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La difesa militare della Capitanata ed i confini della regione al principio del secolo XI
Published online by Cambridge University Press: 09 August 2013
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Non è per nulla facile districare un problema di confini nell'Alto Medio Evo, quando i documenti o mancano o sono bellamente contraddittori.
Per ora il problema che mi propongo di delucidare e questo : dove correva il confine fra le terre bizantine di Puglia quelle del principato di Benevento e del marchesato di Spoleto ? Quel poco che ci vien fatto di cavar fuori da documenti e cronache ha un merito veramente singolare : quello di lasciarci nella piu assoluta incertezza.
Partiamo da uno dei pochi dati sicuri: la divisione fra Benevento e Salerno (849 ?). All'antico principato, per cio che concerne la nostra regione, sono attribuiti i gastaldati di Lésina (sull'omonima laguna, all'angolo Nord-Ovest del Gargano), Termoli (alia foce del Trigno), Larino (fra Biferno e Fortore), Volturara (nell'alto Fortore, fra i monti del Sannio e della Daunia), Ariano Irpino (sull'acrocoro che domina le sorgenti del Cervaro), Lucera, Siponto, Ascoli Satriano. Il confine, in quest'anno, o correva addirittura lungo l'Ofanto o per lo meno, appoggiandosi all'ansa che tale fiume fa verso Nord, fra i monti Cervaro e La Guardiola (toponimo squisitamente longobardo!), e girando tra l'Ofanto e Ascoli Satriano, puntava al mare passando per Cerignola e Trinitàpoli.
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- Research Article
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- Papers of the British School at Rome , Volume 24: Studies in Italian Medieval History , November 1956 , pp. 29 - 36
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- Copyright © British School at Rome 1956
References
1 Vedi il documento in M.G.H., Leges, iv, 22. Cf. Romano e, G.Solmi, A., Le dominazioni barbariche (in Storia politica d'Italia, ed. Vallardi, , Milano, 1938), p. 586Google Scholar.
2 Fu assaltata di nuovo, ma forse non stabilmente rioccupata, dai Musulmani nell'872.
3 Gay, J., L'Italie meridionale et l'empire byzantin depuis l'avènement de Basile I jusqu' à la prise de Bari par les Normands (Paris, 1904), p. 136Google Scholar.
4 Cod. Dipl. Cav., i, n. 126 (910, gennaio: III anno di impero di Costantino); n. 127 (911, gennaio, IV anno di Costantino).
5 Per più ampi ragguagli, cfr. Gay, op. cit., p. 203, e la mia Età feudale (in Storia politico d'Italia, ed. Vallardi, , Milano, 1953), ii, 256–258Google Scholar); la fonte è Lupo Protospatario, Annales, ad. a. (M.G.H., SS., v).
6 Siponto, infatti, fu occupata da Atenolfo II di Capua nel 921: sul supposto attacco del 936 ho sollevato dei dubbi in Età feudale, i, 291, n. 47. Tuttavia, anche se si volesse accettare per buona la notizia del manoscritto Vaticano degli Annali Beneventani, sarebbe anche questa una conferma dell'appartenenza di Siponto al dominio bizantino dopo la rivolta pugliese seguita alia nomina imperiale di Romano Lecapeno ed al tentativo di Atenolfo II di mettere le mani su tutta la terra pugliese, non solo quella gia longobarda, come i Foggiano, la terra di Bari e le Murge, ma anche su quella che non era mai stata nell'orbita beneventana, come la penisola Salentina. Per questa spiegazione si veda Gay, op. cit., p. 204-206 e la mia Età feudale, p. 257-258.
7 Gay, , ‘Le monastère de Tremiti au XI siécle,’ Mélanges d'arch, et d'hist., xvii, 1897, p. 387CrossRefGoogle Scholar segg.
8 Chronicon Vulturnense (ed. Federici, V., Roma 1925), n. 132Google Scholar.
9 Ibid., n. 131 e 128.
10 Gay, L'ltalie merid., p. 197 e p. 355; JafféWattenbach, Reg. Rom. Pont., n. 3623.
11 È degna di sottolineatura la menzione di Lèsina, di cui non si fa piú parola nelle bolle successive, nè, sopra tutto, in quella di erezione dell'arcivescovado di Benevento del 969 (J.W., n. 3636): lo specifico ricordo nella bolla di papa Marino dev'esser stata una menzione cautelare contro eventuali pretese della chiesa di Lucera, poiche non doveva del tutto esser stato dimenticato che il Vescovo di questa citta aveva preso residenza a Lesina per quasi un secolo fra il 660 ed il 743, evidentemente perchè Lèsina era originariamente nella diocesi lucerina; è un argomento di più per conchiudere che nei primi anni del secolo X (o alia fine del precedente) si era prodotta una frattura nel territorio della Capitanata settentrionale.
12 I due documenti sono stati editi da Ughelli, Italia Sacra (Venetiis, 1721), viii, col. 64 e 66. Undici anni prima, il 13 febbraio 967, Ottone I aveva compiuto lo stesso atto, ma solo su intervento di autoritá beneventane, ed evidentemente allo scopo di rafforzare le prestese politiche di Benevento (Dipl. Ottonis I., n. 338 in M.G.H., Diplomata, i.)
13 Lupo Protospatario, sub anno; Annales Beneventani (ed. Bertolini, O. in Bull. 1st. Itar. Ital., xlii, 1923)Google Scholar; Romualdo Salernitano, , Chron. (ed. Garufi, ), vii, IGoogle Scholar. Gli Annales Barenses pongono il fatto nel 928.
14 Età feudale, ii, 88 e segg.
15 Sulla battaglia e la conquista di Ascoli le notizie più diffuse sono nel Chronicon Salernitan (M.G.H., SS., iii, c. 173).
16 Gay, L'ltalie meridionale, p. 356, pensò che Ascoli sia rimasta beneventana fino al 999, anno in cui, da un documento edito da Trinchera, , Syllabus graecarum membranarum, Roma, 1865, n. xiGoogle Scholar, supponeva che il catepano Tornichi vi si fosse recato per rioccuparlo. Ma dal documento questa circostanza non risulta. Si può invece pensare che l'occupazione beneventana si sia protratta fino al 983, anno in cui Calocyr Delfina, catepano, occupò la cittá nel mese di dicembre (Lupo Protos.). Di questa situazione è indiretta testie monianza la notizia dataci dagli Annales Barens sub a. 981: ‘Fecerunt bellum Sipontini et Asculenses in vado Soncilo.’ Ascoli, del resto, e sempre stata piuttosto riottosa al dominio bizantino: anche nel 1009, al momenta della prima rivolta di Melo, essa è turbolenta, e qui infatti, si rifugia in un primo momenta il capo pugliese; e ancora nel 1040 e Ascoli a ribellarsi per prima all'avvicinarsi dei Normanni di Aversa (Ann. Bar.).
17 Per la data di fondazione del Catepanato, cfr. Età feudale, i, 364.
18 Gay, L'ltalie meridionale, p. 357. Non concordo invece, con quanto scrisse Gay a p. 355, cioè che il tentativo di creare un vescovado a Termoli nel 947 sia dovuto a mangeggi dei bizantini, già in possesso di tale città: così come ci è pervenuta la notizia, non ci autorizza a pensare ad un intervento bizantino, tanto più che il tentativo è concomitante a quello di creare un vescovado a Trivento. É, molto più semplicemente, una manifestazione di autonomismo locale.
19 Una tipica contromanovra imperiale, di preparazione, forse, all'azione diplomatica, è da considerare la bolla di Gragorio V, del 998, con la quale la Diocesi di Lucera veniva sottoposta all'archidiocesi di Benevento (J.W., n. 3884).
20 L'identificazione di Vaccaritia con Biccari discende dalla lettura dei due diplomi del Catepano Bojannes per la città di Troia (1019 e 1024) dove appunto si fa più volte riferimento ai Vaccaritienses, confinanti coi Troiani, e dal sigillo del Catepano Costantino Apo a Biagio preposito del monastero di S. Maria in Monte Arato (oggi Montaratro, a sopraccapo del bivio dove la strada per Biccari immette sulla Troia-Lucera), che ritorna a parlare di Vaccaritienses e Troiani: vedili in Trinchera, Syllabus, n. xviii, xx, e xxviii.
21 Leo Marsicanus (sive Hostiensis), Chronicon Monasterii Cassinensis in M.G.H. SS., vii.
22 Sono i tre documenti editi nel Syllabus e citati a nota 20: di essi e anche un ricordo in Romualdo Salernitano, Chronica, sub anno 1013-1019.
23 Gay, L'Italic meridionale, p. 415.
24 Così afferma il Gay, Le Monastére de Tremiti, in base a documenti del 1023 del Cartolario di quel monastero: da essi derivano anche le memorie sulle diocesi. Ma anche per la terra di Bari, il Bojannes si preoccupo di attuare un riordianamento, provocando la bolla di Giovanni XIX, del giugno 1025 (Cod. Dipt. Barese, i (Bari, 1897), n. 15Google Scholar), per l'arcivescovado di Bari, il cui territorio metropolitano si arresta all'Ofanto, salvo che verso la foce, dove lo passa per comprendere il territorio dell'antica diocesi di Salpi, a Nord-Ovest di Trinitapoli. Che sia questo un ricordo di un confine al corso del Carapelle ?
26 La notizia ci è data dagli Annales Barenses, sub anno 1041.
27 Leo Hostiensis, , Chronica, ii, 66Google Scholar.
28 Cod. Dipl. Cav., vi, nn. mxxiv (agosto 1043), mxxxi (gennaio 1044), mxlii (ottobre 1044); vii, nn. mclxxx (aprile. 1053); viii, n. mcccii (gennaio 1060) hanno tutti la datazione degli anni di impero dei basilei di Costantinopoli.
29 Cod. Dipl. Cav., vi, n. mxlii (ottobre 1044).
30 Amato, , Storia dei Normanni (ed. di Bartolomaeis, V.), Roma, 1935, ii, 20Google Scholar.
31 Romualdo Salernitano, Chron. s.a.; lo fu per opera di Drogone.
32 Amato, ii, 28; Leo Hostiensis, ii, 66; Annales Barenses e Lupo Protospatario ad a. 1042.
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