Article contents
LA MISURAZIONE DEL MUTAMENTO NEI SISTEMI PARTITICI: UNA CRITICA
Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Introduzione
Negli ultimi anni lo studio del mutamento è venuto acquistando una posizione sempre piú importante nel campo della scienza politica. Attualmente si riconosce che l'avanzamento dello studio dei fenomeni politici fino al punto in cui divenga possibile esprimere valide proposizioni predittive richiede la disponibilità di un corpo di conoscenze teoriche concernenti il mutamento politico.
- Type
- Saggi
- Information
- Italian Political Science Review / Rivista Italiana di Scienza Politica , Volume 8 , Issue 2 , August 1978 , pp. 243 - 261
- Copyright
- Copyright © Società Italiana di Scienza Politica
References
1 La miglior discussione del significato del concetto di tempo come variabile essenziale è probabilmente ancora quella di Samuelson, P. A., Foundations of Economic Analysis, Cambridge (Mass.), Harvard University Press, 1947, p. 314 e ss.Google Scholar
2 Sartori, G., Parties and Party Systems: A Framework for Analysis, vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1976, p. 44.Google Scholar
3 Trattazioni generali dei requisiti degli indici sono in Galtung, J. P., Theory and Methods of Social Research, Oslo, Universitetsforlaget, 1967; e in Wilcox, A. R., Indices of Qualitative Variation and Political Measurement, in «Western Political Quarterly», XXVI (1973), pp. 325–343.Google Scholar
4 Rae, D. jr., The Political Consequences of Electoral Laws, New Haven (Conn.), Yale University Press, 1967.Google Scholar
5 Ibidem. Google Scholar
6 Ibidem. Google Scholar
7 La miglior trattazione dell'indice di Gini e delle misure connesse, quali l'indice di Schultz, nella loro applicazione ai fenomeni politici si trova in Alker, H. R. jr. e Russett, B. M., On Measuring Inequality , in «Behavioral Science», IX (1964), pp. 207–218. Cfr. anche Alker, H. R. jr., Mathematics and Politics, New York, Macmillan, 1965. A conoscenza dell'autore, nessuno di questi indici è mai stato utilizzato nel campo della ricerca sui sistemi di partito.Google Scholar
8 Rae, D. jr., The Political Consequences of Electoral Laws, cit.; e Rae, D. jr. e Taylor, M., The Analysis of Political Cleavages, New Haven (Conn.), Yale University Press, 1970.Google Scholar
9 Sartori, , op. cit. , pp. 304–315.Google Scholar
10 Flanagan, S. C., The Japanese System in Transition , in «Comparative Politics», III (1971), pp. 231–254.Google Scholar
11 Milder, N. D., Definitions and Measures of the Degree of Macro-Level Party Competition in Multiparty Systems , in «Comparative Politics», III (1971), pp. 231–254.Google Scholar
12 Mayer, L., An Analysis of Cross-cutting and Fragmentation , in «Comparative Politics», IV (1972), pp. 405–417; e Milder, N. D., op. cit. Google Scholar
13 Kesselman, M., French Local Politics: A Statistical Examination of Grass Roots Consensus , in «American Political Science Review», LX (1966), pp. 963–973; Wildgen, J. K., The Measurement of Hyperfractionalization, in «Comparative Political Studies», IV (1971), pp. 233–243.Google Scholar
14 Queste undici misure non esauriscono la lista degli indicatori potenzialmente utili per lo studio del formato dei sistemi partitici e delle sue variazioni. Per i sistemi bipartitici vedi per esempio Wilcox, A. R., op. cit.; per i sistemi multipartitici vedi Wayrynrn, R., Analysis of Party Systems by Concentration, Fractionalization, and Entropy Measures , in «Scandinavian Political Studies», VII (1972), pp. 137–155. Cfr. anche Rae, e Taylor, , op. cit. , pp. 115–122.Google Scholar
15 Il lettore attento noterà che la somma delle percentuali in tutti gli esempi è 99%. Questo deriva dalla scelta del primo esempio, che, incidentalmente, è una parafrasi di un esempio prodotto da Giovanni Sartori (op. cit., p. 312). Questa piccola imprecisione non ha alcuna importanza per l'argomentazione.Google Scholar
16 Questa debolezza, condivisa da tutte le altre misure, è discussa in termini formali in Hall, M. e Tideman, N., Measures of Concentration , in «Journal of the American Statistical Association», LXII (1967), pp. 162–168.Google Scholar
17 Cfr. Rae, e Taylor, , op. cit. , pp. 22–33.Google Scholar
18 Approfondimenti di questo problema possono essere trovati in Wildgen, J. K., op. cit. : Rae, D. jr., Comment on Wildgen's ‘The Measurement of Hyperfractionalization’, in «Comparative Political Studies», IV (1971), pp. 244–245; e Sartori, , toc. cit. Google Scholar
19 Questo è stato sottolineato da Sartori, G., op. cit. , p. 308.Google Scholar
20 Ibidem, pp. 307–308.Google Scholar
21 Questo risultato si ottiene dalla formula dell'indice F corretto: Google Scholar
22 Questa identità deriva dalla definizione dell'indice IPC: Google Scholar
23 Kesselman, , op. cit. Google Scholar
24 Wildgen, , op. cit.; vedi anche Rae, , Comment on Wildgen's ‘The Measurement of Hyperfractionalization’, cit.Google Scholar
25 Douglas Rae ha sostenuto che l'indice di frazionalizzazione è stato sviluppato indipendentemente da altri simili indici elaborati, per esempio, Greenberg, da J. H., The Measurement of Linguistic Diversity, in «Language», XXXII (1956), pp. 109–115, e da Hall, e Tideman, , op. cit., nei campi rispettivi della linguistica e dell'economia; vedi Rae, e Taylor, , op. cit. , p. 171.Google Scholar
26 Hall, e Tideman, , op. cit. , p. 163.Google Scholar
27 Ibidem, p. 167.Google Scholar
28 Vedi per esempio Väyrynen, , op. cit. ; e Wildgen, , op. cit. Google Scholar
29 Vedi per esempio Damgaard, E., Stability and Change in the Danish Party System over Half a Century , in «Scandinavian Political Studies», IX (1974), pp. 104–125.Google Scholar
30 Cfr. Banks, A. S., Cross-Polity Time-Series Data, Cambridge (Mass.), MIT Press, 1971; e Taylor, C.L. e Hudson, M., World Handbook of Political and Social Indicators, New Haven (Conn.), Yale University Press, 19722 .Google Scholar
31 Wildgen, J. K., op. cit. , p. 241. Confronta anche le critiche in Rae, , Comment on Wildgen's ‘The Measurement of Hyperfractionalization’, cit., che trattano il problema dell'interpretazione della dimensione delle differenze nei valori di F .Google Scholar
32 Väyrynen, , op. cit. Google Scholar
33 Kirchheimer, O., The Transformation of the Western European Party Sistems , in Palombara, J. La e Weiner, M. (eds.), Political Parties and Political Development, Princeton (N.J.), Princeton University Press, 1966, pp. 177–200, trad. it., La trasformazione dei sistemi partitici dell'Europa occidentale , in Sivini, G. (a cura di), Sociologia dei partiti politici, Bologna, Il Mulino, 1971, pp. 177–201.CrossRefGoogle Scholar
34 Wolinetz, S. B., Stabilità e mutamento nei sistemi partitici della Europa Occidentale , «Rivista Italiana di Scienza Politica», VIII (1978), pp. 3–55. Il lettore dovrebbe tornare al primo degli esempi ipotetici presentati. Questo caso può essere interpretato come un processo di riallineamento partitico in cui partiti di tipo «pigliatutto» aumentano la loro supremazia sui partiti che non hanno tale caratteristica e il livello di frammentazione, secondo Wolinetz, dovrebbe decrescere. L'analisi delle variazioni di F applicato alle elezioni dell'esempio 1 (vedi Tab. 2) suggerisce invece che lo scenario previsto da Kirchheimer non necessariamente implica e produce una diminuzione della frammentazione nel senso tecnico in cui tale concetto è rappresentato dalla F .Google Scholar
35 Cfr. Rae, , The Political Consequences of Electoral Laws, cit.; e Comment on Wildgen's ‘The Measurement of Hyperfractionalization’, cit.; Rae, e Taylor, , op. cit. ; Wildgen, J. K., op. cit. ; Väyrynen, , op. cit. ; Sartori, , op. cit. Google Scholar
36 Importanti misure di carattere dinamico sono state definite, discusse e usate per esempio in Ascher, W. e Tarrow, S., The Stability of Communist Electorates: Evidence from a Longitudinal Analysis of French and Italian Aggregate Data , in «American Journal of Political Science», XIX (1975), pp. 475–499; Rose, R. e Urwin, D., Persistence and Change in Western Party Systems since 1945, in «Political Studies», XVIII (1970), pp. 287–319; e Przeworski, A., Institutionalization of Voting Patterns, or is Mobilization the Source of Decay? in «American Political Science Review», LXIX (1975), pp. 49–67.Google Scholar
- 4
- Cited by