Published online by Cambridge University Press: 19 June 2020
Using an analysis of time series data over an extended period, this article describes the waning strength of the left-wing vote in Italy's ‘red regions’. By analysing changes to the provincial share of the vote for successive principal left-wing parties over the period 1953–2018, the degree of continuity in relation to the left's traditional territorial entrenchment is assessed. It becomes clear that after an extended period of minimal change, in more recent years there has been an increasing disruption of previous patterns. A thorough analysis of voter transitions during the 2001–19 period in Umbria, the first red region in which the left lost control of the regional government, shows that in this case the gradual weakening of the traditional left-wing ‘vote of belonging’ has experienced a dramatic acceleration during the more recent period. This has been expressed in a growing rate of abstention, vote-switching according to the type of electoral contest, and a marked propensity to vote for populist movements and parties on both the left and right.
Mediante analisi statistiche di serie di lungo periodo di dati elettorali, in questo paper descriviamo il processo di declino delle ‘regioni rosse’ italiane. Analizzando l'evoluzione della serie 1953–2018 delle distribuzioni provinciali del voto al principale partito della sinistra, misuriamo il grado di continuità rispetto al suo tradizionale insediamento territoriale, evidenziando come a una prolungata quasi-continuità segua, negli anni più recenti, la tendenza alla accelerazione della discontinuità. Mediante un'analisi sistematica della serie 2001–2019 dei flussi elettorali relativi alla prima regione rossa italiana che ha ceduto il governo regionale alla destra (l'Umbria), illustriamo inoltre come, nel caso di studio, anche il progressivo indebolimento del voto di appartenenza degli elettori di sinistra abbia subito una drammatica accelerazione negli anni più recenti, manifestandosi come crescente astensionismo, diversificazione del voto a seconda del tipo di consultazione elettorale, forte propensione a votare movimenti e partiti populisti di sinistra e di destra.