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IL CORPUS ARISTOTELICUM NELLA BIBLIOTECA DI GIOVANNI PICO DELLA MIRANDOLA (1463–1494)

Published online by Cambridge University Press:  14 March 2025

GIOVANNA MURANO*
Affiliation:
Independent Scholar

Abstract

Giovanni Pico della Mirandola (1463–1494) ha raccolto la sua collezione di libri in tempi e con modalità diverse a seconda degli studi, degli obiettivi e delle fonti disponibili. I due inventari superstiti, entrambi compilati dopo la sua prematura morte avvenuta all’età di 31 anni, rivelano notevoli lacune nel corpus aristotelico. Nonostante ciò, i volumi rimasti e quelli che possiamo ipotizzare che gli sono appartenuti dimostrano che nella sua breve vita egli riuscì a riunire la più grande collezione di opere di Aristotele del suo tempo, con testi in greco, in latino, in ebraico e persino in arabo. Alle versioni medievali aggiunse anche quelle umanistiche.

Giovanni Pico della Mirandola (1463–1494) collected his library at different times and in different ways depending on his studies, purposes, and available sources. The two surviving inventories of his library, both compiled after his untimely death at the age of 31, reveal significant gaps in the Aristotelian corpus. Despite this, the volumes that still remain and how much we can hypothesize once belonged to him show that he managed in a short time to amass the largest collection of Aristotle’s works of his time, with texts in Greek, Latin, Hebrew, and even Arabic. To the medieval versions, he also added the humanistic ones.

Type
Research Article
Copyright
© The Author(s), 2025. Published by Cambridge University Press on behalf of Fordham University

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References

NOTES

1 Ha indagato questo aspetto, a partire dai contenuti della biblioteca, Caroti, Stefano, “Note sulle fonti medievali di Pico della Mirandola,” Giornale critico della filosofia italiana 25 (2005): 60–9Google Scholar2; e idem, “Le fonti medievali delle Disputationes adversus astrologia divinatricem,” in Nello specchio del cielo: Giovanni Pico della Mirandola e le Disputationes contro l’astrologia divinatoria, Atti del Convegno di Studi Mirandola, 16 aprile 2004 – Ferrara, 17 aprile 2004, ed. Marco Bertozzi (Firenze, 2008), 67–93.

2 Per le definizioni di Pico ‘onnivoro’ e ‘camaleontico’ si vedano rispettivamente Antony Grafton, “Jean Pic de la Mirandole: Déboires et victoires d’un omnivore,” in Penser entre les lignes: Philologie et philosophie au Quattrocento, ed. Fosca Mariani Zini (Villeneuve-D’Ascq, 2001), 77–129; e Giulio Busi, “Who Does Not Wonder at this Chameleon? The Kabbalistic Library of Giovanni Pico della Mirandola,” in Hebrew to Latin, Latin to Hebrew. The Mirroring of Two Cultures in the Age of Humanism: Colloquium Held at The Warburg Institute London, October 1819, 2004, ed. Giulio Busi (Berlin, 2006), 167–96; trad. it. “Chi non ammirerà il nostro camaleonte? La biblioteca cabbalistica di Giovanni Pico della Mirandola,” in L’enigma dell’ebraico nel Rinascimento, ed. Giulio Busi (Torino, 2007), 25–45.

3 Il primo inventario, realizzato all’indomani della morte di Pico, è stato edito da Pearl Kibre, The Library of Pico della Mirandola (New York, 1936). L’inventario approntato nel 1498 da Antonio Pizzamano (d’ora in poi designato M), già edito da Ferdinando Calori Cesis, Giovanni Pico della Mirandola detto la Fenice degli Ingegni: Cenni biografici con documentazione ed appendice (Mirandola, 1897) ma con errori, lacune e senza la numerazione degli item, è stato edito criticamente in Giovanna Murano, La collezione libraria Pico-Grimani: Gli inventari «M» e «Correr» (Firenze, 2023), 63–135.

4 Venezia: Nicolaus Jenson, 1472 (ISTC im0008000).

5 Murano, Giovanna, “Per la biblioteca di Giovanni Pico della Mirandola: Ricerche sugli incunaboli,” La Bibliofilía 121 (2019): 545, a 8–11 con tavvGoogle Scholar.

6 Michael D. Reeve, The Transmission of Pliny’s Natural History (Roma, 2021), 273 n. 96.

7 Lilian Armstrong, “The Illustration of Pliny’s Historia Naturalis in Venetian Manuscripts and Early Printed Books,” in Manuscripts in the Fifty Years after the Invention of Printing, ed. J. B. Trapp (London, 1983), 97–105; eadem, “Il Maestro di Pico: Un miniatore veneziano del tardo Quattrocento,” Saggi e memorie di storia dell’arte 17 (1990): 7–39; ed eadem, Studies of Renaissance Miniaturists in Venice (London, 2003). Una ampia analisi delle illustrazioni del Plinio veneziano in Sarah Blake McHam, “Erudition on Display: The ‘Scientific’ Illustration in Pico della Mirandola’s Manuscript of Pliny the Elder’s Natural History,” in Visualizing Medieval Medicine and Natural History, 1200–1550, ed. Jean Ann Givens, Karen M. Reeds and Alain Touwaide (New York, 2006), 83–114.

8 Sulla collezione latina, Giovanna Murano, “La biblioteca di Giovanni Pico della Mirandola: Un primo censimento,” Scriptorium 72 (2018): 213–50. Su quella greca Aubrey Diller, Henry D. Saffrey, e Leendert G. Westerink, Bibliotheca Graeca Manuscripta Cardinalis Dominici Grimani (1461–1523) (Venezia, 2003) (d’ora in poi BGM); e Donald F. Jackson, “A List of the Greek MSS of Domenico Grimani,” Scriptorium 62 (2008): 164–69. Sulla biblioteca arabo-ebraica di Pico, Theobald Freudenberger, “Die Bibliothek des Kardinals Domenico Grimani,” Historisches Jahrbuch 56 (1936): 15–45; Chaim Wirszubski, Pico della Mirandola’s Encounter with Jewish Mysticism (Cambridge, MA, 1989); le voci curate da Fabrizio Lelli in Pico, Poliziano e l’Umanesimo di fine Quattrocento: Biblioteca Medicea Laurenziana 4 novembre – 31 dicembre 1994, ed. Paolo Viti (Firenze, 1994); Tamani, Giuliano, “I libri ebraici del Cardinale Domenico Grimani,” Annali di Ca’ Foscari 34 (1995): 552 Google Scholar; idem, “I libri ebraici di Pico della Mirandola,” in Giovanni Pico della Mirandola: Convegno internazionale di studi nel cinquecentesimo anniversario della morte (1494–1994), Mirandola, 4–8 ottobre 1994, ed. Giancarlo Garfagnini, 2 vols. (Firenze, 1997), 2:491–530; Murano, Giovanna, “La collezione arabo-ebraica di Giovanni Pico della Mirandola,” Materia giudaica 25 (2020): 291301 Google Scholar; ed eadem, La biblioteca arabo-ebraica di Pico della Mirandola (Città del Vaticano, 2022).

9 Giovanni Pico della Mirandola, Lettere, ed. Francesco Borghesi (Firenze, 2018), 121–22 n. 30; già modernamente edita da Paul O. Kristeller, Supplementum Ficinianum: Marsilii Ficini Florentini Philosophi Platonici opuscula inedita et dispersa, 2 vols. (Firenze, 1937), 2:270–71. Un’analisi della lettera curata da Sebastiano Gentile in Pico, Poliziano, e l’Umanesimo, 129–30.

10 Kristeller, Supplementum Ficinianum, 1:34.

11 Murano, Giovanna, “Copisti e collaboratori di Giovanni Pico della Mirandola: Prime indagini,” Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae 28 (2023): 333415 Google Scholar.

12 Flavius Mithridates, Sermo de Passione Domini, ed. Chaim Wirszubski (Jerusalem, 1963); Wirszubski, Pico della Mirandola’s Encounter; e Murano, La biblioteca arabo-ebraica di Pico.

13 Di Segni, Diana, “Note autografe di Giovanni Pico della Mirandola a un esemplare della Guida dei perplessi ,” Noctua 7 (2020): 133–57Google Scholar; eadem, “Pico della Mirandola, Maimonides, and Magic,” Recherches de théologie et philosophie médiévales 87 (2020): 193–209; Murano, La biblioteca arabo-ebraica di Pico, 57 e 59–62; e Murano, Giovanna, “La Guida dei perplessi di Maimonide nella biblioteca di Giovanni Pico della Mirandola,” Bulletin de philosophie medievale 63 (2021): 365–82CrossRefGoogle Scholar.

14 Ha scritto pagine interessanti in proposito Mauro Zonta, La filosofia antica nel Medioevo ebraico (Brescia, 1996).

15 Murano, Giovanna, “Il manoscritto della Destructio destructionum di Averroè appartenuto a Giovanni Pico della Mirandola (Napoli, Biblioteca Nazionale, VIII E 31),” Bulletin de philosophie médiévale 60 (2018): 6780 CrossRefGoogle Scholar.

16 Destructiones destructionū Auerroys cū || Augustini niphi de Suessa expositione. || Eiusdē Augustini questio de sensu agēte. || Omnia Aristo. opera tam in logica quā in || philosophia naturali (et) morali (et) metaphy|sica cum sui fidelissimi īterpretis Auer/|roys cordubensis cōmētariis. Venezia: Bonetus Locatellus, per Octavianus Scotus, 1.iii.1497 (ISTC ia01412000).

17 Murano, Giovanna, “Il Tahāfut al-tahāfut di Averroè tradotto per Roberto d’Angiò: Note sulla tradizione latina,” Micrologus 31 (2023): 259–73Google Scholar. La lettera di dedica è stata ristampata in BGM, 52–53.

18 Minio-Paluello, Lorenzo, “Note sull’Aristotele latino medievale,” Rivista di Filosofia Neo-Scolastica 46 (1954): 211–31Google Scholar, a 218–21; e idem, “A Latin Commentary (? Translated by Boethius) on the Prior Analytics and its Greek Sources,” Journal of Hellenic Studies 77 (1957): 93–102. Oltre al testo degli scholia, nel ms. sono stati riprodotti meticolosamente i segni di rinvio, vd. Shiel, James, “A Recent Discovery: Boethius’ Notes on the Prior Analytics ,” Vivarium 20 (1982): 128–41CrossRefGoogle Scholar; e idem, “A Set of Greek Reference Signs in the Florentine MS. of Boethius’ Translation of the Prior Analytics (B.N. Conv. Soppr. J. VI. 34),” Scriptorium 38 (1984): 327–42.

19 Giacomelli, Ciro, Ps.-Aristotele, De mirabilibus auscultationibus: Indagini sulla storia della tradizione e ricezione del testo (Berlin, 2021), 228 CrossRefGoogle Scholar.

20 Sebastiano Gentile, “Traversari e Niccoli, Pico e Ficino: Note in margine ad alcuni manoscritti dei Padri,” in Tradizioni patristiche nell’umanesimo: Atti del convegno Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze, 6–8 febbraio 1997, ed. Mariarosa Cortesi (Firenze, 2000), 80–118, a 102–104 e 111–12.

21 Sull’opera Juliane Lay, “Un Averroes hebraicus inédit: L’Abrégé de l’Almagest,” in Averroès et l’averroïsm: Un itineraire historique du Haut Atlas à Paris et à Padoue, ed. André Bazzana, Nicole Bériou e Pierre Guichard (Lyon, 2005), 203–37.

22 Per l’inventario della raccolta ebraica di Domenico Grimani, già edito da Tamani, “I libri ebraici del Cardinale Domenico Grimani” (n. 8 sopra) si veda ora Murano, La biblioteca arabo-ebraica (n. 8 sopra).

23 Steimann, Ilona, “Jewish Scribes and Christian Patrons: The Hebraica Collection of Johann Jakob Fugger,” Renaissance Quarterly 70 (2017): 1235–81CrossRefGoogle Scholar, a 1268 n. 11.

24 BGM, 115.

25 Sul ms. Giovanni Mercati, Codici latini Pico Grimani Pio e di altra biblioteca ignota del sec. XVI esistenti nell’Ottoboniana e i codici greci Pio di Modena con una digressione dei codici di S. Pietro in Vaticano (Città del Vaticano, 1938), 34–35; Paul Oskar Kristeller, “Giovanni Pico della Mirandola and his Sources,” in L’opera e il pensiero di Giovanni Pico della Mirandola nella storia dell’Umanesimo: Convegno internazionale (Mirandola, 15–18 settembre 1963), I. Relazioni (Firenze, 1965), 35–133, a 120; Bartòla, Alberto, “Eliyhau del Medigo e Giovanni Pico della Mirandola: La testimonianza dei codici Vaticani,” Rinascimento 2 (1993): 253–78Google Scholar, a 259–61; e Murano, Giovanna, “Opere di Elia del Medigo nella biblioteca di Giovanni Pico della Mirandola,” Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae 25 (2019): 333–70Google Scholar, a 360–63.

26 Mercati, Codici latini, 36; Kristeller, “Giovanni Pico and his Sources,” 120; Bartòla, “Eliyhau del Medigo,” 270–72; e Murano, “Opere di Elia del Medigo,” 354–58.

27 Mercati, Codici latini, 36–37; Bartola, “Eliyhau del Medigo,” 262–67; e Murano, “Opere di Elia del Medigo,” 358–60.

28 Giovanni Licata, Secundum Avenroem: Pico della Mirandola, Elia del Medigo e la “seconda rivelazione” di Averroè (Palermo, 2022) (con bibliografia precedente).

29 Sulla mano di Elia del Medigo, Colette Sirat, “Elie del Medigo averroiste envers et contre tous,” in Portraits de maîtres offerts à Olga Weijers, ed. Claire Angotti, Monica Brînzei e Mariken Teeuwen (Porto, 2012), 127–40; e Murano, “Opere di Elia del Medigo.” Per la lingua, Fiammetta Papi, “Osservazioni linguistiche sulla lettera di Elia del Medigo a Giovanni Pico della Mirandola (ms. Paris, BnF, lat. 6508),” Studi linguistici italiani 46 (2020): 26–42.

30 Giovanna Murano, “Un ‘codice d’autore’ di Elia del Medigo appartenuto a Pico della Mirandola. Osservazioni sul ms. Paris, BnF, lat. 6508,” in La lama del sapiente: Saggi sulla filosofia di Giovanni Pico della Mirandola, ed. Giovanni Licata e Pasquale Terracciano (Pisa, 2021), 141–77.

31 Iohannes de Janduno, Quaestiones in libros Physicorum Aristotelis. Con: Helias Cretensis, De primo motore; Quaestio ‘Utrum mundus sit effectus’; De esse et essentia; Annotationes. Venezia: Girolamo de’ Sanctis e Iohannes Lucilius Santritter per Pietro Benzon e Piero di Piasi, 1488.xi.20 (ISTC ij00355000). Sui testi trasmessi: Murano, “Un ‘codice d’autore’,” 155–59.

32 È quanto avvenuto con altro materiale trovato non rilegato, cfr. Giovanna Murano, “Inspecting Inventories: Miscellanies and Composite Volumes in Pico’s Library,” in Collecting, Organizing and Transmitting Knowledge: Miscellanies in Late Medieval Europe, ed. Sabrina Corbellini, Giovanna Murano e Giacomo Signore (Turnhout, 2018), 163–76.

33 In BGM, 153 non è segnalata alcuna corrispondenza con gli inventari pichiani.

34 Cart.; sec. XV med.; fol. II, 109; 290 × 215. Paul Canart, Les Vaticani Graeci 1487–1962: Notes et documents pour l’histoire d’un fond de manuscrits de la Bibliothèque Vaticane (Città del Vaticano, 1979), 218 n. 29: ‘Scholarii in Aristotelis praedicamenta et de interpretatione commentaria. f. An.’.

35 Sten Ebbesen, Greek-Latin Philosophical Interaction: Collected Essays of Sten Ebbesen, Volume 1 (Ashgate, 2008), 5.

36 Colette Sirat, “Juda Ben Salomon Ha-Cohen philosophe, astronome et peut-être kabbaliste de la première moitié du XIIIe siècle,” Italia 2 (1977): 39–61; Resianne Fontaine, “Judah ben Solomon ha-Cohen’s Midrash ha-Ḥokhmah: Its Sources and Use of Sources,” in The Medieval Hebrew Encyclopedias of Science and Philosophy, ed. Steven Harvey (Dordrecht, 2000), 191–210; eadem, “The Early Reception of Aristotle through Averroes in Medieval Jewish Philosophy: The Case of Midrash ha-Ḥokhmah,” in The Letter Before the Spirit: The Importance of Text Editions for the Study of the Reception of Aristotle, ed. A. M. I. van Oppenraay e Resianne Fontaine (Leiden, 2012), 211–26; Charles Manekin, “Addendum. Steinschneider on the Medieval Hebrew Encyclopedias: An Annotated Translation from Die hebraischen Übersetzungen des Mittelalters,” in The Medieval Hebrew Encyclopedias, 465–519, a 475–79 elenco dei testimoni; e Marienza Benedetto, Un enciclopedista ebreo alla corte di Federico II: Filosofia e astrologia nel Midrash ha-ḥokmah di Yehudah ha-Cohen (Cassano delle Murgie, Bari, 2010).

37 Murano, La biblioteca arabo-ebraica (n. 8 sopra), 165, 167–68, e 177.

38 Aristoteles, Analytica priora. [Louvain]: Conradus Braem, 1475 (ISTC ia00968200).

39 Roma: Oliverius Servius, 1480 ca. (GW 02417; ISTC ia00968800).

40 Cart.; comp.; fol. II, 151, I’ (mod.). Ezio Franceschini, “L’“Aristotele latino” nei codici dell’Ambrosiana,” in Miscellanea Giovanni Galbiati (Milano, 1951), 227–247, a 240 e 245; Paul O. Kristeller, Iter Italicum, 6 vols. (London 1963–92), 1:301a; e Murano, Collezione Pico-Grimani (n. 3 sopra), 146–47.

41 John Monfasani, George of Trebizond: A Biography and a Study of his Rhetoric and Logic (Leiden, 1976), 150; e idem, Collectanea Trapezuntiana: Texts, Documents, and Bibliographies of George of Trebizond (Binghamton, N.Y., 1984), 32 e 707–709.

42 Translatio Argyropuli altera, capitum I.1–7, cfr. Aristoteles latinus. III. 1–4. Analytica Priora, ed. Laurentius Minio Paluello (Leiden, 1962), 402 [ex editione Veneta, 1496]. La traduzione è testimoniata anche nei mss Laur., Plut. 71.18, fols. 30r–50v (copia di dedica, transl. altera); Laur., Faes. 166 (senza dedica); Firenze, BNC, Magl. II. II. 52, fols. 53r–64v (transl. altera); Ferrara, Biblioteca Ariostea, II. 138; Toledo, Archivo Capitular, 95,7; e Vat. lat. 2116, fols. 33r–46r (senza dedica, recensio altera). Per una cronologia delle traduzioni dell’Argiropulo si veda Eugenio Garin, “Le traduzioni umanistiche di Aristotele nel secolo XV,” Atti e memorie dell’Accademia La Colombaria 16 (1947–1950 ma 1951): 55–104, a 84–85. Carlo Frati, “Le traduzioni aristoteliche di Giovanni Argiropulo e un’antica legatura medicea,” La Bibliofilía 19 (1917–18): 1–25 ha descritto i codici dell’Argiropulo presenti in Laurenziana, ma non disponiamo ancora di un censimento.

43 Jacopo Filippo Tomasini, Bibliothecae Venetae manuscriptae publicae & privatae (Udine, 1650), 6a (Pl. IX).

44 Specimina e manoscritti in Aristoteles Latinus: Codices, descripsit G. Lacombe […] Pars Prior (Roma, 1939); Pars Posterior (Cambridge, 1955); e Aristoteles Latinus. Codices. Supplementa altera, ed. Lorenzo Minio-Paluello (Bruges, 1961).

45 Approfondimenti sull’Argiropulo in Giuseppe Cammelli, I dotti bizantini e le origini dell’Umanesimo. II. Giovanni Argiropulo (Firenze, 1941); Jerrold E. Seigel, “The Teaching of Argyropulos and the Rhetoric of the First Humanists,” in Action and Convinction in Early Modern Europe: Essays in Memory of E. H. Harbison, ed. Theodore K. Rabb e Jerrold E. Seigel (Princeton, 1969), 237–60; Virginia Brown, “Giovanni Argiropulo on the Agent Intellect: An Edition of Ms. Magliabecchi V 42 (ff. 224–228v),” in Essays in Honour of Anton Charles Pegis, ed. J. R. O’Donnell (Toronto, 1974), 160–75; Geanakoplos, Deno, “The Italian Renaissance and Byzantium: The Career of the Greek Humanist-Professor John Argyropoulos in Florence and Rome (1415–1487),” Conspectus of History 1 (1974): 1228 Google Scholar; Verde, Armando, “Giovanni Argiropolo e Lorenzo Buonincontri professori nello Studio fiorentino,” Rinascimento 14 (1974): 279–87, a 280–81Google Scholar; Field, Arthur, The Origins of the Platonic Academy of Florence (Princeton, 1988); John Monfasani, “The Averroism of John Argyropoulos and His ‘Quaestio utrum intellectus humanus sit perpetuus’,” I Tatti Studies in the Italian Renaissance 5 (1993): 157208 Google Scholar; e Matula, Jozef, “John Argyropoulos and his Importance for the Latin West,” Acta Universitatis Palockianae Olomoucensis: Philosophica 7 (2006): 4562 Google Scholar.

46 Altri testimoni: Laur., Faes. 166 (copiato da messer Piero di Benedetto Strozzi); Firenze, BNC, Magl. II II 52, fols. 68r–124r; Paris, BnF, lat. 6295, fols. 2r–40v (ma 60v); Vat. lat. 2069, fols. 2r–76r; e Vat. lat. 2116, fols. 49r–89v.

47 Speranzi, David, “Il Filopono ritrovato: Un codice mediceo riscoperto a San Lorenzo dell’Escorial,” Italia medioevale e umanistica 49 (2008): 199231 Google Scholar, a 210–11; e Jackson, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 165 n. 86.

48 Tomasini, Bibliothecae Venetae, 10. Il supercommentario di Gersonide al Commento medio di Averroè è ricordato da Zonta, La filosofia antica (n. 14 sopra), 248.

49 Su Qalonymos ben Qalonymos ben Meir di Arles: Moritz Steinschneider, Die hebräischen Übersetzungen des Mittelalter und die Juden als Dolmetscher (Berlin, 1893), 330–33; Maurice Bouyges, Introduction to the Arabic Text of Averroes’ Tahafot al-tahafot (Beyrouth, 1930), xxiii–xxiv; Abraham Shinedling, “Kalonymos ben Kalonymos ben Meir,” in The Universal Jewish Encyclopedia, ed. Isaac Landman, 10 vols. (New York, 1939–43), 6:300–301; e Marienza Benedetto, “Una famiglia di mistici, medici, astrologi e filosofi ebrei di origine salentina: i Qalonymos,” in Circolazione di testi e scambi culturali in Terra d’Otranto tra Tardoantico e Medioevo, ed. Alessandro Capone et al. (Città del Vaticano, 2015), 241–58. Oltre che traduttore, ha scritto alcuni trattati e un’opera satirica: Chotzner, J., “Kalonymos ben Kalonymos, a Thirteenth-Century Satirist,” The Jewish Quarterly Review 13 (1900): 128–46CrossRefGoogle Scholar.

50 A stampa, verosimilmente un esemplare dell’edizione: Boethius, Topica. Con: Cicero, Topica. Boethius, In Ciceronis Topica commentum. [Roma]: Oliverius Servius, 20.ii.1484 (ISTC ib00829000).

51 Anicii Manlii Severini Boethii Introductio ad syllogismos categoricos: Critical Edition with Introduction, Commentary, and Indexes, ed. Christina Thomsen Thörnqvist (Göteborg, 2008).

52 Andrea Severi, “Ut Picus noster late disseruit… Scambi di codici e di idee tra la ‘Fenice degli ingegni’ e il Carmelita,” in Pico tra cultura e letteratura dell’Umanesimo: Giornata di studi in occasione del 550° anniversario della nascita (1463–2013), ed. Giacomo Ventura (Bologna, 2017), 71–88, a 74.

53 Vat. lat. 11289, fol. 144vb: “Boetius de Musica.”

54 Tomasini, Bibliothecae Venetae (n. 43 sopra), 8b (Pl. XVI).

55 Bower, , “Boethius’ De institutione musica: A Handlist of Manuscripts,” Scriptorium 44 (1988): 205–51.CrossRefGoogle Scholar

56 S. A. Farmer, Syncretism in the West: Pico’s 900 Theses (1486). The Evolution of Traditional Religious and Philosophical Systems (Tempe, 1998), 382 n. 38.

57 Charles B. Schmitt e Dilwyn Knox, Pseudo-Aristoteles Latinus: A Guide to Latin Works Falsely Attributed to Aristotle Before 1500 (London, 1985), 43–44.

58 Nicolaus Damascenus, De plantis: Five Translations, ed. H. J. Drossaart Lulofs e E. L. J. Poortman (Amsterdam, 1989).

59 Aristoteles, Physica. Comm: Averroes. [Padova: Laurentius Canozius, de Lendenaria, 1472–75 ca.] (ISTC ia01021000).

60 Aristoteles, Opera: Physica (Tr. Guilelmus de Moerbeka); De caelo et mundo (Tr. Guilelmus de Moerbeka); De generatione et corruptione (Tr. nova); Meteorologica (Tr. Guilelmus de Moerbeka); De anima (Tr. Guilelmus de Moerbeka). ‹Nicolaus Damascenus›, De plantis (Tr. Alfredus de Sareshel); Pseudo-Aristoteles, De coloribus (Tr. Bartholomaeus de Messana); De pomo (Tr. Manfredus); De intelligentia (Tr. Jacobus Venetus); De lineis indivisibilibus; De inundatione Nili; Physiognomia (Tr. Bartholomaeus de Messana); De motu animalium (Tr. Guilelmus de Moerbeka); Rhetorica ad Alexandrum [praefatio et inc.] (Tr. Iohannes Argyropoulos); De vita Aristotelis; De sensu et sensato, De memoria et reminiscentia, De somno et vigilia (Tr. Guilelmus de Moerbeka); Pseudo-Aristoteles, De causis (Tr: Gerardus Cremonensis?); De bona fortuna (excerpta da Magna moralia e Ethica Eudemia); De longitudine et brevitate vitae, De respiratione et inspiratione, De vita et morte, Metaphysica (Tr. Guilelmus de Moerbeka). Add: Petrus Antonius Sforzantes, Carmen. Averroes, De substantia orbis (Tr. Michael Scotus). Venezia: Filippo di Pietro, 4.iv.1482 (ISTC ia00961000).

61 Garin, “Traduzioni umanistiche” (n. 42 sopra), 84 e 100. Testimonia la seconda redazione il Paris, BnF, lat. 6324; ai fols. 102r–220v è presente la traduzione della Metafisica dello stesso Argiropulo.

62 Sull’opera Golitsis, Pantelis, “Un commentaire perpétuel de Georges Pachymère à la Physique d’Aristote, faussement attribué à Michel Psellos,” Byzantinische Zeitschrift 100 (2007): 637–76CrossRefGoogle Scholar. Sul manoscritto pichiano: BGM, 115 n. 37; Donald Jackson, “The Greek Manuscripts of Jean Hurault de Boistaillé,” Studi italiani di filologia classica 2 (2004): 209–52, a 223 e 251; e idem, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 165 n. 37.

63 Themistius, Paraphraseos in Aristotelis libros Hermolao Barbaro interprete [In Posteriora Aristotelis; In Physica; In libros de anima; In commentarios de memoria et reminiscentia; De somno et vigilia; De insomniis; De divinatione per somnum]. Ed. Ponticus Facinus. Treviso: Bartholomaeus Confalonerius et Morellus Gerardinus, 15.ii.1481 (ISTC it00129000).

64 Cart.; sec. XIV in.; fol. VI, 376, I’; 243 × 165. BGM, 116 n. 46; e Jackson, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 165 n. 46.

65 Kibre n. 1011: ‘Io. Argiropolus de celo et mundo’; M 752: ‘Io. Argilopolus de celo et mundo ms. in pap. sine numero’.

66 Kristeller, Iter italicum (n. 40 sopra), 5:389. La collezione è stata venduta all’asta: The Honeyman Collection of Scientific Books and Manuscripts, 7 vols. (London, 1978–1981).

67 Alessandro Daneloni, “Bartolomeo Fonzio (Bartolomeo della Fonte) (Firenze 1477–1513),” in Autografi dei letterati italiani: Il Quattrocento, ed. Francesco Bausi et al. (Roma, 2013), 184 n. 100.

68 Tomasini, Bibliothecae Venetae (n. 43 sopra), 19 (Plut. XXII).

69 Mercati, Codici latini (n. 25 sopra), 24 (da qui è tratta la citazione), 57 n. 3, e 74.

70 David Speranzi, “Marco Musuro (Candia di Creta 1475 ca.–Roma, 25 ottobre 1517),” in Autografi dei letterati italiani, ed. Bausi et al., 250 n. 6.

71 Pieter L. Schoonheim, Aristotle’s Meteorology in the Arabico-Latin Tradition: A Critical Edition of the Texts, with Introduction and Indices (Leiden, 2000); e Minio-Paluello, Lorenzo, “Henri Aristippe, Guillaume de Moerbeke et les traductions latines médiévales des ‘Météorologiques’ et du ‘De generatione et corruptione’ d’Aristote,” Revue Philosophique de Louvain 45 (1947): 206–36CrossRefGoogle Scholar.

72 Garin, “Traduzioni umanistiche” (n. 42 sopra), 87 e 100 dove è segnalato l’incipit (Cum de primis naturae causis atque omni naturali moti de superioribus orbibus) e l’explicit della traduzione (dall’Urbinate).

73 Kristeller, Iter italicum (n. 40 sopra), 6:114; e Rivolta, Adolfo, “Catalogo di codici pinelliani dell’Ambrosiana,” Aevum 3 (1929): 481512 Google Scholar, a 509 n. 57.

74 Cart.; sec. XV ex.; fol. I, 401, II’; 335 × 225 (215 × 210). Aristoteles: Historia animalium libri decem (fols. 1r–199r); De partibus animalium (fols. 201r–282r); De generatione animalium (fols. 282r–381v); De animalium incessu (fols. 382r–393v); e De motu animalium (fols. 393v–401v). Henry Omont, “Notes sur quelques manuscrits grecs de la Bibliothèque archiépiscopale d’Udine provenant du cardinal D. Grimani,” Centralblatt für Bibliothekswesen 12 (1895): 415; Elpidio Mioni, Catalogo dei manoscritti greci esistenti nelle biblioteche italiane, 2 vols. (Roma, 1965), 2:289 (Tav. I) e 439; Diller, Aubrey, “Some Locations of Greek Codices,” Scriptorium 29 (1975): 159–61CrossRefGoogle Scholar, a 160; Formentin, Mariarosa, “Storia del fondo greco conservato alla Biblioteca Arcivescovile di Udine,” Memorie storiche forogiuliesi 66 (1987): 2161 Google Scholar, a 35, 36, e 50; BGM, 114 n. 35 (ma il volume di Pico non è stato segnalato); Beullens, Pieter e Gotthelf, Allan, “Theodore Gaza’s Translation of Aristotle’s De Animalibus: Content, Influence, and Date,” Greek, Roman, and Byzantine Studies 47 (2007): 469513 Google Scholar, a 489; Jackson, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 165 n. 35; e Fabio Vendruscolo, “Codici dell’Argiropulo tra gli Utinenses Graeci,” Incontri triestini di filologia classica 6 (2006–2007): 289–97, a 292.

75 Sulla traduzione: Monfasani, Collectanea (n. 41 sopra), 705–707.

76 Aristoteles, De animalibus. Tr. Theodorus Gaza. Ed. Ludovicus Podocatharus. Venezia: Iohannes de Colonia e Iohannes Manthen, 1476 (ISTC ia00973000).

77 Garin, “Traduzioni umanistiche” (n. 42 sopra), 101.

78 Albinia C. de la Mare, “New Research on Humanistic Scribes in Florence,” in Miniatura fiorentina del Rinascimento (1440–1525): Un primo censimento, ed. Annarosa Garzelli, 2 vols. (Firenze, 1985), 1:503.

79 Membr.; sec. XV ex.; fol. II, 150, I’; 282 × 180 (180 × 116). Omont, “Notes,” 415; Mioni, Catalogo, 441–42; Diller, “Some Locations,” 160; Formentin, “Storia del fondo greco,” 52–53 e tav. IV; BGM, 113–14; e Jackson, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 165.

80 Paul Sivek, Le De anima d’Aristote dans le manuscrits grecs (Città del Vaticano, 1965), 14, 15, 95, 97, 98, 99–100, 102, 149, 174, e 183.

81 Mario Dal Pra, “Metafisica e scienza in una Quaestio inedita di Domenico Grimani,” in Aristotelismo padovano e filosofia aristotelica (Firenze, 1960), 61–69.

82 Adriaan Pattin, Le Liber de causis, Édition établie à l’aide de 90 manuscrits avec introduction et notes (Leuven, 1966); e Taylor, , “Remarks on the Latin Text and Translator of the Kalâm fi mahd al-khair/Liber de Causis ,” Bulletin de philosophie médiévale 31 (1989): 75102 CrossRefGoogle Scholar.

83 Bohdan Kieszkowski, “Les rapports entre Elie del Medigo et Pic de la Mirandole (d’après le ms. lat. 6508 de la Bibliothèque Nationale),” Rinascimento 4 (1964): 41–91; e Licata, Secundum Avenroem (n. 28 sopra), 181–230.

84 Murano, “Opere di Elia del Medigo” (n. 25 sopra), 339–42 e tav. I; Murano, “Un ‘codice d’autore’,” (n. 30 sopra); Giovanni Licata, “La biblioteca averroistica di Giovanni Pico della Mirandola: Nuove ricerche sulla ‘seconda rivelazione’ di Averroè nel Rinascimento,” La lama del sapiente (n. 30 sopra), 179–216; Licata, Secundum Avenroem (n. 28 sopra), 283–321; e Murano, Collezione Pico-Grimani (n. 3 sopra), 205 n. 435 e fig. 10.

85 Paris, BnF, gr. 1896, Syrianus, Commentarius in Aristotelis Metaphysicorum libros II, XII et XIII. Cart.; sec. XV; fol. 130. BGM, 123 n. 88; Jackson, “The Greek Manuscripts of Boistaillé” (n. 62 sopra), 222–23; e idem, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 166 n. 88.

86 La corrispondente voce nell’inventario modenese offre una diversa indicazione: ‘Albertus super librum Methaurorum et alios tractatus ms. in membr. n. 353’ (M 740).

87 Pico possedeva, a stampa, anche il Commentum super quaestionibus de universalibus Iohannis Scoti di Foxal. Su questo autore che ha insegnato nella facoltà teologica di Bologna intorno alla metà del Quattrocento: Etzkorn, Girard J., “John Foxal, O.F.M.: His Life and Writings,” Franciscan Studies 49 (1989): 1724 CrossRefGoogle Scholar; e Smith, Garrett R. e Van Croesdijk, Benno, “Newly Identified Treatises by John Foxal,” Bulletin de philosophie médiévale 57 (2015): 335–81CrossRefGoogle Scholar.

88 Per un quadro d’insieme delle traduzioni vd. Marta Borgo, “Latin Medieval Translations of Aristotle’s Metaphysics,” in A Companion to the Latin Medieval Commentaries on Aristotle’s Metaphysics, ed. Fabrizio Amerini e Gabriele Galluzzo (Leiden, 2014), 19–58.

89 Garin, “Traduzioni umanistiche,” (n. 42 sopra), 74–75.

90 [Jacobus Faber Stapulensis, ed.,] Contenta. Continetur hic Aristotelis castigatissime recognitum opus metaphysicum a Clarissimo principe Bessarione Cardinale Niceno latinitate foeliciter donatum xiiii libris distinctum: cum adjecto in xii primos libros Argyropyli Byzantii interpretamento… Theophrasti Metaphysicorum liber I. Item metaphysica introductio: quatuor dialogorum libris elucidata. [Parisiis] Venale habetur apud Henricum Stephanum, 1515 (vicesima die mensis Octobris), c. 1v. La praefatio è stata edita con un commento in The Prefatory Epistles of Jacques Lefèvre d’Etaples and Related Texts, ed. F. Rice (New York, 1972), 354–58.

91 Augustin Renaudet, Préréform et humanisme à Paris pendant les premières guerres d’Italie (1494–1517) (Paris, 1916), 142–43.

92 Elpidio Mioni, “Contributo del card. Bessarione all’interpretazione della Metafisica aristotelica,” in Aristotelismo padovano e filosofia aristotelica: Atti del XII Congresso Internazionale di Filosofia (Venezia, 12–18 settempre 1958) (Firenze, 1960), 173–81.

93 Most, Glenn W., “Three Latin Translations of Teophrastus’ Metaphysics,” Revue d’histoire des textes 18 (1989): 169200, a 197.CrossRefGoogle Scholar

94 Membr.; sec. XV2; fol. I, 129; 190 × 155. Aristoteles: Ethica (fols. 1r–92r); e Magna Moralia (fols. 93r–128v). Formentin, “Storia del fondo greco,” (n. 74 sopra), 50–51; BGM, n. 24, n. 36, n. 39; e Jackson, “A List of the Greek MSS,” (n. 8 sopra), 165 n. 24 e n. 36.

95 Vendruscolo, “Codici dell’Argiropulo” (n. 74 sopra), 292–93.

96 Sulla (presunta) venuta in Italia in occasione del Concilio di Ferrara-Firenze nel 1438: Monfasani, “The Averroism of Argyropoulos” (n. 45 sopra), 159–61.

97 Giovanna Murano, “Giovanni Pico della Mirandola lettore dell’Expositio super libros Ethicorum di Donato Acciaiuoli (ms. Firenze, BNC, Conv. Soppr. J. III. 26),” Rinascimento 61 (2021): 475–94.

98 La lettera è stata edita da Frati, “Traduzioni aristoteliche di Argiropulo” (n. 42 sopra), 25. Sull’attività di Isacco: Gionta, Daniela, “Dallo scrittoio di Argiropulo: Un nuovo paragrafo sulla fortuna dell’Etica Nicomachea tra Quattrocento e Cinquecento,” Studi umanistici 3 (1992): 757 Google Scholar.

99 Adolfo Tura, “Riflessioni sulla biblioteca di Domenico Grimani e un nuovo codice appartenuto a Giovanni Pico della Mirandola,” Studi medievali e umanistici 102 (2009): 414–30, a 428–30; Murano, “Un primo censimento” (n. 7 sopra), 233 e 249; idem, Collezione Pico-Grimani (n. 3 sopra), 134 n. 23; e idem, “Copisti e collaboratori” (n. 11 sopra), 348–69.

100 David A. Lines, Aristotle’s Ethics in the Italian Renaissance (ca. 1300–1650): The University and the Problem of Moral Education (Leiden, 2002), 112, 119, 132, 137, 143, 146, 163, 462 n. 6, e 464–65 n. 10.

101 Formentin, “Storia del fondo greco” (n. 74 sopra), 51–52; e Vendruscolo, “Codici dell’Argiropulo” (n. 74 sopra), 292.

102 Cart. (filigrana = Briquet 11704, a. 1443); sec. XV med.; fol. II, 208, I’; 240 × 170. Omont, “Notes” (n. 74 sopra), 415; Marie Vogel e Victor Garthausen, Die griechischen Schreiber des Mittelalters und der Renaissance (Leipzig, 1909), 137; Mioni, Catalogo (n. 74 sopra), 293 e tav. V; idem, Aristotelis codices graeci qui in bibliothecis Venetiis adservantur (Padova, 1958), 111–13; Diller, “Some Locations” (n. 74 sopra), 161; Formentin, “Storia del fondo greco” (n. 74 sopra), 33, 38, 47, e 53–54; BGM, 115 n. 41; Jackson, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 165 n. 41; e Vendruscolo, “Codici dell’Argiropulo” (n. 74 sopra), 290 n. 3 e 291.

103 Tomasini, Bibliothecae Venetae (n. 43 sopra), 3a.

104 Monfasani, Collectanea Trapezuntiana (n. 41 sopra), 698–701.

105 Sull’opera: Manfred Fuhrmann, Untersuchungen zur Textgeschichte der pseudo-aristotelischen Alexander-Rhetorik (der Τέχνη des Anaximenes von Lampsakos) (Wiesbaden, 1965); e Pierre Chiron, “La tradition manuscrite de la Rhétorique à Alexandre: Prolègomènes à une nouvelles édition critique,” Revue d’histoire des textes 30 (2000): 17–69.

106 Mioni, Catalogo (n. 74 sopra), 443–44; Diller, “Some Locations” (n. 74 sopra), 160; Formentin, “Storia del fondo greco” (n. 74 sopra), 32 e 51–52; e BGM, 124 n. 93.

107 Filelfo Francesco, Orationes cum quibusdam aliis eiusdem operibus. Con: (Pseudo-)Aristoteles, Rhetorica ad Alexandrum. Tr. Franciscus Philelphus. Plutarchus, Apophthegmata. Tr. Franciscus Philelphus. Galenus, Introductorium ad medicinam principiis. Tr. Georgius Valla. [Milano: Leonardus Pachel et Uldericus Scinzenzeler, 1483-84] (ISTC ip00607000).

108 Tomasini, Bibliothecae Venetae (n. 43 sopra), 18b (Plut. XXIV).

109 BGM, 110–11 n. 12; Jackson, “A List of the Greek MSS” (n. 8 sopra), 165 n. 12; e Murano, La biblioteca arabo-ebraica (n. 8 sopra), 25 e 53–4.

110 Timaeus Locrus, De natura mundi et animae: Überlieferung, Testimonia, Text und Übersetzung. Editio maior, ed. Walter Marg (Leiden, 1972), 23, 25–26, e 52.

111 Paolo Eleuteri, “I manoscritti dell’opera pseudo-Aristotelica De virtute,” Scripta 9 (2016): 73–88, a 83.

112 Ma Avicenna, Liber de anima: Schmitt e Knox, Pseudo-Aristoteles Latinus (n. 57 sopra), 80–81 n. 95.

113 Giovanni Pico della Mirandola, Discorso sulla dignità dell’uomo, ed. Francesco Bausi (Milano-Parma, 2003), 92.

114 Pico della Mirandola, Dell’Ente e dell’Uno, con le obiezioni di Antonio Cittadini e le risposte di Giovanni Pico della Mirandola, ed. Franco Bacchelli e Raphael Ebgi (Milano, 2010), 202. È particolarmente interessante quanto scrive poco prima: “Et quoniam qui Aristotelem dissentire a Platone existimant a me ipsi dissentiunt, qui concordem utriusque facio philosophiam, rogabas quomodo et defenderetur in ea re Aristoteles et Platoni magistro consentiret.”

115 Garin, Eugenio, “Ricerche sugli scritti filosofici di Girolamo Savonarola: Opere inedite e smarrite,” Bibliothèque d’Humanisme et Renaissance 21 (1959): 291300 Google Scholar, a 293.

116 I loci sono stati reperiti da Bacchelli e Ebgi, cfr. Pico della Mirandola, Dell’Ente e dell’Uno, 422.

117 “Inter haec potissimum Platonis et Aristotelis numerabatur Concordia, quam iam coeptam brevi perfecturus erat”, cfr. Iohannis Pici Mirandulae […] Vita per Ioannem Franciscum illustris principis Galeotti Pici filium conscripta, ed. Bruno Andreolli (Modena, 1994), 50–52. Sul plagio: Buzzetti, Dino, “Note su platonismo e logica in età umanistica,” Dianoia 17 (2012): 99115 Google Scholar, a 103–104.

118 Giacomelli, Ps.-Aristoteles, De mirabilibus auscultationibus (n. 19 sopra), 214 e 358–60. A stampa è tràdita nell’incunabolo Theofilus ‹de Ferrariis›, et Benedicus Soncinus, Prepositiones [sic] ex omnibus Aristotelis libris philosophie. Moralis, Naturalis & prime, nec non dialectice. Rhetorice, & poeticae, diligentissime excerpte: et ad certa rerum capita pulcherimo [sic] ordine per tabellam additam redacte. Ep. ad Antonium Pizzamanum. Venezia: Iohannes et Gregorius de Gregorii, de Forlivio, per Alexander Calcedonius, 3.viii.1493 (ISTC if00117000), fols. 112v–28v.

119 Sul quale, da ultimo: Giacomelli, Ps.-Aristoteles, De mirabilibus auscultationibus (n. 19 sopra), 359.

120 Sul quale Monfasani, Collectanea Trapezuntiana (n. 41 sopra), 76.

121 Murano, Collezione Pico-Grimani (n. 3 sopra), 154 n. 121.

122 Schmitt e Knox, Pseudo-Aristoteles Latinus (n. 57 sopra), 4549.

123 Michael Scotus, Liber physiognomiae. [Venezia: Jacobus de Fivizzano, Lunensis], 1477 (ISTC im00551000); etc.

124 Tomasini, Bibliothecae Venetae (n. 43 sopra), 17 (Pl. XVIII).

125 Otto Hartig, Die Gründung der Münchener Hofbibliothek durch Albrecht V. und Johann Jacob Fugger (München, 1917), 260; Freudenberger, “Die Bibliothek des Kardinals Domenico Grimani” (n. 8 sopra), 35; Giorgio Levi della Vida, Ricerche sulla formazione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana (Città del Vaticano, 1939), 91 n. 2; Tamani, “I libri ebraici di Pico della Mirandola” (n. 8 sopra), 498 n. 13; Piemontese, Angelo Michele, “Il corano latino di Ficino e i corani arabi di Pico e Monchates,” Rinascimento 26 (1996): 227–73Google Scholar, a 253 (cit. Or. 177); e Murano, Biblioteca arabo-ebraica (n. 8 sopra), 46, 173–174, e 237.

126 Giovanni Pico della Mirandola, Disputationes adversos astrologia divinatricem, ed. Eugenio Garin, 2 vols. (Firenze, 1946), 1:62.

127 Su questa edizione F. Edward Cranz, “Editions of the Latin Aristotle Accompanied by the Commentary of Averroes,” in Philosophy and Humanism: Renaissance Essays in Honor of Paul Oskar Kristeller, ed. Edward P. Mahoney (New York, 1976), 116–28, a 117–18; e Roland Hissette, “Des éditions d’Aristote-Averroès produites par Lorenzo Canozi (1472–75) et Andrea Torresano (1483),” Gutenberg-Jahrbuch 87 (2012): 105–22.

128 Aristoteles, De anima. Comm: Averroes. Padova: Laurentius Canozius de Lendenaria, per Iohannes Philippus Aurelianus et Fratres, 22.xi.1472 (ISTC ia00969000).

129 Aristoteles, Parva naturalia (Comm: Averroes). Averroes, De substantia orbis. Padova: Laurentius Canozius, de Lendenaria, per Johannes Philippus Aurelianus et Fratres, 30.i.1473 (ISTC ia01016000). A c. [v]14r colophon: “Nove translationi librorum metaphysice & veteri ab Averoi Cordubensi commentate … Nobilis vincentini Joannisphilippi Aureliani & fratrum impensa. Opera vero atq[ue] i[n]genio Laurentii Canozii Lendenarie[n]sis Impresse Patavii Anno Christi optimi M.cccc.iii. & lxx.iii kalendas Februarii” (dall’inc. BAV, Stamp. Ross. 634).

130 Aristoteles, Metaphysica. Comm: Averroes. Padova: Laurentius Canozius de Lendenaria, per Iohannes Philippus Aurelianus et Fratres, 30.i.1473 (ISTC ia01005000).

131 Alessandro Daneloni, “Angelo Poliziano (Angelo Ambrogini) (Montepulciano [Siena] 1454-Firenze 1494),” in Autografi dei letterati italiani, ed. Bausi et al. (n. 67 sopra), 305 n. 7 e n. 8.

132 Aristoteles, Opera. Comm: Averroes. Ed. Nicolettus Vernia. Venezia: Andreas Torresanus et Bartholomaeus de Blavis, 1483 (ISTC ia00962000).

133 Auctoritates (Propositiones universales) Aristotelis et aliorum philosophorum. [Treviso: Michele Manzolo, 1476 ca.] (ISTC ia01199000).

134 Caroti, “Note sulle fonti” (n. 1 sopra), 68.

135 Venezia: Iohannes e Gregorius de Gregoriis de Forlivio, per Alexander Calcedonius (ISTC if00117000).

136 Bianchi, Luca, “A Fifteenth-Century Neglected Florilegium: Teofilo Ferrari’s Propositiones ex omnibus Aristotelis libris philosophie excerpte ,” Rivista di Filosofia Neo-Scolastica 108 (2016): 791802 Google Scholar.

137 Murano, Collezione Pico-Grimani (n. 3 sopra), 6–16.