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Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Piò di ogni altro animale politico, i socialisti vivono di speranze. Speranze, tuttavia, alle quali si è aggiunta una note-vole apprensione allorché governi socialisti hanno preso il potere nell'Europa del sud non molto dopo la caduta delle dittature in Grecia, Portogallo e Spagna. Successivi risultati elettorali in Francia, ed in Italia hanno fatto sì che con il 1983 l'intera Europa mediterranea si sia trovata ad essere guidata da governi maggioritari socialisti o da coalizioni governative dirette da premier socialisti.
1 Per la distinzione tra socialismo di governo e di opposizione confronta Pelinka, A., Social Democratic Parties in Europe , New York, Praeger, 1983, pp. 77–126. I calcoli di Pelinka riguardo al ‘potenziale di governo’ dei socialisti collocano i socialisti mediterranei in una posizione endemica di opposizione. C'è da domandarsi se questa sia ancora una tesi sostenibile.Google Scholar
2 Il radicalismo del nord Europa non è così eccezionale come questo paragrafo potrebbe portare a credere. La radicalizzazione del Partito Laborista Inglese dal momento della prima vittoria elettorale della Signora Thatcher nel 1979 fino almeno alla sua conferenza di Brighton del 1983 è un caso importante. Lo stesso vale per alcuni aspetti del socialismo svedese sia al governo che all'opposizione, specialmente i suoi atteggiamenti verso la pace mondiale e i diritti umani internazionali.Google Scholar
3 Per uno studio comparato delle strutture sociali, economiche e politiche di questi paesi vedi Giner, S., Political Economy, Legitimation and the State in Southern Europe , in «British Journal of Sociology», XXXIII (1982), pp. 172–199.Google Scholar
4 Per un resoconto degli eventi politici vedi Clogg, R., A Short History of Modern Greece , Cambridge, Cambridge University Press, 1979, pp. 166–226.Google Scholar
5 Gli elementi non pluralisti nell'originario PASOK erano soprattutto i suoi influenti trotskisti. Essi furono allontanati dal partito nella primavera del 1976. Informazioni ed analisi sul PASOK in inglese o altre lingue non greche sono molto scarse. Io devo la maggior parte delle mie informazioni all'abbondante materiale resomi disponibile dal Sig. C. Lyrintzis e la mia discussione del PASOK in questo ed altri passaggi del presente saggio si basa largamente su di esso.Google Scholar
6 Per la mia discussione sul Partito Socialista Portoghese mi sono basato in larga parte su un paper non pubblicato di Maria José Stock e Bern Rother O décimo aniversario do PS (1973–1983): trajectòria de urn partido, del quale esiste una versione italiana più breve: Il decimo anniversàrio del PS portoghese: 1973–1983 , in «Città e Regione», giugno 1983, pp. 159–176.Google Scholar
7 Come mostrato da Bruneau, T.C., Portugal in the 1970's: From Regime to Regime , in «Ibero-Amerikanisches Archiv», VII (1981), pp. 389 e 395–400.Google Scholar
8 Per una descrizione di questi eventi politici confronta Gallagher, T., Portugal, A Twentieth Century Interpretation , Manchester, Manchester University Press, 1983.Google Scholar
9 Cfr. de Barros, A., A Reforma Agraria em Portugal , Oeiras, Fundaçao-Calouste Gulbenkian, 1981, seconda edizione rivista.Google Scholar
10 Per un sostegno a questa tesi confronta Giner, S. e Sevilla, E., From Despotism to Parliamentarianism: Class Domination and Political Order in the Spanish State , in Scase, R., (ed.) The State in Western Europe , London, Croom Helm, 1980, pp. 197–230; e Giner, S. e Sevilla, E., From Corporatism to Corporatism: The Political Transition in Spain, in Williams, A. (ed.) Southern Europe Transformed, London, 1984.Google Scholar
11 Per recenti analisi storico-sociologiche dettagliate del PSOE confronta Diaz, E., Legalidad-legitimidad en el socialismo democratico , Madrid, Civitas, 1977; Diaz, E., Socialismo en España: el Partido y el Estado, Madrid, Mezquita, 1982; e Tezanos, J.F., Sociologia del socialismo español, Madrid, Tecnos, 1983. Per la sociologia del Partito Socialista Portoghese vedi Stock, J.M. e Rother, B., op. cit., pp. 165–168.Google Scholar
12 Per una buona illustrazione di questo fenomeno confronta l'importanza per il socialismo delle liberali Institution Libre de Enseñanza in Spagna; Diaz, E., Socialismo en España: el Partido y el Estado , cit., pp. 7–40.Google Scholar
13 Sulla questione della carenza culturale del socialismo contemporaneo vedi Giner, F., El porvenir del socialismo , in Cotarelo, R.G., (ed.), Las Utopias en el mundo occidental , Santander, UIMP, 1981, pp. 33–52.Google Scholar
14 Gli anni sessanta videro importanti battaglie teoriche all'interno dei partiti in Spagna e Italia che condussero a profonde divisioni intellettuali. La storia del gruppo de Il Manifesto in Italia o il confronto tra Claudín e Semprúm e il Partito Comunista Spagnolo, sono solo due dei più conosciuti e documentati episodi. Questi conflitti non possono essere ricollegati solo alle crisi del comunismo internazionale — Ungheria, Cecoslovacchia — ma più significativamente a divergenti interpretazioni della struttura e della dinamica delle società coinvolte.Google Scholar
15 Cfr. Bruneau, T.C., op. cit. , pp. 395–396.Google Scholar
16 La letteratura sul corporativismo (o neo-corporativismo) è troppo conosciuta per dover essere qui citata. Per il mio uso della nozione si confronti Giner, S. e Sevilla, E., From Corporatism to Corporatism: The Political Transition in Spain , cit.Google Scholar
17 Per la Spagna si confronti Tezanos, F.J., op. cit. Google Scholar
18 Discorso di Soares, Mario, Portogal anos 80–oque? (10 luglio 1978), riprodotto in «Portugal Socialista», agosto 1978, pp. 23–25.Google Scholar
19 «The Times», Rapporto Speciale sul Portogallo, 14 luglio 1983; «El Pais», 27 aprile 1983, pp. 2, 3 e 10; «La Repubblica», 2–3 ottobre 1983, p. 11.Google Scholar
20 Vedi Stock, e Rother, , op. cit. , p. 168.Google Scholar
21 Queste tesi riflettono la mia propria interpretazione di un'analisi delle politiche del PASOK presentata da Mario Nikolinakos a una conferenza su Greek Socialism in Comparative Perspective, tenutasi alla London School of Economics il 25 novembre 1983.Google Scholar
22 Discorso del Primo Ministro riportato in «The Times», 1 dicembre 1983, p. 12.Google Scholar
23 Confronta Sevilla, E. e Taberner, J., «Reforma» agraria a reganadientes , in «Diario 16», 17 dicembre 1983, p. 2.Google Scholar
24 Confronta Diaz, E., Socialismo en Espana , cit., pp. 7–40.Google Scholar
25 «El Pais» (Edizione Internazionale, 1–27), 28 novembre 1983, pp. 1, 12 e 13. Alla fine di novembre 1983 i socialisti avevano ancora il sostegno del 37,4% degli elettori, mentre i partiti conservatori di opposizione potevano contare solamente sul 18,7%.Google Scholar
26 «Financial Times», 23 novembre 1983, Special Survey on Andalusia , pp. 31–34.Google Scholar
27 Cfr. Soares, Mario, Intervista in «El Pais» (Edizione Internazionale), 14 novembre 1983, p. 7.Google Scholar
28 In questo saggio il riferimento alla moralizzazione della vita pubblica da parte dei socialisti deve essere inteso come uno sforzo serio fatto in quella direzione. Gli scandali in Italia ed altrove mostrano che né i comunisti né i socialisti sono immuni da fenomeni di corruzione. Inoltre, accuse di violenza di stato e di brutalità della polizia sono state sollevate da istituzioni rispettabili come Amnesty International contro alcuni dei governi dell'Europa del sud. Per una critica significativa delle politiche e della condotta del Ministro degli Interni socialista spagnolo si veda l'articolo firmato da 159 avvocati in «El Pais», 13 dicembre 1983, p. 18.Google Scholar
29 Cfr. Spreafico, A. e Urbani, G., Crisi e trasformazioni dei sistemi politici: il caso dell'Italia, 1948–1979 , in Cuadrado, M.M., (ed.), Mutaciones y transformaciones de las sociedades del Sur de Europa , Madrid, Civitas, 1980, pp. 187–214. Per gli aspetti di cooperazione con il ‘sistema’ da parte di un partito considerato ‘anti-sistema’ confronta Mujal-Léon, E., Communism and Political Change in Spain, Bloomington, Indiana University Press, 1983.Google Scholar