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LA COMPETIZIONE MAGGIORITARIA: LE ORIGINI ELETTORALI DEL PARLAMENTO DIVISO

Published online by Cambridge University Press:  17 July 2018

Introduzione

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Maggioritario, ma non troppo. Così si può riassumere sinteticamente il risultato delle elezioni politiche del 27 marzo 1994. Non c'è dubbio infatti che la componente maggioritaria del sistema elettorale abbia funzionato, ma è altrettanto vero che da sola non è bastata ad impedire uno degli effetti più significativi e sorprendenti di queste elezioni: un Parlamento diviso. Camera e Senato hanno due maggioranze diverse, o meglio, la Camera ha una maggioranza e il Senato no. Senza la componente proporzionale, il sistema maggioritario avrebbe prodotto, coeteris paribus, maggioranze nette sia alla Camera che al Senato (Tab. 1).

Summary

Summary

This paper is about the outcome of the elections in the single member districts. The focus is on the explanation of the difference between the results for the House and those for the Senate through the analysis of electoral competitiveness. Two areas of the country have turned out to be absolutely non competitive: the North, won by the conservative coalition, and the Center, won by the progressive coalition. Only the South has shown a significant level of competition. This is particularly true in the vote for the Senate. Marginal seats, which are extremely few in the North and Center, represent a sizable proportion of the southern districts. Fragmentation (number of candidates per district and dispersion of the vote), patterns of competition and within-bloc electoral cohesion are the variables used to explain the results. The paper shows that the leftist coalition, though defeated, has avoided an even worse outcome because of a number of largely contingent factors which have damaged the right.

Type
Il Voto
Copyright
Copyright © Societ Italiana di Scienza Politica 

References

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