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MOBILITAZIONE SOCIALE E CRISI RIVOLUZIONARIA

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

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Introduzione

In questo saggio mi propongo di analizzare il meccanismo socio-psicologico che può determinare una crisi rivoluzionaria, cioè un acuto squilibrio tra il flusso degli inputs e il flusso degli outputs, eliminabile solo con una radicale trasformamazione del regime politico. L'ipotesi centrale dalla quale muovo è che, perché una società sia integrata, è necessario un notevole grado di sintonia fra le strutture, le istituzioni e le mentalità, di modo che:

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Saggi
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References

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2 Per strutture intendo le costellazioni di ruoli che formano la base esistenziale della società; per istituzioni il complesso delle norme che regolano il comportamento sociale; infine, per mentalità il precipitato socio-psicologico delle credenze, dei miti e dei valori propri di un determinato gruppo sociale.Google Scholar
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4 Come si vede, in entrambe le possibilità di squilibrio l'ordine istituzionale svolge il ruolo di risintonizzatore: adattandosi ai mutamenti, sia strutturali che culturali, esso ≪ riarmonizza ≫ il sistema.Google Scholar
5 E questo malgrado l'insistenza di Max Weber e Talcott Parsons sull'importanza degli Idealfaktoren nella vita sociale. Ciò, molto probabilmente, dipende dal fatto che l'interpretazione economico-tecnologica della storia è divenuta il dogma dominante della nostra epoca, talché ≪ siamo inclini ad accettare prima facie tutto ciò che concorda con essa, e a corrugare la nostra fronte se qualcosa la contraddice ≫ (Hermens, F., Verfassungslehre , Köln u. Opladen, Athenaum Verlag. 1964, trad. it. La democrazia rappresentativa, Firenze, Vallecchi, 1968, p. 11).Google Scholar
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