Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Il saggio di Giacomo Sani, pubblicato in questo stesso numero della rivista, cui si riferisce questo commento integrativo, mira a spiegare il relativo insuccesso elettorale del PCI in Italia nel dopoguerra, mediante una analisi della target population, e cioè dei settori sociali — che sono piú estesi di quelli costituiti dalla classe operaia in senso stretto — il cui consenso il PCI doveva ottenere per realizzare il disegno politico di Togliatti: la conquista del potere nel rispetto delle regole della democrazia parlamentare. Sani dimostra come una serie di variabili socio-culturali abbiano ostacolato quella progressiva affermazione elettorale che costituiva la precondizione del realizzarsi della ≪ via italiana al socialismo ≫. In sintesi, i messaggi politici del PCI, pur essendo stati ricevuti e accolti anche al di fuori della classe operaia, lo sono stati in misura minore del necessario, per quattro principali motivi: 1) i settori destinatari dei messaggi sono poco accessibili a qualsiasi tipo di informazione politica in genere; 2) una larga parte delle persone che fanno parte di tali settori sono già inserite in una diversa rete di comunicazioni, che esclude o distorce i messaggi del PCI; 3) i messaggi vengono respinti perché alla loro accettazione contrasta una certa immagine ≪ negativa ≫ del PCI; e infine 4) perché i messaggi, pur giungendo a destinazione, sono respinti per il loro contenuto. Sani sottolinea gli aspetti linguistici e psicologici di quest'ultimo caso, ma nota anche che un'ulteriore riduzione dei consensi può derivare dalla discrepanza fra l'universo di valori di cui i messaggi del PCI sono l'espressione, e quello prevalente nei destinatari.