignments: An Introduction , in Lipset, S.M. e Rokkan, S. (a cura di), Party Systems and Voter Alignments: Cross National Perspectives , New York, The Free Press, 1967, pp. 1–64. Ma si veda Rokkan, S., Nation Building, Cleavage Formation and the Structuring of Mass Politics, in Citizens Elections Parties, Oslo, Universitetsforlaget, 1970, pp. 72-173, trad. it. Cittadini Elezioni Partiti, Bologna, Il Mulino, 1983; e soprattutto Rokkan, S., Toward a Generalized Concept of Verzuiling, in « Political Studies», XXV (1977), pp. 563-570.Google Scholar
21 Shamir, M., op. cit. Google Scholar
22 L'elaborazione di questo punto di particolare importanza è approfondita in Bartolini, S., The Class Cleavage in Historical Perspective , in Flora, P. (a cura di), Europa in Wandel , Frankfurt, Campus Verlag, in via di pubblicazione.Google Scholar
23 Cfr. Pedersen, M., The Dynamics of European Party Systems. Changing Patterns of Electoral Volatility , in «European Journal of Political Research», VII (1979), pp. 7–26; e, Changing Patterns of Electoral Volatility in European Party Systems, 1948-1977: Explorations in Explanation , in Daalder, H. e Mair, P. (a cura di), op. cit., pp. 29-66.Google Scholar
24 Vedi la sua op. cit. Google Scholar
25 Ibidem , p. 53.Google Scholar
26 Crewe, I., Introduction: Electoral Change in Western Democracies: A Framework for Analysis , cit., p. 9.Google Scholar
27 Ascher, W. e Tarrow, S., op. cit. , p. 48.Google Scholar
28 Stokes, Vedi D., Cross Level Inference as a Game Against Nature , in Bernd, J.L. (a cura di), Mathematical Applications in Political Science , Charlottesville, University Press of Virginia, 1969, pp. 62–84.Google Scholar
29 Denver, Vedi D., Conclusion , in Crewe, I. e Denver, D. (a cura di), op. cit. , pp. 400–412.Google Scholar
30 Ibidem , pp. 405–406.Google Scholar
31 Si vedano i seguenti studi tra i più significativi nel settore: Amato, V., La misura statistica della mobilità elettorale , in «Statistica», III (1962), pp. 363–380; Miller, B.L., Measures of Electoral Change Using Aggregate Data, in «Journal of the Royal Statistical Society», CXXXV (1972), pp. 122-142; Fabbris, L., Metodi statistici per le previsioni elettorali, in «Rivista di Statistica Applicata», XII (1979), pp. 149-170. Anche il citato lavoro di Barbagli, Corbetta e Schadee, pur con un approccio diverso, si pone in questa ottica.Google Scholar