Published online by Cambridge University Press: 01 March 2016
This article offers a comparative analysis of the phenomenon of ransom kidnapping in Italy between the late 1960s and the late 1990s, a period in which hundreds of citizens were abducted and held by Sardinian banditry, the Sicilian Mafia, and the Calabrian ’Ndrangheta. While ransom kidnapping far surpassed political kidnapping in the number of victims it produced, it has received only a fraction of the scholarly attention that has been given to political abductions during the anni di piombo. Tracing the different roots, periods, and development of ransom kidnapping, this article sheds light on the distinct uses that banditry, the Mafia, and the ’Ndrangheta made of this crime; highlights the impact that national economic transformations and the state had on the increase of this phenomenon; and demonstrates how for the Italian underworld, kidnapping was both a reaction to and a means of modernisation. It also argues that particularly in the case of the ’Ndrangheta, kidnapping became a veritable industry.
L’articolo offre un’analisi comparata del fenomeno del sequestro di persona a scopo di estorsione in Italia tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’90, periodo in cui centinaia di cittadini sono stati rapiti e tenuti in ostaggio dal banditismo sardo, dalla mafia siciliana e dalla ’ndrangheta calabrese. Sebbene il sequestro estorsivo superi di gran lunga il sequestro a scopo politico in numero di vittime prodotte, esso ha ricevuto una minore attenzione accademica rispetto a quella rivolta ai rapimenti politici degli anni di piombo. Ricostruendo le differenti radici, lo sviluppo e l’andamento del sequestro estorsivo, l’articolo getta luce sui diversi usi che di questo crimine hanno fatto il banditismo, la mafia e la ’ndrangheta, sottolinea l’impatto che le trasformazioni dell’economia nazionale e lo stato hanno avuto sull’incremento del fenomeno e dimostra come per il mondo della malavita italiana il sequestro sia stato insieme una reazione alla e uno strumento di modernizzazione. Il saggio mostra inoltre come, in particolare nel caso della ’ndrangheta, il sequestro a scopo di estorsione sia diventato in Italia una vera e propria industria.