No CrossRef data available.
Published online by Cambridge University Press: 17 July 2018
L'obiettivo di questo articolo è l'approfondimento del conflitto distributivo che si è sviluppato sull'applicazione di programmi di aggiustamento economico da parte dei governi dell'America Latina. Tale conflitto ha coinvolto sia gli attori interni che quelli internazionali, e all'interno di questi ultimi, soprattutto i creditori. La crisi del servizio del debito estero dei paesi dell'America Latina negli anni ottanta, ha rappresentato la variabile condizionale determinante dell'aggiustamento, almeno in questa congiuntura storica. L'analisi comparata di tre paesi chiarirà quanto l'influenza di altri fattori, come il ruolo dei governi o degli attori in gioco, abbiano introdotto elementi di diversità rispetto all'evoluzione storica condizionata dalla variabile internazionale, cioè dal debito estero.
The debt crisis in the '80s favoured the liberal coalition, composed by creditors, economic power groups and domestic capital (banks, importers and traditional exporters), to the detriment of the protectionist coalition. In the first «incomplete» adjustment phase, only wage earners were penalized, but in the structural adjustment phase at the end of the decade, both industrial producers and public entities were penalized, respectively by commercial opening and privatization plans. These actors did not crystallize conflict, except in the cases of the peronist union in Argentina and, at a lower level of intensity, of all the industrial business associations. Creditor banks had been long penalized only by Garcia in Peru, but in that case the domestic allied (the economic power groups) did not react to the moratorium. This conflict crystallized only in 1987 because of the banks' nationalization project.