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Il Controllo Genetico della Glutationemia Studio gemellare

Published online by Cambridge University Press:  01 August 2014

L. Gedda*
Affiliation:
Istituto di Genetica Medica e Gemellologia Gregorio Mendel, Roma
R. Tatarelli
Affiliation:
Istituto di Genetica Medica e Gemellologia Gregorio Mendel, Roma
*
Istituto di Genetica Medica e Gemellologia Gregorio Mendel, Piazza Galeno 5, 00161 Roma, Italy

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Il glutatione è un tripeptide solforato che trova la sua specifica funzione quale sistema ossido-riduttivo a servizio della respirazione tissulare anaerobia, grazie appunto alla sua doppia presentazione nelle fasi ridotta (GSH) e ossidata (GSSG), che costituiscono, completandosi, il « sistema glutationemico ». Esso è presente nel protoplasma delle cellule viventi dei tessuti e del sangue.

Il fenomeno dell'isoglutationemia gemellare fu rilevato da uno di noi (Gedda, 1943) in una coppia di gemelli MZ, in cui il dosaggio del glutatione ematico dimostrò un'esatta corrispondenza nei due individui; i dosaggi eseguiti su di una coppia qualunque di individui non gemelli non dettero mai cifre identiche.

Altre ricerche gemellari (Gedda e Guarino, 1943, 1945; Gedda e Benigni, 1947), effettuate oltre che sull'uomo anche sul coniglio, dimostrarono che vi erano alcuni casi di discordanza glutationemica (anisoglutationemia), che però nei casi di coppie MZ era soltanto transitoria, e cioè si trasformava, in successive analisi a distanza di tempo, in una isoglutationemia. In un ristretto numero di coppie DZ Pisoglutationemia non poté mai essere dimostrata.

Type
Session 8 - Twin Studies in Metabolism and Endocrinology
Copyright
Copyright © The International Society for Twin Studies 1970

References

Bibliografia

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Gedda, L. (1943). Il fenomeno dell'isoglutationemia gemellare e le sue applicazioni. Minerva Med., 2: 29.Google Scholar
Gedda, L. Guarino, D. (1943). Ulteriori conoscenze intorno al fenomeno della isoglutationemia gemellare. Atti Accad. Med., 69: 7.Google Scholar
Gedda, L. Guarino, D. (1945). Intorno allo studio della glutationemia presso 115 casi di gemellanza umana. Minerva Med., 1: 21.Google Scholar
Gedda, L. Benigni, A. (1947). Nuove esperienze intorno al fenomeno dell'isoglutationemia gemellare. Arch. Sci. Med. (Torino), 83: 2.Google Scholar
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