Published online by Cambridge University Press: 11 October 2011
Objective – Cognitive Behavioural Therapy for the treatment of Social Phobia has proved effective through several controlled trials and meta-analyses. In spite of this the CBT has not spread in clinical field yet. Therefore our aim was to verify the effectiveness of the CBT in a public mental health service and to compare our results with those described by experimental research. Design and setting – Partecipants were 11 public mental health center clients, with a primary diagnosis of Social Phobia (according to DSM-IV criteria). The transportability of CBT to a common clinical setting was examined comparing treatment outcome data, at the end of the treatment and at a six months follow up, with results described in controlled efficacy studies. We employed self completion rating scales relating to both general health conditions and life satisfaction (SF36) and trend of symptoms (LSPS). Moreover we recorded the Clinical Global Impression (CGI) and Patient's Global Impression (PGI). Results – Despite differences in setting, clients and treatment providers, both the magnitude of change from pre treatment and maintenance of change at a six months follow up were comparable with the parallele findings in the efficacy studies. Conclusions –. The results attest the effectiveness of CBT even in a public mental health center setting so, in consideration of the fact that social phobia is a very common disease and involve high degree of severity, chronicity and disability, we hope that this effectual and relatively cheap therapy will be routinely applied in public mental health services.
Scopo – L'efficacia sperimentale della terapia cognitivo–comportamentale nel trattamento della Fobia Sociale, e provata da numerosi studi, tuttavia tali evidenze non risultano avere una ricaduta significativa nella pratica clinica. Abbiamo pertanto voluto verificare l'applicability di tale terapia nel contesto di un normale servizio pubblico di salute mentale e valutarne i risultati per compararli a quelli descritti dagli studi sperimentali. Disegno e setting – Abbiamo introdotto nel nostro centro una terapia cognitivo comportamentale intensiva e trattato i casi di Fobia Sociale che si sono presentati successivamente. In totale sono stati trattati 11 soggetti rispondenti ai criteri diagnostici del DSM–IV e sono stati valutati gli esiti sia al tennine della terapia sia a 6 mesi dal suo tennine. Principali misure di valutazione – Sono stati utilizzati strumenti obiettivi di valutazione: SF/36 per la valutazione della percezione da parte del soggetto del proprio stato di salute generale e mentale, la CGI per la valutazione clinica del terapeuta e PGI per la valutazione di quella del paziente, Liebowitz scale per la valutazione obiettiva dei correlati sintomatologici. Risultati – Nonostante il numero relativamente ridotto di soggetti che componevano il campione e la cronicita del disturbo presentato, sono stati ottenuti miglioramenti statisticamente significativi. Conclusioni – I risultati ottenuti confermano sostanzialmente quelli indicati dagli studi di efficacia e soprattutto l'applicability del metodo proposto anche nel contesto del Servizio Pubblico. Tenuto conto della elevata diffusione epidemiologica del disturbo, dell'elevato carico di malattia che determina nella popolazione generale e del costo relativamente modesto che il trattamento proposto comporta sarebbe auspicabile che esso venisse utilizzato routinariamente nella pratica clinica dei servizi pubblici.