Dopo essere divenuto il simbolo dell'ondata di democratizzazione seguita alla fine della Guerra fredda, il Sudafrica è tornato alla ribalta soprattutto per i drammatici problemi che lo travagliano, legati alla crescita della povertà e della criminalità e alla diffusione dell'Aids. È significativo che la rivista Daedalus, nel dedicargli il numero invernale del 2001, abbia ritenuto di intitolarlo Why South Africa Matters. In realtà, il nuovo Sudafrica continua a costituire un laboratorio unico nel suo genere: le differenze che lo attraversano (che sembrano replicare su scala ridotta quelle esistenti a livello globale) e il carattere fondamentalmente «occidentale» delle sue istituzioni — radicato in una lunga tradizione di electoral politics e nella continuità della rule of law, a cui si deve in gran parte il carattere pacifico della transizione dall'apartheid (Nhlapo 1996; Friedman 1996) — ne fanno un punto di osservazione assai suggestivo per chi sia interessato al futuro del modello democratico nelle società contemporanee, sempre più profondamente caratterizzate dalla diversità culturale, linguistica e religiosa.