Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Seguendo la tendenza piú accreditata nelle indagini condotte sull'esperienza politica contemporanea, Antonio Lombardo ha circoscritto e discusso il tema della ≪ struttura del potere ≫ non in termini di speculazione filosofica (e cioè come se si trattasse di una categoria coscienziale) e nemmeno in termini di rilevazione sociologica (meramente fattuali e pseudo-oggettivi), ma tracciandone il profilo di ≪ teoria generale ≫, ossia come schema interpretativo della realtà. L'uso del termine lessicale ≪ struttura ≫ è ormai da tempo considerato come moneta corrente di scambio linguistico nelle scienze sociali; e sebbene la metodologia dello strutturalismo abbia percorso negli ultimi vent'anni un itinerario, che l'ha portata ad un grado di coscienza scaltrita dei propri limiti e delle proprie ambiguità, sino a cacciarsi nel vicolo cieco dell'analisi pessimistica e denigratoria del Boudon, ci si può servire ancora di quel termine, solo che si faccia salva l'avvertenza, che con esso non ci si riferisce ad una ontologia compositiva dell'esperienza, ma ad una metodologia conoscitiva: ossia ad una ≪ manipolazione ≫ intellettuale dell'esperienza stessa, che si designa con quella formula emblematica. Per ≪ struttura ≫ s'intende dunque la cifra definitoria di un processo produttivo di ≪ modelli ≫, ognuno dei quali può consentire di specificare e condensare certi caratteri della interazione politica, in modo da renderla conoscibile e comunicabile nel discorso politologico. Giacché non esiste una struttura astratta del potere, che venga disoccultata e identificata una volta per tutte; ma esiste bensí un insieme di forme, anzi di situazioni concrete, che servono a definire la pratica dell'azione sociale (comunemente ormai designata come ≪ prassi ≫) e che si presentano continuamente variabili nella vita di relazione. Ogni modello proposto corrisponde ad una cognizione operativa del processo di strutturazione, che avviene nell'esperienza politica; esso opera per mezzo di una organizzazione finalizzata dei dati, che vengono trascelti e trasposti in un quadrante di analisi. L'indagine che ne risulta fornisce gli indici di configurazione di una morfologia del potere (che nel presente contesto s'intende sempre come ≪ politico ≫ per l'economia della ricerca).