L'articolo indaga le immagini di famiglia sui monumenti funerari della Venetia, concentrate per lo più nel corso dell'età giulio-claudia, anche incrociando le informazioni epigrafiche e integrando l'analisi con elaborazioni quantitative. Si registra una certa codificazione del significato parentale, che emerge dallo schema iconografico e viene ribadito dai gesti, mentre abiti e oggetti aiutavano a caratterizzare il singolo ritratto. Non si riconosce una consistente alterazione del significato dell'immagine in base al contesto sociale o alla premorienza di alcuni membri della famiglia. L'analisi permette di comprendere quali fossero le tendenze trasversali su cui la committenza agiva per ritrarre il proprio nucleo domestico, dialogando con il contesto geografico e culturale di appartenenza e sintetizzando la realtà familiare del mondo dei vivi per creare un modello iconico per la comunità dei morti.