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Il Cannibalismo dei Niam Niam1

Published online by Cambridge University Press:  21 August 2012

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Renzo Camignani ha stampato un libro di 67 pagine, edito da Collana di Studi Etnografici a Roma, nel 1954, sul Cannibalismo degli Asandè(o Niam Niam). Il termine esatto universalmente adottato sarebbe Azande.

L'Autore tratta la questione solo basandosi sulle diverse testimonianze di scrittori e viaggiatori, missionari e antropologi. Troppe testimonianze, forse, che, a volte, sono anche in se stesse contradittorie. L'Autore, dato il materiale che aveva, ha trattato la tesi brillantemente.

Type
Research Article
Copyright
Copyright © International African Institute 1957

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References

page 178 note 2 Reviewed in Africa, xxv, 2, Aprii 1955, pp. 202–3 [EDITOR].

page 180 note 1 La maggior parte però dei Madjaga, sfuggiti al famoso massacro, si rifugiarono sotto la protezione dei Mangbetu, e vennero conosciuti dagli etnografi del Congo col nome generico di ‘Abangba’. Da questo clan storico dei Madjaga, detto ora‘Matshaga’, uscirà poi il famoso capo Nyangara, detto ora ‘Yangara’, che sconfiggerà il potere dei Mangbetu, prendendone il posto, e lasciando il proprio nome alla città omonima dell' alto Uele nel Congo.

page 181 note 1 Gli Abanga erano un clan degli Abàngba, con lingua e costumi Mangbetu. Con questo nome gli Azande chiamavano gli Amadi e gli Abarambu, da loro sfuggiti, e tutti gli altri popoli soggetti alla sovranità dei Mangbetu.

page 182 note 1 Nomignolo arabo sotto cui i Neri del Sud lo conoscevano. Il suo vero nome era Hadj-Mohamed-Abd-es-Samate.

page 182 note 2 Map, ‘Anglo-Egyptian Sudan’, Sheet 77–L, J. Angeleri. Compiled and zincographed at the Survey Office, Khartoum, Dec. 1931, scale 1:250.000.

page 182 note 3 Quando nel febbraio del 1870 lo Schweinfurth abitò presso il capo Ngangi, che egli scrive ‘Nganye’, l'attuale territorio di Mange (op. cit., vol. 1°, pag. 441).

page 183 note 1 Alfonso Pellegrinetti, G., Le memorie di Carlo Piaggia, Firenze, 1941, pag. 287.Google Scholar

page 183 note 2 Grammaticalmente bisognerebbe dire ‘Mabukur’ in singolare.

page 184 note 1 Le foto dei Makáraka riprodotte nel libro del Casati (op. cit., vol. 1°, pagg. 259, 269) con scudi aventi frange di pelo di capra danno evidenza a quanto afferma il capo Ndoruma. Gli Azande non avevano capre. Queste fotografie acquistano un grande valore etnografico, essendo le sole fotografie conosciute dei Babangbinda, detti ora Aban binda.

page 185 note 1 Reviewed in Africa, xxv, 2, April 1955, pp. 202–3.