Published online by Cambridge University Press: 14 August 2017
Municipal fragmentation is a real historical issue in Italy but its relevance has been differently perceived over time. With a focus on the municipal unions and amalgamations as the main tools for defragmentation, we will present an overview of the last quarter century (1990–2017) of territorial policy at the local level. The reforms introduced since 2010 marked a step change in this area: in fact, empirical evidence shows that the most recent defragmentation attempts have had a certain success. This article, by maintaining a descriptive approach, will try to answer why the most recent defragmentation policy achieved some results, in contrast to those of the past. Some explanatory factors will be presented by reviewing the stances of the main actors in this policy field and their interaction with national policy-maker goals and approaches as well as with normative elements and external conditions.
La frammentazione municipale è una questione di lunga data in Italia, ma la sua salienza è stata percepita in modo diverso nel corso del tempo e nei diversi momenti storici. L’articolo presenta una panoramica della politica territoriale a livello locale degli ultimi 25 anni (1990–2017) con una particolare attenzione alle unioni e fusioni di comuni come principale strumento di riduzione della frammentazione municipale. Le riforme introdotte a partire dal 2010 hanno segnato un cambiamento di passo in questo ambito: le evidenze empiriche mostrano un certo successo degli ultimi tentativi fatti per ridurre il numero di comuni italiani. Mantenendo un approccio descrittivo, l’articolo tenta di spiegare perché questa più recente politica di de-frammentazione municipale ha avuto successo a differenza delle precedenti. Saranno quindi proposti alcuni fattori esplicativi, che tengono in considerazione le posizioni dei principali attori in questo ambito di policy e il loro intersecarsi sia con gli obiettivi e le diverse strategie del policy maker nazionale, sia con elementi normativi e fattori esogeni.