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Anemie emolitiche da anomalie ereditarie dell'Hb.
Published online by Cambridge University Press: 01 August 2014
Summary
New researches have made it evident that besides the two normal Hb, the adult one (a) and the phoetal (f), there are other pathologic Hb: c, e, s, d, g, h, i.
These Hb, excepting the h, are present in the hetherozygote on every healthy person and in the homozygote, excepting the g Hb, determine chronic hemolitic anemia.
The f Hb, or a very similar Hb, is present in the Thalassemia minor and major, in some homozygote cases of abnormal Hb, in the interreaction between two different genes of these Hb, or between one of these genes with the one of Thalassemia.
We may retain that the genes a, c, s, d, e, g, i, form an allelomorphic series. The gene Th is not a part of this series.
Since in the homozygotes ss, cc (in absence of the gene a) the quantity of abnormal Hb does not always reach the same percentage, we may logically retain that the different quantity of abnormal Hb possessed by the s and c hetherozygotes depends from the different synthetic capacity of the genes of the two abnormal Hb. The appareance of f Hb may be the expression of a phenomenon of physiopatological compensation, which occurs when Hb a formation is prevented.
Riassunto
Dell'Hb normale possono riconoscersi due tipi: a dell'adulto normale, f del feto. L'Hb f diminuisce gradualmente nei primi mesi di vita, per raggiungere al quinto mese i valori dell'adulto (inferiori al 2%).
I due tipi di Hb sono distinguibili per diverse caratteristiche, sostanzialmente per la resistenza alla denaturazione alcalina (f più resistente di a) e per il comportamento elettroforetico (f ha punto isoelettrico superiore a quello di a).
Pauling, Itano, Singer e Wells (1949) dimostrarono che la causa della anomalia ematologica drepanocitosi risiede in una alterazione molecolare dell'Hb. Successive ricerche hanno messo in evidenza che oltre alla Hb anomala della drepanocitosi (Hb s) ne esistono delle altre: c, d, e, f, g, h, i. Queste Hb anomale sono sostanzialmente riconoscibili per il loro comportamento elettroforetico.
Le Hb finora note in tampone al veronal sodico al 2,1‰ a pH 9,2 migrano con velocità crescente nell'ordine: c, e, s e d, g, f, a, h ed i.
Tutte le Hb anomale, ad eccezione di h sono presenti allo stato eterozigotico in individui sani; allo stato omozigotico ad eccezione di g, determinano anemia emolitica cronica. Delle Hb d, ed i però non sono ancora noti gli stati omozigotici.
Le percentuali di Hb anomala negli stati omozigotici ss, cc sono molto più considerevoli, grosso modo il doppio, di quelle osservate negli eterozigotici. In alcuni omozigoti quasi tutta la Hb è costituita da quella anomala, in altri coesistono quote considerevoli di f.
La Thalassemia nei portatori sani determina solo lieve riduzione della capacità di sintesi dell'Hb a, negli eterozigoti maggiormente espressi e negli omozigoti comparsa di Hb f in quantità che possono raggiungere negli omozigoti anche il 90%.
Oltre agli stati omozigotici dei singoli geni, malattia emolitica cronica può essere provocata dalla coesistenza di geni diversi; sono noti infatti stati morbosi determinati da interazione s c (C-Drepanocitosi), sd (D-Drepanocitosi), s Th (Thalassodrepanocitosi), c Th (C-Thalassemia), e Th (E-Thalassemia).
In questi stati l'Hb è costituita dalle due Hb anomale, con comparsa di f anche quando il gene Th non è in giuoco.
In tutti gli stati la malattia emolitica è determinata da una minore vitalità del globulo rosso, come appare dimostrato dalla riduzione del tempo di sopravvivenza degli eritrociti degli ammalati di anemia a cellule falciformi, di emoglobinosi c omozigotica, di C-Drepanocitosi, di Thalassodrepanocitosi e di malattia di Cooley trasfusi negli individui sani.
I vari stati morbosi possono decorrere con diversa gravità: da forme lievissime, come in alcuni casi di omozigosi c, di C-Drepanocitosi e di C-Thalassemia a forme gravissime, che possono portare a morte entro il primo anno di vita, come in alcuni casi di omozigosi del gene s e di quello Th. L'omozigosi g non determina malattia.
Si ritiene che i geni a, c, s costituiscono una serie allelomorfa, che da Lehman vorrebbe essere estesa anche a d, f, g e da Rucknagel e coll, ad i. Il gene Th non apparterrebbe a questa serie.
Poiché negli omozigoti ss e cc (in assenza del gene a) la quantità di Hb anomale non raggiunge sempre la stessa percentuale, pare più logico ritenere che la diversa quantità di Hb anomala posseduta dagli eterozigoti dipenda da diversa capacità di sintesi dei geni delle Hb anomale anziché da quello di a, che vorrebbe da Itano essere rappresentato da una serie di isoalleli a1, a2, a3.
La comparsa di Hb f potrebbe essere espressione di un fenomeno di compensazione fisiopatologica che interviene ogni volta che per cause geniche e non geniche viene ostacolata la formazione di Hb a.
La ricerca elettroforetica, meglio se associata a quella dell'Hb alcaliresistente, che per altra via ci fa conoscere le percentuali dell'Hb f, ci permette il riconoscimento dei portatori e degli ammalati e la esatta diagnosi delle varie condizioni morbose, che risultano dalle combinazioni omozigotiche dei singoli geni e dalle loro interazioni.
Le nuove conoscenze sulle Hb anomale svelabili solo a mezzo dell'indagine elettroforetica impongono una revisione critica dei casi di anemie emolitiche costituzionali diagnosticate in passato come malattia di Cooley in individui non appartenenti a popolazioni mediterranee e nei quali la ricerca elettroforetica dell'Hb non è stata condotta.
Résumé
Les récents recherches ont mis en évidence que, outre les deux hemoglobines normales adulte (a) et foetale (f), d'autres formes pathologiques en existent; c, e, s, d, g, h, i.
Ces Hb, à l'exception de la h, sont présentes à l'état hétérozi-gotique dans le sujets sains et à l'état homozigotique, à l'exception de la g, causent anémie hémolitique chronique.
La Hb f, ou une Hb presque identique à elle, se trouve dans la thalassemia minor et maior; dans quelques cas homozigoti-ques d'Hb anormale, dans l'interaction les gènes de ces Hb, ou entre un de leur gènes avec celui de la thalassemia.
On croit que les gènes a, c, s, d, e, g, i, constituent une série. Le gène th n'appartient pas à cette série.
Puisque dans les homozygoti-ques ss, cc (en absence du gène a) la quantité d'Hb anormale atteint des pourcentages qui ne sont pas toujours les mêmes, il est logique de penser que la diverse quantité d'Hb anormale possédue par les éterozigotiques s et c depende de la diverse capacité de synthèse des gènes des deux Hb anormales.
La presence d'Hb f peut être l'expression d'un phénomène de compensation physiopathologique qui intervient lorsque la formation d'Hb a est empêchée.
Zusammefassung
Die neuesten Versuche haben ergeben, dass ausser den zwei normalen Typen (a bei normalen Erwachsenen und f beim Foetus) auch pathologische Hb existieren und zwar: c, e, s, d, g, h, i.
Mit Ausnahme des Types h finden sich diese Hb im hetero-zygotischen Zustand bei gesunden Individuen, während sie im homozygotischen Zustand, mit Ausnahme von g, die chronische hämolytische Anämie hervorrufen.
Hb f oder eine ganz ähnliche Form zeigt sich in der Thalassaemia minor und major, in verschiedenen Fällen anormaler Hb und auch in der Interreaktion zwischen zwei verschiedenen Hb, oder zwischen einer dieser Gene mit dem Gen der Thalassaemia.
Man glaubt, dass die Gene a, c, s, d, f, g, i eine allelomorphe Serie bilden, zu der das Gen Th nicht gehört.
Da in den Homozygoten ss, cc (in Abwesenheit des Genes a) die Quantität der anormalen Hb nicht immer den gleichen Prozentsatz erreicht, ist es logisch anzunehmen, dass die Unterschiede in der Menge der in den Heterozygoten s und c enthaltenen anormalen Hb von der verschiedenen Synthetisierungs-fähigkeit der Hb Gene abhängt.
Das Vorhandensein von Hb f kann der Ausdruck eines physiologischen Kompensationsphänomens sein, das sich immer zeigt, wenn die Bildung von Hb a behindert ist.
- Type
- Research Article
- Information
- Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research , Volume 5 , Issue 3 , July 1956 , pp. 327 - 361
- Copyright
- Copyright © The International Society for Twin Studies 1956
References
Bibliografia
- 1
- Cited by